Incinta e allergica all'amoxicillina

Egr. dottore,
ho 36 anni e sono attualmente alla decima settimana di gestazione. Sono allergica all'amoxicillina, dopo anni di utilizzo ho infatti avuto due episodi di forte orticaria prima con lo Zimox e poi dopo 3/4 anni con l'Augmentin - in quest'ultimo mi spaventai parecchio, prurito infernale finchè vidi tutto nero e stavo perdendo i sensi e fu necessario l'urgenza al pronto soccorso, il giorno dopo mi venne pure un finto ciclo. Nel frammezzo delle due reazioni ho comunque assunto altre volte l'antibiotico, tipo Cefixoral.,Mi chiedevo, visto che ora sono incinta col debole alla gola, e so che in gravidanza l'unico antibiotico consentito è proprio l'amoxicillina, avrei bisogno di sapere, in caso di infezione, come potrei fare per non nuocere al bambino. Grazie anticipatamente.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
premesso che le penicilline non sono gli unici antibiotici utilizzabili in gravidanza, nel Suo caso (storia clinica fortemente suggestiva per allergia all'amoxicillina) sarebbe molto pericoloso per sé e per il feto assumere nuovamente farmaci di tale famiglia.
In caso di effettiva necessità - solo su indicazione medica, meglio ancora previo consenso del ginecologo - sarà quindi sufficiente utilizzare antibiotici alternativi consentiti o non chiaramente controindicati.
Saluti,
[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Innanzitutto, la ringrazio per la risposta.
Quindi lei, dottore, mi tranquillizza sul fatto che esistono altri antibiotici che in extremis (e sottolineo in extremis) potrei utilizzare in gravidanza? Ho davanti il documento rilasciatomi dal reparto di allergologia del Cardarelli, dove mi recai per la visita, e il medico che mi ascoltò e mi disse appunto che la mia era allergia all'amoxicillina, mi segnò alcune classi di farmaci che avrei potuto utilizzare in caso di necessità, fra questi antibiotici ed antinfiammatori. Le riporto quali sono: eritromicina, miocamicina, roxitromicina, azitromicina, lincomicina, tetracicline, aminoglicosidi, chinoloni, levofloxacina e claritromicina (finora ho sempre utilizzato quest'ultima); tra gli antinfiammatori oltre al paracetamolo, il nimesulide o la benzidamina. Ora le chiedo, se fra questi, lei che conosce la componente dei farmaci, quale a suo avviso potrebbe essere utilizzato in gravidanza, ovviamente in caso di estrema necessità e dietro consulto del ginecologo; e quale potrei utilizzare dopo il cesareo, che mi aspetta, come antinfiammatorio ed antidolorifico, visto che al precedente cesareo mi dettero solo tachipirina e soffrii le pene dell'inferno. Ero l'unica tra quelle operate a piangere dal dolore. Grazie ancora per la sua attenzione e disponibilità
[#3]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
In linea generale un soggetto allergico all'amoxicillina, se non si eseguono test specifici, deve evitare tutti i betalattamici; può assumere tutti gli altri farmaci (antibiotici e non).
Non sono un esperto di gravidanze; credo che sulla possibilità di utilizzare le varie famiglie di antibiotici non esista consenso unanime tra i ginecologi ma, ad esempio, i macrolidi dovrebbero in linea di massima essere considerati sicuri. Il Suo ginecologo saprà certamente consigliarLa in caso di necessità, stia serena.
Saluti,
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
La ringrazio nuovamente per l'attenzione. Ho avuto nel frattempo modo di parlane con il mio ginecologo, il quale mi ha detto che in caso di necessità mi prescriverà il Veclam e che fatta eccezione per una determinata categoria di farmaci, di cui ora non ricordo il nome, nessuno è veramente teratogeno. Poi, per quanto riguarda il postcesareo e l'utilizzo di medicinali che alleviano il dolore, mi ha detto che valuteremo più avanti, perchè ha paura che assumendo un antinfiammatorio diverso dalla Tachipirina io possa avere una reazione crociata e finire in shock anafilattico, potenzialmente dannoso dopo l'intervento.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
In un soggetto con allergia all'amoxicillina la questione della cross-reattività con medicamenti di altro tipo non si pone. Se non ha storia di reazioni avverse ad antinfiammatori, in senso "allergologico" non esiste controindicazione all'uso di questi farmaci.
Mi permetta di puntualizzare che lo shock anafilattico rappresenta un evento «potenzialmente dannoso» (perfino fatale, aggiungerei) in QUALSIASI condizione, non solo in seguito ad un intervento chirurgico.
Saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Egregio dottore,
alla fine mi è toccato assumere per ben 2 cicli il Veclam, a causa di una faringotracheite che non vuole abbandonarmi a 10 giorni dal cesareo. A breve dovrei avere la visita con l'anestesista per decidere quale antinfiammatorio mi somministrerà dopo l'intervento. A detta del ginecologo, infatti, un'eventuale reazione la potrei subire nell'immediato e non nei giorni successivi, quando l'anestesista non sarà operativo nella clinica dove partorirò.
Speriamo bene. La ringrazio.
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