Microcitoma polmonare

A mia madre, di 63 anni, a dicembre scorso a seguito di radiografia (eseguita per tosse persistente) è stata riscontrata un'opacità che faceva sospettare una lesione polmonare. Sottoposta a tac si è riscontrato: "Formazione pseudonodulare a carico della regione dorsale del segmento apicale del Lldx adesa alla parete pleurica parietale , con diam di 32mmx21 mmx35mrn che presenta progressiva captazione di MDC nelle varie fasi contrastografiche( passa da 20 UH a circa 70 UH); Piccola area di disomogeneo consolidamento parenchimale a carico del segmento apicale del Llsx; presenza di linfoadenopatie a carico del mediastino in corrispondenza delle stazioni paratracheale sup e inf di destra, precarenale e finestra aorto-polmonare (con diam max di oltre 29 mm a livello della stazione precarenale".
Eseguita PET in data 3.1.08, la stessa evidenziava:patologica ipercaptazione del radiofarmaco a livello di una lesione espansiva del segmento apicale del lobo inferiore del polmone destro in sede subpleurica posteriore (dimensioni di 20x35 mm e SUVmax - 14.9), di una nodulazione del lobo superiore del polmone sinistra (dimensioni subceniimetriche, SUVmax = 3.6) e del lobo inferiore (dimensioni di 15x22mm, SUVmax - 10) entrambe in sede posteriore subpleurica. Sono, inoltre evidenti multiple linfoadenopatie mediastiniche in sede paratracheale destra (SUVmax = 9.2), carenale (19x26mm e SUVmax - 10.5) ed ilare destra (SUVmax = 4.9).
Eseguita broncoscopia sulla lesione al polmone dx, sul reperto veniva emessa una prima diagnosi di sospetto linfoma non Hodgkin.
Per maggior sicurezza, decidevamo per una revisione dei vetrini presso l'anatomia patologica di Locarno, dove la diagnosi era completamente diversa: carcinoma a piccole cellule, tipo SCLC.
Veniva quindi esgeuita biopsia chirurgica e la conseguente diagnosi istologica era: Carcinoma neuroendocrino a piccole cellule, infiltrante la pleura viscerale (Al-3). Due linfonodi del mediastino con metastasi di carcinoma (NI-2). Indagini immunoistoctóriiche: NSE, CD56, Sinaptofisina, TTF1 diffusamente positivi; LCA negativo; attività proliferativa (Ki-67) > del 90%.
Veniva quindi sottoposta a chemioterapia presso il CORD di Livorno con il seguente schema: Cisplatino 80/m2 g 1, VP-16 100/m2 g 1,2,3; NEULASTA g. 4.
Mia madre oggi ha già eseguito 3 cicli che ha tollerato abbastanza bene (a parte moderata nausea e stanchezza), le sue condizioni generali sono piuttosto discrete e la PET eseguita il 4.7.08 dopo il terzo ciclo evidenzia:
"riduzione delle aree di patologico ipermetabolismo a livello del parenchima polmonare, in particolare nell'esame odierno si rilevano soltanto due aree di lieve ipermetaboslismo patologico (SUV max 2.9) a livello del lobo superiore ed inferiore del polmone sinistro in sede posteriore subpleurica. A carico del polmone destro si evidenzia lieve ipermetabolismo in corrispondenza del lobo inferiore in sede
posteriore compatibile con esiti chirurgici. Non aree di significativo metabolismo patologico in sede mediastinica.
Diffusa attività midollare scheletrica da recente chemioterapia.
Non altre aree da segnalare a carico dei rimanenti segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: reperti PET indicativi di buona risposta alla chemioterapia."

Ora vi chiedo: condividete l'approccio alla malattia? cosa pensate che sia utile fare a questo punto? ritenete utile qualche altro ciclo di chemioterapia?
Leggendo sul portale ho sentito parlare del farmaco Tarceva, può essere indicato nel caso di mia madre? e l'ipertermia? A Livorno non la praticano ma è chiaro che se fosse utile, non avremmo problemi a spostarci.

Grazie moltissime per l'attenzione
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
L'ipertermia non è indicata in questo caso, a mio avviso. Dei farmaci di nuova generazione vi parleranno i colleghi oncologi medici. Per ciò che mi riguarda bisonga effettuare, in primis, anche una Tc cerebrale per escludere coinvolgimenti encefalici, vista la tendenza di questo tumore a coinvolgere tale sede. Poi da valutare una RT di consolidamento. Ma è necessario vedere le immagini per capire con precisione le sedi e l'entità della risposta alla chemioterapia.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
Mi sono dimenticata di aggiungere che è stata fatta una RMN dell'encefalo che ha dato esito negativo come pure una scintigrafia ossea che ha anch'essa evidenziato che non c'è alcun coinvolgimento osseo.
Ho omesso poi di aver richiesto un consulto al primario oncologo dell'ospedale Maggiore di Parma (dr. Ardizzoni) il quale visionando le immagini della tac e della pet ritiene che i noduli al polmone sx non abbiano l'aspetto radiologico di metastasi del microcitoma, mentre ritiene più probabile l'ipotesi di un altro primitivo del polmone.
Lo stesso oncologo, sentito nuovamente proprio nella giornata odierna, esaminata la risposta alla chemioterapia e cosiderato che i noduli del polmone sx hanno risposto meno dei linfonodi mediastinici (questi ultimi alla pet non mostrano più alcuna attività, mentre i noduli del polmone sx si sono semplicemente ridotti), ritiene ancora più probabile che non si tratti di metastasi del microcitoma (ma ed es. di un adenocarcinoma). Riserva tuttavia la decisione definitiva all'esito di altri due cicli di chemioterapia, dopo la tac, la pet e la RMN dell'encefalo. A quel punto a suo parere sarà rivalutabile l'ipotesi di effettuare una biopsia chirurgica dei noduli di sx per eventualmente eseguire una radioterapia sul mediastino e una radioterapia preventiva sull'encefalo (perchè se fosse confermata l'ipotesi di altro primitivo, il microcitoma sarebbe classificabile come malattia limitata e quindi, come tale, passibile di radioterapia).
Ho parlato ad dr. Ardizzoni del Tarceva ma mi ha detto che non è indicato per questo tipo di tumore. E, come ha detto Lei, mi ha sconsigliato la ipertermia, perchè anch'essa non indicata.
Non nego che sono piuttosto confusa, oltre che, come capirete, molto angosciata per la situazione di mia mamma e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di tutto questo caso.
Confido in una vostra risposta
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Se mi consente, vorrei portare un pò di serenità in lei.
Sicuramente la storia clinica da lei citata contiene una variabile che può generare ansie e confusione (mi riferisco ai noduli polmonari).
Tenga però presente che lo specialista da Lei citato è TRA i migliori perfezionati nelle patologie polmonari oncologiche ed è conosciuto anche all'estero (un pò di patriottismo non guasta).
Petanto ci consideri come suoi amici con cui sfogare le sue angosce ed i suoi dubbi, ma si rassereni almeno sulla scelta dell'oncologo e sulle indicazioni ricevute.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#4]
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la Sua rassicurazione. Mi ha fatto veramente piacere leggere il Suo messaggio.
Non era certo mia intenzione dubitare della professionalità del dr. Ardizzoni, a cui mi sono rivolta proprio perchè so che è un luminare. Mi faceva piacere però lo stesso sapere cosa pensava Lei, o anche gli altri Suoi colleghi di questo straordinario sito, di quest'ipotesi. In particolare, cosa ne pensa della possibilità di distinguere un primitivo da una metastasi basandosi sulla morfologia della lesione? Le è mai capitato?
Io non sono un medico e mi chiedevo se era frequente che casi del genere potessero capitare (la coincidenza di due tumori primitivi ciascuno in un polmone diverso). E' chiaro poi che vorrei davvero sperare in questa possibilità con tutto il cuore!
Anche se, anche in quel caso fortunato, c'è un problema di fondo che per brevità ho omesso di riportare: mia mamma ha già subito purtroppo una radioterapia al mediastino nel 2000 (quando era affetta da LNH). Il dosaggio all'epoca fu però piuttosto ridotto e secondo il dr. Ardizzoni sarebbe possibile ripetere la RT a dosaggio non elevato in un centro di alta tecnologia (il radioterapista che all'epoca praticò la RT non è però d'accordo).. Anche su questo mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Ripeto, senza minimamente con ciò mettere in discussione la bravura dell'oncologo a cui mi sono rivolta..
(Per inciso, vorrei fare i miei più sentiti complimenti per questo portale e per i medici che vi collaborano: vi conosco da poco tempo ma ho l'impressione di avere a che fare con persone serissime e veramente generose. Grazie di cuore! per chi vive il dramma della malattia oncologica siete un sostegno (ho letto molte risposte ad altri quesiti e sono rimasta stupita per la rapidità e la profondità delle risposte)
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Non sò se la cosa la può consolare, ma da qualche tempo capita nel mio reparto che il sottoscritto porti a discussione collegiale "prevalentemente" casi di due o più patologie oncologiche associate.
Purtroppo, seppur evento raro, non è del tutto infrequente (me ne sono convinto anche io).
Riguardo al trattamento radiante, per corretteza professionale, lascio la parola agli esperti (tipo il Dr Alongi).

