Angioma al braccio

buongiorno;
sono un ragazzo di 18 anni.A 6 mesi dalla mia nascita i miei genitori hanno notato un gonfiore al mio braccio destro.Dopo essere andati 2 o 3 volte dal medico mi hanno detto che avevo un angioma e che non si poteva fare niente e che bisognava aspettare fino a 18 o 19 anni perche forse con la crescita sarebbe scomparso ma niente.L'ho tutt'ora ma non mi fa male apparte quando cambia il tempo o faccio uno sforso....
volevo sapere piu precisamente cos'é un angioma e cosa dovrei fare secondo voi, i rischi che corro e se e pericoloso
grazie per le vostre risposte
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Dr. Edoardo Liberatore Chirurgo generale, Colonproctologo 165 3 2
L'angioma è un tumore benigno di vasi sanguigni e per questo motivo non è generalmente qualcosa di cui preoccuparsi. Il suo, dalle poche notizie fornite, sembrerebbe un angioma cutaneo, cioè della pelle, del braccio ed è stato corretto il consiglio di attendere lo sviluppo perchè in molti casi gli angiomi regrediscono con la crescita. L'asportazione, in genere chirugica, non è necessaria, ma si effettua o per motivi "estetici" o perchè l'angioma sanguina, si infiamma o è causa di altri disturbi per il paziente. Altrimenti, in particolare se piccolo e senza sintomi, può tranquillamente essere lasciato lì.

Dr. Edoardo Liberatore
Specialista in Chirurgia Generale
Proctologo

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Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Buongiorno,
mi permetto di aggiungere alcune precisazioni a quanto scritto correttamente dal Collega.

Da quanto lei riferisce non è chiaro se la diagnosi sia stata fatta da uno specialista chirurgo vascolare, come mi auguro.
In effetti il termine "angioma" è una definizione un pò generica, nel senso che sotto questo termine si possono intendere una serie di malformazioni vascolari, alcune delle quali possono beneficiare di trattamento chirurgico, altre di trattamento endovascolare (embolizzazione, sclerosi chimica, ecc), altre di nessuna terapia invasiva.
Sarei quindi dell'idea di suggerirle una visita specialistica.

Cordiali saluti



Prof. UGO BERTOLDO