Risvegli continui durante la notte

Buongiorno, sono un giovane di 26 anni che da un po' di tempo a questa parte (un mese scarso) riscontra problemi nel dormire una notte intera. Premetto: sono ipocondriaco, ansioso, tendo a "fissarmi" su molteplici pensieri negativi, insomma sono abbastanza bravo a tormentarmi. Da qualche mese sono disoccupato e questa condizione ha contribuito fortemente al mio lasciarmi andare: per diversi mesi mi sono ritrovato ad uscire e a bere, finendo per coricarmi quasi sempre sotto l'effetto dell'alcool, riuscendo -come sempre- a dormire continuativamente. Ora però le cose sono diverse, non sento una particolare sensazione di ansia -possiamo dire che oramai ci convivo- ma ogni notte prima di andare a letto la paura di non riuscire a dormire bene mi assale, e puntualmente questo accade. Mi sveglio spesso, a volte ogni due ore, a volte ogni una, finché stanco non mi alzo e inizio la giornata. Non ho mai avuto un rapporto sano con il sonno, o dormo troppo o dormo troppo poco, ma questa situazione inizia ad essere pesante come potete immaginare. Mi ritrovo in un periodo in cui sono tremendamente sensibile -già di mio sto messo bene- e di conseguenza questo si va a sommare a tutta questa situazione. Non mi è mai successa una cosa del genere e credo derivi proprio da tutte le mie problematiche di carattere psichico. Senza lavoro, con una laurea in stato di attesa, anni di università buttati con tanto di senso di colpa-non palese- verso i genitori, diversi fallimenti personali, l'incapacità di regolarsi la vita; può tutto questo aver contribuito alla situazione attuale? perché fino ad un mese fa dormivo bene e adesso mi ritrovo così? credete questo problema sia di origine psichica? grazie e confido in una vostra risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in condizioni di stress come quelle in cui Lei sta vivendo ora, è possibile che il ritmo sonno veglia subisca alterazioni, così come sono possibili anche altre modificazioni, sempre a causa di una reazione legata allo stress (es mangiare in maniera sregolata, oppure- come Lei stesso asserisce- " per diversi mesi mi sono ritrovato ad uscire e a bere, finendo per coricarmi quasi sempre sotto l'effetto dell'alcool, riuscendo -come sempre- a dormire continuativamente" bere per alterare un po' la coscienza...).

La perdita o mancanza di lavoro, soprattutto per un uomo, è molto stressante, così come vivere con i sensi di colpa verso i genitori...

Questo è un disagio psicologico... però vorrei chiederLe in che modo crede di uscirne. Lei ha provato con strategie disfunzionali (alcol), ma ha anche una vita sociale e amici che Le vogliono bene e che possono supportarla anche concretamente ad aiutarla ad es nella ricerca di un lavoro?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissimo,

la sua situazione è davvero fonte di notevole disagio (le sue preoccupazioni sono fondate, visto il periodo storico che stiamo attraversando);
il mio consiglio è quello di evitare l'effetto dell'alcool come risoluzione per dormire tutta la notte (spegne i problemi, ma alla mattina ci sono ancora) e non è una soluzione adatta e sana.
la paura di non addormentarsi non fa che alimentare i suoi pensieri negativi con il risultato di notti insonni.
Vada dal suo medico di base e si faccia prescrivere qualcosa per rilassarsi e conciliare il sonno e intraprenda un percorso con uno psicologo per alleviare questi disagi e riuscire a gestirli con le proprie risorse personali che in questo momento vanno aiutate.

I miei migliori auguri

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie mille per le risposte repentine. Il problema è che oramai nemmeno sotto l'effetto dell'alcool dormo continuativamente. Come posso spiegarlo, io credo di sapere quali siano i problemi -li ho elencati prima- ma non mi corico ogni notte pensando a questo. Spero di essere chiaro, non passo tutto il giorno a pensare alla disoccupazione, all'università o quant'altro, diciamo che tirando le somme sono dell'idea che queste siano le mie problematiche. Rispondendo alle domande della dottoressa: ho ricominciato da pochi giorni a frequentare le lezioni all'università, e questo mi sta dando fiducia. La situazione notturna non è cambiata di molto (mentre di pomeriggio dormo tranquillamente senza -o quasi- stanti ansiosi visto che la stanchezza ad un certo orario si fa sentire). Gli amici ci sono, molti dei quali fraterni, ma trovare un lavoro vero e proprio e non un lavoretto da pochi euro, è veramente difficile. Queste mie parole non devono però dipingermi per come non sono; sono una persona gioviale, allegra e piena di vita, capita però che periodi come questo gettino un ombra sulla mia vera personalità. Il fatto di rimanere forzatamente a casa (da aprile ad oggi) ha fatto sì che di stare a casa, io non ne possa più, e dormire tante volte mi sembra quasi una cosa inutile, vista l'inutilità della giornata. Grazie ancora, in attesa di vostre risposte.
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentile utente,

Può essere che la sua mente non voglia addormentarsi e lasciarsi andare in quanto, riprendendo le sue parole alla fine, le sembra una cosa inutile.
Il mio consiglio è quello di non dormire assolutamente nel pomeriggio anche se ha sonno e di praticare dello sport tipo il nuoto per scaricare la frustrazione che sta vivendo in questo periodo.

Saluti