Osteite mandibolare

Buonasera scrivo perchè sinceramente, non sopporto più il dolore dopo estrazione del 46. Premetto che per 20 anni ho fatto l'assistente alla poltrona e che sono in cura da un dentista di cui, fino ad ora, ho sempre avuto la massima fiducia. 2 settimane fa mi è stato estratto il 46 a causa di una terapia canalare che non ha dato un buon esito. Purtroppo è subentrata un'alveolite secca curata con un curettaggio con cucchiaio alveolare. Questo trattamento è stato fatto x ben 5 volte ma persistevano dolore forte curato con toradol 4 volte al giorno, augmenti più macladin fino ad oggi. 2 giorni fa non migliorava la situazione a causa del fatto che i miei alveoli non sanguinano anche entrando con delle frese a rosetta nell'osso. E' stata fatta un'ennesima revisione dell'alveolo con cucchiaio alveolare e è stato fatto un piccolo scollamento del periostio x avere più sanguinamento. La situazione ora è che, ottenuto sanguinamento con l'ultimo intervento, il coagulo sembra essersi sciolto in parte, il male è sempre presente controllabile solo con 20 gocce di toradol ogni 8 ore.Sto sempre prendendo i due antibiotici:augmenti ogni 8ore e macladin ogni 12.
Sono decisamente stanca di questo dolore e vorrei sapere cosa è possibile fare o se mi devo arrendere e sperare che col tempo e le medicine tutto si risolva
Grazie mille a chi di Voi voglia rispondere
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Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
La terapia elettiva dell'alveolite secca è far formare un nuovo coagulo dentro l'alveolo.
Sul mancato sanguinamento non ho elementi per pronunciarmi, tantomeno in un consulto online.

Di solito il sangue utilizzato per il riempimento dell'alveolo proviene dal curettaggio della gengiva. L'osso si curetta soprattutto per eliminare i residui estranei (cibo e quant'altro) presenti e pulire le pareti dell'alveolo.

Tornando alla gengiva, se è il caso bisogna scollarne un po' per aumentare il sanguinamento e per permettere poi la successiva sutura.
La sutura non sempre è necessaria, ma è consigliabile, perchè con l'accollamento ( o l'avvicinamento, dipende dalla grandezza dell'alveolo e quindi dal dente estratto) dei bordi gengivali si protegge il coagulo così faticosamente ottenuto e ne si evita la parziale o totale rimozione.

Cordiali saluti

Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore, le sono veramente grata per la risposta che mi ha dato
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Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente,
chiedo se è stata fatta una rx di controllo, necessaria nel suo caso per una rivalutazione. L'osso che non sanguina può essere l'espressione sia di una necrosi superficiale che di un sequestro osseo,
Nel suo caso l'uso di laser a diodi o NDYag può essere indicato in quanto controlla l'infezione e stimola i processi di guarigione: inoltre è una procedura ripetibile perchè non dolorosa producendo poi anche un effetto antalgico.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

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Dr. Carlo Alessandro Aversa Dentista, Medico legale 444 11
Come ho avuto occasione di scrivere in altri casi del genere, si conferma sempre di più che curettare, far sanguinare, fresare l'osso, scollare, ecc. nelle alveoliti secche non serve a niente altro che ad aumentare il dolore postoperatorio ed allungare la durata della patologia.

Mantenga la migliore igiene orale possibile magari anche usando una siringa da 10 cc senza ago e spruzzandosi dentro la cavità estrattiva della semplice acqua, abbia pazienza, prenda gli analgesici che le fanno più effetto e attenda la guarigione.

Non ritengo necessario nessun esame radiologico e nessuna ulteriore copertura antibiotica (sempre che la diagnosi di alveolite secca sia corretta, cosa che do per scontata)

Dr. C. Alessandro Aversa
Medico Chirurgo Odontostomatologo in Firenze
www.dentistaversa.it

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