Un in bocca al lupo per tutto.
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Utente
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Grazie moltissime dott. D'Angelo e allora rivolgo la seconda domanda al dott. Alongi (o ad altro radiologo). Ritenete che la ripetizione della RT al mediastino a dosaggio lieve e con macchinario d'avanguardia sia possibile nel caso in cui la prima somministrazione (risalente al 2000) sia avvenuta a dosaggio moderato? se necessario mando con precisione il dosaggio già effettuato..
Grazie!!
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Cara signora il ritrattamento è la bestia nera di ogni radioterapista oncologo.
Nel suo caso per ritrattare, seppur passati quasi 8 anni, è necessario avere un volume piccolo e considerare i vecchi campi e le vecchie dosi con molta attenzione. Non è certo riproponibile un RITRATTAMENTO DELL'INTERO MEDIASTINO! Comunque apparecchiature come la TOMOTERAPIA guidata dalla FDG PET/TC, in fase di centratura, potrebbe sicuramente dare il massimo per risparmiare i tessuti sani, ma come ripeto, solo se mirata su volumi piccoli sedi di malattia attiva e non su volumi grandi a scopo precauzionale.
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Utente
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Grazie dott. Alongi. Ma secondo Lei, effettuata così come ha detto la RT (che poi era anche l'intenzione del dr. Ardizzoni), potrà essere utile a scopo di prevenire nuove recidive o tanto vale non farla?
grazie (resto veramente sorpresa positivamente per la rapidità con cui mi viene risposto.. vi sono infinitamente grata)
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La pregressa Rt sul mediastino, per linfoma nel 2000, rappresenta un forte limite al ritrattamento "precauzionale" sui linfonodi mediastinici, al momento negativizzati alla PET. Continuare la CT potrebbe, a mio parere, rappresentare un compromesso per ottenere una possibile risposta completa sul parenchima polmonare e continuare ad "agire regionalmente" anche sul mediastino per mantenere la negatività senza rischiare il danno da raggi cumulativo di un altro trattamento, seppur sofisticato, di RT.
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dopo
Utente
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Grazie dott. Alongi, terrò senz'altro conto del Suo parere. Anche il radiologo che all'epoca effettuò la RT si è detto contrario. E' chiaro che questi pareri contrastanti (dr. Ardizzoni da un lato, altri medici dall'altro) mi generano un po' di preoccupazione e non so proprio come faremo a capire quale strada sia la migliore (per non lasciare nulla di intentato, ma allo stesso tempo non provocare un grave peggioramento delle condizioni generali di mia mamma, per ora abbastanza buone).
Per ora comunque c'è da ripetere i cicli di CT e solo all'esito della pet, tac e RMN encefalo, si porrà il problema di una decisione sulla RT al mediastino e all'encefalo.
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Utente
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Gentilissimi dottori, nella giornata di ieri, su consiglio di un'amica, ho chiesto un altro consulto sul caso di mia mamma al dott. Tommaso De Pas dell'IEO di Milano. Egli non si è detto d'accordo con l'ipotesi del dott. Ardizzoni: secondo lui è davvero improbabile che i noduli al polmone sx siano un altro primitivo e non ritiene utile la RT sia pure a dosaggio ridotto e con tecnica IGRT (come suggerito da Ardizzoni).
Suggerisce invece di dosare i recettori della somatostatina sulla lesione polmonare operata (all'epoca non dosati) per poter discutere, se positivi, un trattamento radiante sequenziale tramite radioterapia recettoriale (da eseguirsi eventualmente in un centro a Forlì). Intanto però consiglia di ripetere 2 cicli di CT.
Io sono confusa e non so cosa sia meglio fare. Il dott. De Pas mi ha spiegato che questa nuova tecnica radiante consentirebbe di andare a colpire il tumore dove si trova, ma io non ho capito che differenze ci sarebbero con la RT consigliata da Ardizzoni.
Vorrei sapere da voi sinceramente cosa ne pensate di questi due opposti pareri.
Grazie di cuore.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il dr. De Pas si riferiva sicuramente alla radioterapia metabolica che utilizza radiofarmaci con sostanze indirizzate verso specifici recettori intratumorali portando direttamente nel cuore del tessuto tumorale l'azione citocita delle radiazioni( farmaco target specifico legato a sostanza radioattiva). E' comunque un trattamento sperimentale, pertanto è impossibile valutare dati pregressi per ponderare la reale efficacia. Indubbiamente dal punto di vista concettuale è molto affascinante, ma non è un trattamento standard, al momento. E' vero anche che, come avevo sostenuto nei precedenti interventi, un ritrattamento mediastinico ha poco senso con una radioterapia tradizionale.
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La ringrazio dott. Alongi.
A questo punto però io non so davvero cosa sia meglio fare. In uno dei suoi precedenti interventi Lei aveva detto che "apparecchiature come la TOMOTERAPIA guidata dalla FDG PET/TC, in fase di centratura, potrebbe sicuramente dare il massimo per risparmiare i tessuti sani, ma come ripeto, solo se mirata su volumi piccoli sedi di malattia attiva e non su volumi grandi a scopo precauzionale". Questo cosa vuol dire? forse che secondo Lei è meglio riservare quel tipo di RT solo in caso di ripresa della malattia sul mediastino? In tal caso, avrebbe senso allora tentare la RT sperimentale consigliata dal dott. De Pas in via precauzionale e riservare quella consigliata dal dott. Ardizzoni solo nel caso di ripresa di malattia sul mediastino?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Concordo con l'ipotesi di seguire adesso anche in associazione la strada consigliata da De Pas e riservare l'RT (anche con tomoterapia) in caso di ripresa franca di malattia successiva(scongiurandola naturalmente). La chemioterapia comunque in questa fase risulta ancora utile, a mio avviso.
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La ringrazio dott. Alongi.
Questa mattina mia mamma ha ricominciato con il 4° ciclo di CT e con i medici abbiamo discusso proprio questa possibilità. Secondo il dott. Masi occorre monitorare i suoi valori ematochimici (stamani, per la prima volta, era presente un po' di anemia) e vedere se è possibile fare anche il 5° e 6° ciclo. Poi lui ci consiglia di trovare un ottimo centro di radioterapia (forse quello di Forlì) e decidere una delle due strade. Intanto ho iniziato l'iter per la ricerca dei recettori della somatostatina nei reperti della biopsia, anche perchè tutto è subordinato alla loro esistenza. La ringrazio davvero per il Suo aiuto, per me davvero prezioso.
[#16]
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Gent.mi dottori, sono molto preoccupata perchè oggi mia mamma mi ha detto di avvertire in modo più intenso quel rumore metallico che aveva cominciato a sentire fin dalle prime somministrazioni della chemio terapia. Il rumore è simile al suono di molte cicale, ma più acuto. Lei sente ancora abbastanza bene, ma quel suono è indubbiamente fastidioso.
Ho sentito dire che è un effetto collaterale del platino, ma cosa succederà? dovrà interrompere la CT? c'è possibilità che si riduca in qualche modo? esistono dei farmaci che lo contrastano?
vi ringrazio
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Se così è, sarebbe forse il caso di sottoporre sua madre alla prove audio-impedenzometriche ed in caso di deficit uditivo riscontrato da tale esame, valutare per la sostituzione del cisplatino.
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Grazie, dott. D'angelo. Sono preoccupata però perchè temo che un altro farmaco non sarebbe altrettanto efficace del cisplatino. Lei cosa ne pensa? che farmaci ci sono in sostituzione del cisplatino e che efficacia hanno?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Credo che l'efficacia dei farmaci siano a volte soggetto/patologia dipendente.
Solitamente non si sostituisce un farmaco se non in caso di effettiva necessità.
Non si può peggiorare con le cure mediche la qualità di vita dei pazienti; gli effetti iatrogeni, a noi ben noti, dei farmaci vanno monitorati ed ove necessario, essi vanno sostituiti con similari (o di classe o di efficacia).
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Utente
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La ringrazio davvero molto. Nei prossimi giorni guarderemo come sta mia mamma e parleremo con i medici che la seguono. Grazie ancora.
[#21]
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Gentilissimi dottori, aggiorno dicendo che mia mamma ha completato i 6 cicli di chemioterapia con il cisplatino ed il VP16 e dal momento che la risposta è stata giudicata buona, sta facendo anche la radio profilattica all'encefalo (che sta tollerando molto bene). Le sue condizioni generali al momento sono buone.
Come consigliato dal dott. Ardizzoni di Parma, ci siamo recati dai radiologi di Meldola (Forlì) e lì, dopo aver esaminato il caso, il dott. Giannini ha prescritto una RT di consolidamento sul volume polmonare e sulle adenopatie mediastiniche con tecnica tomotherapy.
Sostiene che anche se mia mamma ha già effettuato una RT tradizionale sul mediastino, questo tipo di radioterapia, grazie alla particolare sofisticatezza dei macchinari e della tecnica tomotherapy, non può essere dannosa, anzi, è da considerare priva di effetti collaterali perchè molto selettiva e mirata.
Mi piacerebbe conoscere anche il vostro parere perchè io vorrei fargliela fare ma, al contempo, non voglio che rischi degli effetti collaterali pericolosi!
grazie mille
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La tomoterapia è sicuramente più sicura di qualsiasi altra radioterapia su volumi abbastanza grandi poichè può scolpire meglio la dose sulla sede da trattate e può seguire seduta per seduta la zona irradiata. Noi del San Raffaele abbiamo la maggiore esperienza in Italia, avendo due apparecchiature e usando questa apparecchiatura già da 4 anni. Quindi mi sento di dirle che gli effetti collaterali ci possono essere ma sicuramente con tale metodica possono essere minimizzati.
LA invito, per maggiori dettagli leggere su questo forum un articolo proprio su questo argomento.
[#23]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Alongi. Non sapevo che si facesse anche al San Raffaele, a me è stato consigliato il centro di Meldola e mi è stato indicato come uno dei migliori d'Italia anche per la dotazione di macchinari d'avanguardia.
Ma quali sono questi effetti collaterali che ci potrebbero comunque essere? come faccio a cercare l'articolo cui Lei si riferiva? grazie ancora!
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Vada Su MINFORMA, cliccando su questo sito. C'è un articolo sulla tomoterapia che ho scritto personalmente. Comunque gli effetti collaterali dipendono dalla sede. I bravi colleghi di Meldola le spiegheranno tutti i dettagli su possibili rischi e benefici del trattamento prima di far firmare il consenso al trattamento.
[#25]
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Utente
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Ho letto e La ringrazio nuovamente. Lo rileggerò però con calma perchè mi sembra molto complesso per un profano (quale sono io nel settore). Il mio dubbio però è se veramente non comporta problemi fare questo trattamento su zone già trattate con RT tradizionale (sia pure non a dosaggio massimo).. Non so se posso chiederlo, ma a Lei è capitato di fare questo trattamento a persone in precedenza già trattate con RT tradizionale? grazie di nuovo
[#26]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Si e abbiamo anche pubblicato e presentato al nostro congresso nazionale ed europeo di radioterapia, sebbene su una casistica ridotta(circa 30 pts). I dati nostri confermano una buona tollerabilità del ritrattamento tomoterapico, sebbene gli effetti "seri", se si verificano, siano quelli tardivi che talora necessitano molto tempo(molti mesi o qualche anno) per rendersi evidenti(fibrosi polmonare, danno cardiologico da ridotta contrattilità o da alterazioni vascolari da accelerata aterosclerotizzazione,ecc).
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Mi intrometto solo per allegare il link dell'articolo del dr.Alongi
per facilitare il compito anche di altri utenti che leggono questo post.

