Colpa di un'ernia o di una linfoghiandola?

Gentili medici,
avrei una dubbio che mi tormenta da dicembre e vorrei sottoporlo alla vostra gentile attenzione...!
A partire dalla fine dello scorso anno ho inziato ad avvertire dei fastidi, più che veri dolori, accompagnati ad una sensazione di peso soprattutto nei momenti di sforzo fisico, nella zona inguinale destra. Dopo aver consultato il mio medico di base ed il mio grastroenterologo di fiducia e dopo essermi sottoposta ad un eco dell'addome completo per escludere problemi appendicolari o simili, sono andata a visita da un chirurgo a seguito dei fastidi che lamentavo (e che lamento tutt'oggi saltuariamente!) ed a causa della presenza, al tatto, di una piccola tumefazione (non visibile appunto) nella regione inguinale destra, praticamente situata quasi sul pube, in prossimità dell'inguine. La tumefazione mi sembra abbia una consistenza
quasi granulosa, mobile al tatto. Ad ogni modo, dall'esito di questa visita mi è stata diagnosticata un'ernia interstiziale. (Gennaio) Ho da pochi giorni effettuato un'eco della regione inguinale dalla quale "non si evince la presenza di una evidente formazione erniaria piuttosto di formazioni linfonoidali di scarso significato patologico".
Eco e visita clinica sono in contrasto! A cosa devo credere? Potrebbe trattarsi di un linfonodo ingrossato che mi provoca questi fastidi? E' necessario che consulti un altro chirurgo? Ma piuttosto: C'è o non c'è l'ernia? Cosa dovrei fare??
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
La diagnosi differenziale tra piccola ernia e linfoadenopatia a volte non e' semplice e puo' richiedere esami strumntali o venire confermata solo al momento dell' intervento chirurgico. Creco che il chirurgo sia la persona piu' adatta per valutare se e quali eventuali altri accertamenti eseguire. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Sono perfettamente d'accordo con il dott Favara, che saluto cordialmente, sulla difficoltà di giungere talvolta ad una diagnosi differenziale certa. Soprattutto nella donna l'impossibilità di una esplorazione diretta del canale inguinale, come è possibile nell'uomo, rende ancora più difficile il rilievo certo di ernie inguinali, la cui presenza può a volte essere solo sospettata sulla base dei sintomi riferiti. D'altra parte una piccola ernia potrebbe non essere "impegnata" (fuoriuscita all'esterno)al momento della visita nonostante le opportune manovre che vengono fatte eseguire (tosse, ponzamento, ecc.) e rendersi quindi non rilevabile anche all'esame ecografico.
Se i fastidi persistono è indicata, a mio parere una esplorazione chirurgica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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