Emorragia interna

Salve,scrivo per conto di mio zio,ha 51anni ed é odiernamente ricoverato in ospedale.É già da circa6 anni che urina sangue e negli ultimi anni la situzione si é aggravata.Dopo tutti li esami che gli sono stati Fatti sono emersi diversi problemi: la struttura del rene si è alterata,non si riconosce piú la zona midollare da quella corticale e il volume degli stessi è notevolente aumentata fino a provocare un notevole gonfiore della pancia,entrambi sono funzionali al 20% circa.Ha avuto uno scompenso cardiaco e numerosi trombi in varie aree del corpo.Inoltre nonostante la difficoltá nell'avere un nitido quadro della situazione è stata riscontrata una lesione al fegato che però sembra difficile da chiarire vista l'impossibilità di sostenere una tac per il ferro basso,causato da notevoli perdite di sangue a livello anale.Ha perso la massa muscolare e non riesce più a camminare . É stato ricoverato in diverse strutture:Alessandria,Brescia,Acquiterme e infine a Matera. Nessuno vuole prendersi la responsabilitá di toccarlo perchè non hanno ancora formulato una diagnosi. Esiste una struttura specializzata a cui rivolgerci e che possa formulare una diagnosi?Ci consiglia un analisi genetica?Quali esami diagnostici possono essere effettuati?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signorina,
da quato ci riferisce, possiamo percepire che il problema dello zio sia molto complesso, ma purtroppo la sua descrizione forzatamente sommaria non ci permette di poter esprimere alcun giudizio, anche solo in via presuntiva. Il sanguinamento intestinale e la presenza di alterazioni al fegato indirizzerebbero ad una possibile neoplasia del tratto gastro-enterico. Questo è difficilmente correlabile con la situazione renale, ma soprattutto con il fatto che si riferisca ematùria (sangue nelle urine) "da circa 6 anni" senza che mai ne sia stata individuata od almeno ricercata la causa. Se ci potrà fornire qualche informazione meno frammentaria saremmo verosimilmente in grado di darle qualche ulteriore informazione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per l'immediata risposta,è gentilissimo.Purtroppo al momento le carte sono tutte in possesso dell'ospedale,quindi non posso dirle nulla di certo e meno frammentario,nonappena possibile chiederemo una copia.A memoria posso dirle che c'erano valori sfasati,ad esempio il sodio ed altri...all'inizio i dottori si erano maggiormente interessati al problema dei reni,pensando quindi ad un eventuale dialisi,e alla circolazione;poi si sono peró accorti della situazione più complessa del fegato,dell'ingrossamento anche del cuore ecc ecc...non potendo fare la TAC in questi giorni dovrebbero eseguire la PET.Nonappena sapremo qualcosa di più certo la ricontatto.Nel frattempo la ringrazio ulteriormente per l'umiltá mostrata e faccio i complimenti anche a questo sito,pronto ad accogliore dubbi e richieste di chi ne ha bisogno.
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Utente
Utente
questo è l'ultima consulenza urologica: paziente ricoverato in nefrolgia per insufficienza renale cronica di grado moderato-severo (ultimo valore di creatininemia 2.99 mg/dl del 17/11/2012) in portatore di alterazioni strutturali renali bilaterale e anomalie vascolari di ndd (Amartomi?) e scompenso cardiaco. Ad un Angio-TAC di settembre scorso eseguita presso l'ospedale di Brescia metteva in evidenza una aorta sia nel tratto sovrarenale che sottorenale di calibro sostanzialmente regolare. Significativo incremento del calibro della vena cava sia nel tratto intra che sotto epatico di circa 5-6 cm con dilatazione delle vene sovraepatiche, con vena epatica dx di circa 19 mm. Marcatamente dilatate le vene renali con calibro di circa 4,5 cm. Nel contesto della vena renale sx è presente un trombo fluttante esteso in senso longitudinale per circa 8 cm che occupa parzialmente il lume della vena renale e parzialmente anche quello della cava. Riconoscibili altersì grossolani circoli collaterali nel contesto di entrambi i reni e perirenali. Estesi e voluminosi circoli collaterali con connessioni artero-venose in sede perisplenica e ancor più evidenti in sede pelvica. Significativo varicocele bilaterale. Ad una TAC addome reni significativamente aumentati di volume. La presenza dei circoli collaterali intra e perirenali ha determinato marcato sovvertimento strutturale del parenchima di entrambi gli organi. Non segni di dilatazione delle vie escretrici. Attualmente astenico con trombosi venosa profonda iliaco-femoro-poplitea arto inferiore sx in trattamento anticoagulante. Peggiorato lo scompenso cardiaco ( evoluzione dilatativa). Stante il quadro clinico al momento non vi è indicazione chirurgica ad intervento di binefrectomia (alto rischio emorragico) e comunque tale intervanto, qualora eseguibile dopo consenso del paziente, sarebbe opportuno eseguirlo in un centro in cui è presente la cardiochirurgia per un eventuale intervento combinato. attendo una sua risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signorina,
la situazione del suo congiunto è davvero molto difficile da interpretare, molte condizioni di origine certamente congenita si sovrappongono, causando una complessa catena di complicazioni che portano ad uno stato attuale così gravemente compromesso. C'è da chiedersi se in famiglia vi siano già stati casi simili, ovvero soggetti deceduti in età relativamente giovane per motivi imprecisati. Crediamo che al momento la situazione più seria sia quella cardiologica, che immaginiamo stia richiedendo il maggiore impegno terapeutico. Dal punto di vista chirurgico, riteniamo che l'intervento ipotizzato (asportazione di entrambe i reni) sia difficilmente proponibile poiché, a prescindere dal notevole trauma chirurgico, imporrebbe la necessità di una dialisi cronica, gravata di molte complicanze e di un impatto fisico pesante, già su soggetti in condizioni assai migliori. Sono queste condizioni in cui prima di tutto si deve garantire al malato la qualità di vita migliore possibile, ricorrendo generosamente a terapie palliative, tenendo ben presenti i limiti della ragionevolezza.

Saluti
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