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#28]
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Utente
Utente
Grazie. Questi dati che mi ha fornito sono per me molto utili.. E' per noi una scelta molto difficile ma mi pare che nel rapporto rischi/benefici e considerando l'estrema pericolosità della patologia di mia madre, ne possa valer la pena. Con tutti i dubbi del caso..
Volevo anche chiederLe: come già scritto, per il caso di mia madre è stato ritenuto utile anche la radioterapia metabolica con octreotide radiomarcato ed è stato già fatto il dosaggio dei recettori della somatostatina (positivo sul nodulo originario), proprio domani l'altro mia madre dovrà eseguire un esame prodromico all'eventuale radio metabolica (una tomoscintigrafia PET/TC totalbody con Ga-DOTANOC).. Nel caso di risposta positiva e di conseguente fattibilità della radio metabolica, mi chiedo quale delle due terapie (tomoterapia o radio metabolica) sia più utile o se sia eventualmente possibile eseguirle entrambe.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi, dott. Alongi, il quesito che Le ponevo poco fa adesso è diventato urgente..
Mi hanno appena chiamata dalla medicina nucleare e volevano prenotare per mia mamma l'inizio della radio metabolica; però mi hanno anche spiegato che non si possono fare entrambe le terapie, quindi in pratica mia mamma dovrà scegliere. Ho chiamato d'urgenza l'oncologo di mia madre (dott. Ardizzoni) ma non è reperibile (in ferie) e adesso francamente non so cosa è meglio fare! Ricordo che il dott. Ardizzoni disse che, se fosse stato possibile, sarebbe stato preferibile fare la RT con tecnica tomotherapy, mentre avrebbe lasciato la radio metabolica solo per il caso di impossibilità di quell'altra.. Come avevo scritto sopra, un altro oncologo dello IEO mi disse invece il contrario (e fu lui infatti ad inviarmi dai colleghi della medicina nucleare).
Probabilmente ho sentito troppe campane ma sempre nella speranza di non lasciare nulla di intentato (e perchè in passato per averne sentita una sola, sono state fatte scelte sbagliate e perchè del resto alla stessa diagnosi esatta siamo giunti solo dopo un consulto dell'anatomia patologica di Locarno..). Ora però bisogna decidere. Se volesse dirmi cosa ne pensa, Le sarei davvero grata.
[#30]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In generale la mia opinione era stata espressa a priori e non è che sia cambiata. Avrei fatto il trattamento maggiormente in caso di effettiva ripresa di malattia e non precauzionalmente. Penso comunque anche che la RT con tomotherapy abbia una priorità rispetto alla terapia metabolica, se ha deciso di farle qualcosa. Ma questo è un mio parere, quindi opinabile da gli altri specialisti che potrà sentire.
[#31]
dopo
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La ringrazio per il Suo parere e mi scuso se sono stata un po' petulante. Mi creda: per me è un momento molto difficile e vorrei che fosse presa la decisione migliore. Quest'incertezza mi logora. Abbiamo portato avanti entrambe le strade con la riserva di decidere poi in seguito e adesso che siamo al dunque, le nostre idee sono confuse e qualcuno dei medici che segue mia mamma è in ferie.. grazie ancora e La terrò aggiornata sugli sviluppi.
[#32]
dopo
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Utente
Gentili dottori, mia mamma questa mattina è stata sottoposta ad una tomoscintigrafia PET/TC totalbody con Ga-DOTANOC e la dott.ssa che la eseguiva ha detto a mia mamma che non c'erano captazioni e che era tutto pulito.. ha detto questo come se si trattasse di una cosa positiva. io mi chiedo e Vi chiedo: cosa potrebbe voler dire? semplicemente che le eventuali cellule neoplastiche non sono dotate dei recettori oppure che al momento non ci sono lesioni riconducibili ad un tumore in atto? cioè qual'è la valenza di questo tipo di esame? guarda solo se i recettori sono attivi oppure ci dà un'informazione più generale anche sul tumore come una normale TAC/PET?
grazie!
[#33]
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Gentili dottori, chiedo scusa, ma mi è venuto il dubbio che la mia richiesta non sia stata notata. Grazie mille!
[#34]
dopo
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Utente
Gentili dottori, capisco che oggi è sabato quindi è chiaro che la mia è una richiesta eccessiva.
Però proprio stamani mi è giunto per posta il referto della tomoscintigrafia PET/TC totalbody con Ga-DOTANOC che mi ha mandato in crisi e in ansia.. purtroppo non sarà possibile per qualche giorno contattare i medici di mia mamma e pertanto chiedo a voi, se per caso avete modo di leggere questa richiesta di darmi, se potete il vostro parere.. Tenete presente che all'inizio del quesito c'è il referto della tac e pet iniziali così da poter fare un confronto.

L'ultimo referto è il seguente:

"L'indagine tomoscintigraflca globale corporea (PET) non ha dimostrato la presenza di aree di patologico accumulo del radiofarmaco da riferire con certezza a lesioni ad elevata espressione dei recettori per la somatostatina.
Si documenta alla TC di correzione la presenza di una formazione di aspetto addensante localizzata al lobo superiore del polmone destro in sede paravertebrale che non mostra significativa captazione (SUVmax 2.4) e può pertanto essere riferibile a lesione neuroendocrina poco differenziata, a lesione neuroendocrina in risposta a terapia ed a semplice fatto flogistico. Di natura infiammatoria (verosimilmente post attinica) appaiono invece le aree leggermente captanti il
tracciante visibili sui piani polmonari dorsali, bilateralmente.


Che significato ha secondo Voi? questa formazione a destra è preoccupante?

Vi ringrazio se vorrete darmi una risposta.. sono davvero in ansia!
[#35]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non mi intrometto in merito alla vostra discussione, ma poichè esprime tanta ansia, peraltro giustificata, anche perchè nessuno le risponde , le ricopio parti del referto che dovrebbero
TRANQUILLIZZARLA.

>>>"L'indaginePET NON ha dimostrato la presenza di aree di patologico accumulo.

Si documenta alla TC la presenza di una formazione di aspetto addensante....... che NON mostra significativa captazione che può pertanto essere riferibile a risposta a terapia ed a semplice fatto flogistico. >>>

Chiaro no ? SIGNIFICATO FLOGISTICO (=INFIAMMATORIO)

Cordiali saluti.
[#36]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Catania: la Sua non è affatto un'intromissione. Non so se sbaglio, ma penso anzi che questa parte del quesito sia proprio di competenza dell'oncologo. La cosa che mi lascia molti dubbi e tante preoccupazioni è che mi pare che nel punto dove si trova questa formazione in precedenza non ci fosse nulla (la formazione nodulare precedente alla biopsia chirurguca si trovava in regione dorsale del segmento apicale del Lldx adesa alla parete pleurica parietale).

E se è così come potrebbe trattarsi di una risposta alla terapia?

Mi scuso se sono insistente, ma, mi creda, da quando mi è arrivato per posta poche ore fa questo referto, mi è venuta un'ansia indicibile.
[#37]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61


Infatti il referto recita proprio così
>>>>
che può pertanto essere riferibile a risposta a terapia >>>>>
[#38]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi se non capisco..
cosa vuol dire che potrebbe essere un addensamento creatosi in seguito alla terapia, visto che prima non c'era?

abbia pazienza dottore, la mia ansia è alle stelle..
[#39]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Dal referto PET TC si evince che in atto non vi sono segni di malattia ma delle zone di verosimile flogosi (infiammazione) che potrebbero esseresi crate nel corso della terapia, magari durente le fasi in cui vi era un calo delle difese immunitarie.

Resta solo da eseguire un monitoraggio della malattia stessa, magari con una nuova Tc tra 3 mesi. Resta ai colleghi di decidere eventuale trattamento antibiotico.
[#40]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Io avevo il dubbio che questo tipo di esame con la PET si limitasse a cercare eventuali lesioni neoplastiche dotate dei recettori per la somatostatina (perchè questo era lo scopo dell'esame) per cui avevo interpretato l'esito in questo senso: alla PET non ci sono zone che captano i recettori della somatostatina, però alla tac c'è una formazione che, pur non captando i recettori della somatostatina, potrebbe essere riferibile ad una lesione endocrina poco differenziata (e quindi di nuovo al microcitoma). Dal momento che quella lesione non mi pare che prima ci fosse, avevo interpretato il referto come indicativo di una possibile ripresa della malattia.
Ho sbagliato tutto? grazie ancora!!
[#41]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
io mi riferisco alla classica pet con glucosio marcato, non so se lei ha eseguito octreoscan?
[#42]
dopo
Utente
Utente
Come avevo scritto sopra, si trattava proprio di tomoscintigrafia PET/TC totalbody con Ga-DOTANOC..
quindi la mia ipotesi non era infondata? se legge per cortesia mi risponda presto, perchè mi sta tornando l'ansia.. La ringrazio davvero
[#43]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Mi scuso ma non avevo notato che era una PET con gallio.
Ciò detto sopra non cambia"L'indagine tomoscintigraflca globale corporea (PET) non ha dimostrato la presenza di aree di patologico accumulo del radiofarmaco da riferire con certezza a lesioni ad elevata espressione dei recettori per la somatostatina"; non vi sono zone con recettor della somatostatina ma pare che vi siano segni di flogosi. Pertanto è utile eseguire una nuova TC tra qualche mese ed eventuale trattamento antibioticomicotico a discrezione dei colleghi.
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Utente
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La ringrazio.. Ho aspettato la Sua risposta con ansia. Non so come ringraziare voi medici che nel fine settimana siete disposti a dare risposte a pazienti o parenti in crisi come me. Vi assicuro che mi avete dato tanto, ma tanto sostegno in questi due giorni in cui non potevo contattare i medici di mia mamma.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Anche se in ritardo,per motivi forzati personali, mi sento di tranquillizzarla anche io, non aggiungendo nulla alle chiare parole del dr.Catania.
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Grazie moltissime anche a Lei, dott. Alongi.
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi. Stamani ho parlato con il medico nucleare che ha detto che non ci sono spazi per la radio metabolica e che va quindi eseguita la radio con tomotherapy (come, del resto, era stato già deciso anche prima di quest'ultimo referto della tomoscintigrafia globale corporea con Ga-Dotanoc). Mi ha detto che il fatto che non ci siano i recettori della somatostatina per la loro esperienza è un dato positivo.
La cosa che continuo a chiedermi è però questa: il fatto che questo tipo di PET con Ga-dotanoc abbia dato questo risultato, cosa vuol dire esattamente?
Vuol dire solo che non ci sono neoplasie dotate dei famosi recettori oppure che non ci sono neoplasie in assoluto (anche non dotate dei recettori)? cioè, in altri termini, qual'è la valenza di questo esame? solo quella di vedere se ci sono i recettori o ha anche una valenza diagnostica assimilabile a quella di una normale PET?
grazie
[#47]
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Utente
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Gentili dottori, ho bisogno di un vostro parere perchè sono preoccupata per la mia mamma. Siamo in attesa che la chiamino per la radioterapia con tecnica tomotherapy ed ha finito da un po' la radio profilattica all'encefalo. Lei accusa dei disturbi piuttosto fastidiosi: ha frequenti crampi alle gambe, alle mani e ai piedi sia di giorno che di notte e a volte avverte anche una sensazione come di piccole scosse elettriche. Ha poca sensibilità alla pianta dei piedi e alle punta delle dita delle mani. Avverte ancora abbastanza forte il suono metallico in testa... si sente stanca, anche se vedo che fa un sacco di cose e non si risparmia. Vi chiedo questi sintomi sono connessi alla sua malattia o alla terapia che ha fatto? c'è da preoccuparsi che possano essere il segno della ripresa della malattia?

vi ringrazio...
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
sicuramente per quanto dettagliata sia la sua descrizione, credo che sia il caso che venga visitata e successivamente si valuterà il da farsi (per esempio aumentare il cortisone...).
Non si allarmi prima del tempo potrebbero essere "strascichi" dei trattamenti eseguiti.
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Utente
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La ringrazio dott. D'Angelo. In realtà mia mamma è stata visitata e le sono stati prescritti degli esami elettrolitici.. Dicono che sono ancora effetti collaterali della terapia e che il cisplatino resta in circolo per un bel po'. Ma io vorrei essere sicura che invece non siano sintomi di una ripresa della malattia. L'ultima pet tac corporea totale era del 9 luglio e quindi mi sembrerebbe strano.. ma la mia ansia non si placa. Questi disturbi secondo Lei potrebbero essere sintomatici di qualcos'altro?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Non credo che questo sia il modo giusto e razionale per stare vicino ad una malata (qualunque sia la patologia) e dare conforto.
Deve rimanere con i piedi per terra e fidarsi di chi ha in cura sua madre; saranno loro a darle la notizia se il male si ripresentasse; angosciarsi prima oltre a non esserle d'aiuto non cambia le cose!!!!!!

Scusi i toni un pò duretti, ma mi creda sulla parola, già avere una malattia in casa lascia il segno ... peggio è non reagire; le cicatrici a volte sono indelebili.
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Utente
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Ha perfettamente ragione.. ma una cosa è capirlo razionalmente, un'altra è la mia mente che lavora, elabora, immagina, si interroga.. purtroppo sono fatta così.. Cercherò di metterci un freno, ma poi di notte mi sveglio e mi chiedo: saranno i sintomi di una recidiva? e non dormo più......... a mia mamma ovviamente non dico nulla e cerco sempre di tranquillizzarla... Vivo malissimo, mi creda.
Grazie
[#52]
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Utente
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Gentili dottori, torno di nuovo a disturbarvi perchè sono sempre più angosciata.
Mia mamma è peggiorata. Accusa una forte stanchezza e debolezza tanto che non se la sente di uscire e passa gran parte del tempo a letto e sul divano. Ha ancoro talvolta i crampi alle mani o alle gambe, ma per fortuna le è cessato quel fastidioso rumore metallico che sentiva continuativamente da diversi mesi.
Vi chiedo: ma può davvero essere che questa grande debolezza sia un effetto collaterale del cisplatino che si manifesta a due mesi di distanza dalla fine della chemioterapia? in questi due mesi mia mamma non ha avuto questi problemi di debolezza.. mi chiedo se davvero sono associati alla chemioterapia o rappresentano il sintomo di una recidiva. Me lo chiedo anche perchè mia mamma dovrebbe essere chiamata a giorni per effettuare la radioterapia tomotherapy e la tac di centratura risale all'11 luglio scorso (il 9 luglio come ho scritto sopra una tac/pet coroporea globale non evidenziò nulla di anomalo). Se nell'arco di un mese la sua situazione fosse radicalmente cambiata, avrebbe senso fare una RT sulla base di una tac raffigurante una situazione non più attuale?

grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Sono aspetti che deve discutere con chiarezza con i medici(radioterapisti, oncologi medici, ecc) che vi seguono. Non abbiamo elementi clinici idonei a rispondere in modo preciso a quanto ci chiede.
Comunque dall'11 luglio sono passati solo 20 giorni ed è difficile che ci sia uno sviluppo tumultuoso tale da modificare radicalmente i volumi di trattamento di radioterapia effettuati. Inoltre la Tomotherapy consente di effettuare un TC per ogni seduta e questo premette ai colleghi di correggere, eventualmente in corso il trattamento(ADAPTIVE Tomotherapy), o di rifare il piano di cura.
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La ringrazio moltissimo dott. Alongi: già sapere che attraverso la tomotherapy sarà fatta una tac per volta per me è una notizia importantissima che non conoscevo e che mi tranquillizza molto. Grazie davvero. Quanto ai sintomi che ha mia mamma, il cardiologo che l'ha visitata stamani ha detto che sono senza dubbio dovuti ai diuretici che le erano stati prescritti dal medico di base e che erano del tutto sproporzionati al suo caso (dice che erano fortissimi e non adatti ad una persona che non è abituata ad assumerli e che ha una corretta funzionalità renale). L'hanno disidratata e indebolita. Adesso questo medico ha sostituito il diuretico con un altro farmaco che servirà a tenere sotto controllo la pressione senza indebolirla. Grazie ancora!
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Utente
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Gentili dottori, volevo aggiornare il caso di mia madre e farvi una domanda.
Ha finito la radioterapia con tecnica tomotherapy in agosto e successivamente ha avuto modesti effetti collaterali (tosse e bruciore all'esofago) che dopo una ventina di giorni sono scomparsi. Ha ripetuto gli esami di controllo (TAC tb e RMN encefalo) a metà settembre e non hanno evidenziato nulla di anomalo, tanto che per la prima volta il medico di Livorno che la segue si è detto cautamente ottimista. Adesso le sue condizioni generali sono buone, fa una vita praticamente normale. Dal momento però che so che questa malattia purtroppo tende a recidivare e dal momento che ho letto notizie su riviste scientifico-divulgative circa nuovi farmaci contro il tumore al polmone (definiti "vaccini") da somministrare all'esito delle terapie tradizionali, volevo chiedervi se li conoscete o se mi dite a chi posso rivolgermi per saperne di più.. Grazie davvero
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Sono sperimentazioni, non adattabili a tutti i casi, ed comunque, mella maggiorparte dei casi, non di dimostrata efficacia.
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La ringrazio. Quindi a questo punto non c'è altro da fare che stare a vedere cosa succede ripetendo i controlli e incrociando le dita?

Mi chiedevo un'altra cosa.. Mia mamma, dopo tutte le terapie, ha le difese immunitarie un po' abbassate e va soggetta a tosse, raffreddori ecc. inoltre viene in contatto con mio figlio che frequenta l'asilo. Potrebbe essere utile un vaccino antiinfluenzale o qualche altro vaccino di questo genere?

Grazie ancora!!
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Se il substrato è quello di avere buone condizioni generali e il trattamento chemio-radioterapico non è in corso, non ci sono controindicazioni, a mio avviso.
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Gentili dottori, torno a chiedervi un parere.
Mia mamma ha appena eseguito una PET con il seguente referto:

"L'esame evidenzia a livello polmonare, nei campi medi-superiori, delle zone di addensamento pleuropolmonare in sede costovertebrale e paramediastinica bilaterale che presentano moderata iperattività metabolica con SUVmax in un range di 3-8 (processo infiammatorio? altro?). Assenti altre lesioni con atteggiamento ipermetabolico a livello polmonare. In ambito mediastinico si segnalano alcune aree di focale iperattività (SUVmax 7.1) di verosimile pertinenza linfonodale a livello ilo-bronchiale bilaterale e paratracheale inferiore.
Assenza di lesioni ipermetaboliche a livello addomino-pelvico, scheletrico e delle restanti regioni corporee esaminate."

Il medico nucleare ha detto che non ci sono noduli, ma solo queste "striature" di dubbio significato.
Inutile dire che sono molto preoccupata. Secondo voi cosa significa? potrebbe esserci una relazione con la RT eseguita ad agosto? potrebbe essere la malattia?

vi ringrazio se vorrete darmi un parere.

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La PET con FDG viene usata per molte neoplasie e si basa sulla avidità di captazione del traccante nelle sedi di presenza di maggiore cellularità (attivo metabolismo tumorale), ma può captare abnormemente anche dove c'è infiammazione. Nel caso post-radioterapia la presenza della Flogosi attinica cioè post-raggi può essere un fattore di "mascheramento" del reale esito del trattamento radiante sul tumore. Infatti ci sono studi in corso per definire il giusto "timing" cioè quando richiedere la prima PET dopo la RT in modo da evitare il problema della flogosi attinica(1-3-6 mesi?).Quindi, per passare al suo caso, pur non conoscendo i volumi di trattamento e la sede nello specifico, non si esclude che possa essere un fenomeno legato alla infiammazione da raggi del tessuto polmonare sano ( se limitrofo o contenuto nella zona vicina al tumore irradiato); solo le prossime PET potranno, a mio avviso, chiarire la situazione, contestualizzandole al quadro clinico.



l'esame PET che ha effettuato suppongo sia un esame di fusione contestuale con una TC(PET/TC). Quindi ripetere un altra TC a breve, anche se con mezzo di contrasto, mi sembra inutilmente ridondante. Rifarei invece la TC/PET almeno fra 3-4 mesi.
[#61]
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Gent.mo dott. Alongi, La ringrazio davvero per la rapidissima risposta.
Lei ritiene che ad oggi fare una tac di verifica sarebbe inutile?
e quando farebbe il prossimo esame tac/pet?
grazie ancora
[#62]
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Utente
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La ringrazio per la precisazione. Pensandoci mi viene il dubbio che la radioterapia sia stata eseguita nelle zone dove oggi si presenta questa striatura, mi pare di no in realtà..
E comunque se non fosse un fatto flogistico, potrebbe essere un inizio di recidiva di malattia?
Lei cosa pensa?
Mi scusi, ma mi sto preoccupando proprio tanto.
Grazie davvero
[#63]
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Utente
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Gent.mi dottori sono disperata..mia mamma ha appena ritirato il referto Pet.
Ve lo copio qui sotto:


"Preparazione del paziente: controllo della glicemia e idratazione per os. Acquisizione effettuata dopo circa 60 minuti dalla somministrazione del radiofarmaco. Dati PET ottenuti in modalità whole body 2D, corretti per l'attenuazione tessutale mediante acquisizione TC a bassa dose senza somministrazione di m.d.c. La TC è stata utilizzata per la sola correlazione anatomica dei dati PET.
Le ricostruzioni delle sezioni assiali, sagittali e coronali evidenziano alcune aree di ipercaptazione del radiofarmaco in ambito pleurico mediastinico, vertebrale e costale posteriore in corrispondenza del LS bilateralmente (SUV max=5.3 a dx e 7.5 a sin), polmonare sin (LS con SUV max=4.4), linfonodale carenale (SUV max=8.3), sottocarenale (SUV max=6.8), perilare dx (SUV max=9.2) e perilare sin (SUV max=6.8). Niente da segnalare a carico delle altre regioni corporee esaminate con particolare riferimento alla sede surrenalica.
Conclusioni: Reperti PET compatibili con malattia polmonare e linfonodale."

Datemi un parere, vi prego. Cosa ci aspetta ora?


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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Credo che considerando l'istotipo nn ci si debba purtroppo meravigliare di una ripresa.
Se le condizioni generali lo permettono solo un approccio sistemico potrebbe tendere a cronicizzare la patologia.
(sarebbe importante sapere da quanto tempo ha finito il trattamento con il platino per poter valutare il trattamento più opportuno)
[#65]
dopo
Utente
Utente
Siamo reduci dal colloquio con l'oncologo che segue mia mamma che ci ha stupiti, dicendoci che secondo lui non è certo che si tratti di recidiva. Anzi lui propende per un esito della radioterapia. Dice che le immagini non sono tanto cambiate rispetto alla pet di dicembre e che la recidiva del microcitoma di solito non si manifesta così.
Ha prescritto una tac per vedere meglio la situazione e decidere il da farsi.
Mia mamma ha finito la chemio con cisplatino a inizio giugno 2008. Adesso sta bene, non ha problemi particolari.
Secondo Lei quello che dice l'oncologo può avere un fondamento? io non riesco a crederci del tutto.
[#66]
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Utente
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Scusatemi gent.mi dottori.. capisco che ho fatto la domanda in serata e che pertanto era ragionevole non aspettarsi una risposta, mi chiedevo però se qualcuno poteva rispondere al mio ultimo quesito. Sono davvero tesa e preoccupata. Vorrei aggrapparmi alla speranza che abbia ragione l'oncologo di Livorno che segue mia mamma, ma ho dei dubbi. Voi cosa ne pensate? E in particolare Lei, dott. Alongi, cosa ne pensa? Potrebbe non trattarsi di una recidiva?

Vi ringrazio davvero tantissimo per la vostra disponibilità. Stasera ho riletto tutte le vostre risposte e mi rendo conto di quanto mi siete stati vicini in questo percorso. Non so come ringraziarvi.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Bisognerebbe confrontare le sedi di captazione con la zona irradiata. Questo è impossibile farlo via internet!
La flogosi attinica, cioè l'infiammazione da raggi è la principale causa di falsi positivi alla PET per pazienti irradiati. Non c'è un tempo preciso ma, di solito, entro i 2-8 mesi dalla RT si possono notare in PET FDG, più che in altri periodi, captazioni anomale o di difficile diagnosi differenziale con recidive.
Concordo con il collega oncologo che non è sicuro della ripresa. Concordo anche con l'amico D'angelo quando le dice però che questa malattia dà frequentemente recidive, putroppo.
Quindi le consiglio di fare valutare opportunamente, anche al radioterapista che vi ha seguito, le immagini PET, e magari ripeterle a 3 mesi per una rivalutazione. Se deve intanto cominciare un trattamento sistemico, questo lo deciderà il vostro oncologo.
[#68]
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Utente
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Grazie mille dott. Alongi. Come al solito, siete sempre gentilissimi e rapidi. Mi ha dato un ottimo suggerimento, adesso provo a prenotare un colloquio con il radiologo.
Grazie ancora
[#69]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Meglio col radioterapista che l'ha trattata
[#70]
dopo
Utente
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Farò senz'altro così. Ma allora la tac potrebbe non essere utile al fine di capire se si tratta di recidiva?
grazie mille
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
I limiti che il mezzo mediatico pone sono tutti quì esposti.
Una valutazione per essere oggettiva deve vlersi della visione delle immagini e poi di una valutazione clinica della paziente.
Se e immagini sono dubbie come suggrito dal collega la PET è importante per capirne di più.
[#72]
dopo
Utente
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La ringrazio tanto dott. D'Angelo, penso che lei volesse riferirsi alla Tac. Grazie ancora e mi scuso per l'eccessiva petulanza di questi giorni.
[#73]
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Utente
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Gentilissimi medici, nella lunga attesa di questi giorni, una mia amica mi ha parlato di un caso di sua conoscenza di una persona affetta da più di due anni da microcitoma polmonare recidivato che da parecchio tempo ormai è curato con radioterapie locali nei punti di malattia, che ripete via via ogni qualche mese. Mi è sembrata strana come notizia e le ho chiesto di approfondire. Vi chiedo: può essere attendibile o non ha nessun senso?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Non ci sono elementi clinci per poter confermare o dire il contrario su quanto riferitole. Le consiglio, molto banalmente, di concentrarsi sul suo caso, su come seguirlo al meglio con i professionisti che l'hanno in cura! Sentire altre campane, che non siano medici, ma pazienti, con i limiti legati al fatto di non essere del campo e travisare o interpretare troppo semplicisticamente, spesso non fa altro che confondere inutilmente.
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dopo
Utente
Utente
Certo dott. Alongi, ha ragione. Però vede, non sapendo minimamente cosa ci aspetta ed essendo terrorizzata dalla prognosi di questa patologia, questa notizia mi ha fatto sorgere il dubbio/speranza che un approccio di questo tipo fosse possibile anche nel caso di mia mamma. Con questo non intendevo assolutamente sostituirmi ai medici, ma solo chiedere a voi se ci sono casi in cui le singole zone di malattia possono via via che si formano essere oggetto di radioterapia locale. Mi scusi se ho fatto una richiesta inopportuna, ma è difficile per un non medico (anche se professionista in altro settore) stare vicino ad una persona cara malata (anche perchè le assicuro che se mi fossi sempre basata sul parere dei medici che seguivano mia mamma, oggi lei sarebbe curata per LNH, visto che siamo arrivati alla diagnosi di microcitoma solo in seguito ad una revisione dei vetrini da parte dell'anatomia patologica di Locarno). Senza nessuna polemica, la ringrazio tanto perchè Lei risponde sempre con tanta pazienza anche a quesiti che mi rendo conto sono a volte dettati dalla grande ansia che mi assale.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia, è una terapia locale e quando viene effettuata sulle varie sedi in cui ricompare la malattia, è putroppo quasi sempre a scopo palliativo(su metastasi encefaliche, metastasi ossee), cioè di controllo più duraturo dei sintomi e del progredire della malattia. E' un modo per "cronicizzare" la malattia, cioè per fare in modo che il paziente possa conviverci al meglio. Vista così, la affermazione della persona che le ha parlato ha un importante significato, però non deve fornire informazioni errate sulla possibilità di fare ogni mese o due, un trattamento di RT. Il trattamento và fatto solo se è realmente utile poichè non è scevro da effetti collaterali.

La sua non è una domanda illecita e non volevo certo redarguirla. E' solo frequente la tendenza dei pazienti a seguire la storia del vicino, durante la attesa di una visita, ad esempio, e poi pensare che quello che non si è fatto per se stesso si poteva fare, solo perchè è stato fatto ad altri. Ogni storia ha una sua individualità e delle variabili proprie.
Comunque il coraggio e la speranza non và mai abbondanata. Lottare è lecito e informarsi è un diritto.
[#77]
dopo
Utente
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E' stato chiarissimo e la ringrazio tanto. Io la speranza non la perdo davvero: è l'unica cosa che mi fa andare avanti. So che sarà dura, che la malattia è grave, ma so anche che mia madre è una persona forte e io cercherò sempre il rimedio migliore. Se le raccontassi la storia del LNH che ebbe mia mamma nel 1996.. su come tutto sembrava perduto e su come in Svizzera fu trovata la soluzione. Ma quella è un'altra storia. Grazie, dott. Alongi.
[#78]
dopo
Utente
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Gent.mi dottori, mi faccio viva dopo qualche mese perchè mi sembra corretto aggiornare il caso con gli sviluppi che ci sono stati, anche nell'interesse di chi dovesse leggere.
Avevo scritto l'ultima volta in merito ai dubbi circa la natura di alcune captazioni riscontrate alla PET. Il quadro della TAC era poi sembrato agli oncologi che seguono mia mamma molto più tranquillizzante e propendevano tutti per la natura post-attinica di queste captazioni.
Nel dubbio, però, hanno voluto comunque eseguire la broncoscopia in tutti i punti più sospetti (che sono stati giudicati facilmente raggiungibili dal chirurgo). L'esame, ritenuto diagnostico dall'anatomopatologo e che è constato di quattro diversi prelievi, non ha mostrato alcun segno di malattia, ma solo di fibrosi causata dalla RT.
Tiriamo quindi un sospiro di sollievo almeno fino al prossimo controllo, previsto in autunno.
Un caro saluto e ancora un grazie sentito a voi medici per l'appoggio e la grande attenzione che avete dedicato a questo caso. E buone vacanze..
[#79]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi dottori, a mia madre è comparsa sulla schiena una specie di irritazione cutanea: come una macchia in rilievo di colore rossastro e di forma irregolare che le dà bruciore. Lei l'ha subito associata ad una possibile puntura di insetto (visto che ha fatto del giardinaggio e che questa irritazione è comparsa nelle ore successive).
Ce l'ha da qualche giorno e mi dice che adesso le provoca dei piccoli dolori come "bucature".
A vederla così, da profani, sembrerebbe una puntura di insetto..
Però io mi chiedo se possa avere qualche relazione con il microcitoma.. non riesco a trovare il suo oncologo (forse è in ferie).
Vi sarei davvero molto grata se poteste darmi una risposta.
[#80]
dopo
Utente
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Gent.mi dottori, nell'attesa mia mamma si è fatta visitare dal primario di dermatologia al quale ho raccontato la sua storia clinica. Lui ha diagnosticato un herpes simplex con assoluta certezza ed ha dato la terapia. Ha detto che può essere in relazione con l'abbassamento delle difese immunitarie conseguente alle terapie pregresse (anche se è passato un anno).
Grazie comunque!
[#81]
dopo
Utente
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Gent.mi dottori, torno a distanza di qualche mese a chiedere il vostro parere. Agli esami TAC e PET dell'autunno scorso mia madre mostrava una lesione ipermetabolica localizzata nel segmento apicale del lobo polmonare inferiore sx sul quale nel mese di novembre scorso è stata eseguita una RT stereotassica. C'erano poi altre captazioni che però furono giudicate post-attiniche sia dall'oncologo di Livorno, sia dal dott. Ardizzoni e sia dai radioterapisti. Ad oggi, una PET eseguita il 13.1 mostra "un evidente incremento dell'area di ipercaptazione a livello della lesione nodulare subpleurica localizzata nella doccia costo-vertebrale del segmento apicale del LIdx (SUV max 10,6) mentre in ambito mediastinico si segnala la comparsa di una linfoadenopatia ipermetabolica di circa 18 mm in sede precarenale (SUV max 7.7)". Segnala poi il referto alcune aree di intenso iperaccumulo intestinale del radiofarmaco in corrispondenza del ceco e dell'ileo terminale e preterminale. Il medico nucleare conclude: reperti pet indicativi di malattia eteroplastica ad elevata attività metabolica in ambito polmonare e mediastinico.
Per quanto già altre volte referti di questo tenore sono stati in seguito molto ridimensionati dagli oncologi che seguono mia mamma, è chiaro che mi sono molto preoccupata. Preciso che le condizioni generali di mia madre al momento sono ottime, non ha alcun sintomo e fa una vita normalissima.
Quello che vorrei chiedervi è che tipo di terapie di secondo livello esistono e quale dovrebbe essere la tempistica di un eventuale inizio.
Il radioterapista che ci segue, a novembre scorso, ci aveva detto che in caso di peggioramento delle zone già segnalate e sospette per reazione post-attinica sarebbe stato possibile eseguire la tomoterapia anche sulle stesse, ma io mi chiedo se non è preferibile una terapia sistemica.
Vi ringrazio davvero tanto per l'attenzione.
[#82]
dopo
Utente
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Gentmi dottori,
ho ancora una volta bisogno di un vostro parere.
L'ultima PET di cui parlavo a gennaio nell'ultima domanda fu poi valutata non sintomatica di ripresa di malattia dagli oncologi che seguono mia mamma e la PET/TAC eseguita di routine qualche giorno fa ha mostrato un quadro sostanzialmente invariato. In sostanza sono rimaste invariate quelle captazioni che c'erano e che erano state ritenute non significative (perchè post-attiniche). Il primo medico di mia mamma aveva concluso che tutto andava molto bene. Dall'altro oncologo che ha in cura mia madre è stato invece evidenziato l'innalzamento del livello del CEA che è passato da 7 e qualcosa di aprile scorso a 8,8 di qualche giorno fa e il medico ha detto che potrebbe essere sospetto per una ripresa di malattia. Ha prescritto solo di ripetere il dosaggio del CEA tra circa due mesi e se cresce ancora una PET. Io sono ripiombata nell'angoscia e vorrei chiedervi: ma questo marker tumorale è sempre attendibile? lo chiedo perchè mia mamma negli ultimi giorni aveva preso la gastroenterite, un forte mal di gola e una congiuntivite. Non potrebbero aver influenzato il cea?
Resto in attesa di una vostra cortese risposta. Grazie davvero.
[#83]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
iL cea soprattutto non è mai da solo attendibile (tant'è che in caso di aumento le è stato chiesto un esame strumentale a conferma di eventuale ripresa di malattia).

Certo che per il tipo di patologia due anni di free time sono ottimi!
[#84]
dopo
Utente
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La ringrazio moltissimo del parere dottore che mi riporta almeno un po' di serenità. Non resta allora che aspettare il prossimo controllo del cea sempre sperando che tutto continui per il meglio. Grazie ancora per la Sua gentilezza.
[#85]
dopo
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Gent.mi dottori, riprendo il filo dell'ultimo mio post per dire che al controllo del 19 giugno scorso il CEA è passato da 8,8 di maggio scorso a 16,2 (valori di riferimento fino a 5,2), mentre l'NSE è a 9,6 (valori di riferimento per l'NSE fino a 16,3, quest'ultimo a maggio non era stato dosato). Secondo voi può essere il caso di ripetere a breve una PET considerando che l'ultima è stata fatta a inizio maggio e mostrava un quadro sostanzialmente invariato rispetto a quella del gennaio scorso? Resto in attesa di una vostra cortese risposta e vi ringrazio tantissimo in anticipo.
[#86]
dopo
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Gent.mi dottori, chiedo scusa se reitero la mia precedente domanda ma non ho avuto ancora risposta. Terrei molto ad un vostro parere. Nel frattempo abbiamo ricontrollato il CEA che a distanza di un mese è ulteriormente salito a 20,6. Secondo voi è il caso di rifare subito una PET? L'ultima è stata fatta a inizio maggio e mostrava un quadro stabile e sostanzialmente invariato rispetto a gennaio 2010.
Questo innalzamento del CEA è con certezza da ricollegarsi a una ripresa di malattia? tengo a precisare che ultimamente mia mamma soffre di gastrite.
Aspetto con ansia una vostra risposta e vi ringrazio tantissimo in anticipo.
[#87]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
secondo me meriterebbe un nuovo controllo strumentale TC e PET
[#88]
dopo
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Utente
La ringrazio moltissimo per il Suo parere dott. D'Angelo. Il controllo TC è programmato per i primi d'agosto. Il medico ha anche messo in programma una gastroscopia ed una colonscopia. Che dire.. speriamo bene, l'ansia è tanta.