Secondamento adenocarcinoma prostata

Egr. Dottore,chiedo cortesemente il suo parere e consiglio per mio papà di 73 anni,che il 24.04.12 è stato operato di adenocarcinoma prostatico.Operato di prostatectomia radicale nerve-sparing e linfoadenectomia locoregionale destra il 24/03/11,con successiva radioterapia. L'esito della biposia è stato il seguente: Adenocarcinoma della prostata pT3a Gleason score 4(4+4) infiltrante entrambi i lobi prostatici(1B,1C,1D,1E) con superamento extracapsulare sino al margine di exeresi chirurgica(1B,1C,1E), volume neoplastico c.a. 4 cc.Apice, viscichetta seminali destra e sinistra esenti da localizzazione neoplastica(1A,1F,1G) così come il collo vescicale e il tessuto fibroadiposo comprendente strutture vascolo-nervose.Valore PSA dopo l'intervento 0,05. il 9.9.11 0,22, il 22.11.11 0,96, il 11.5.12 0,51, il 10.10.12 6,90 e il 18.10.12 5,96. Effettuata una PET-TAC Colina una settimana fa con esito: presenza di area ovalare di franco, irregolare ipermetabolismo (SUV = 9.4, 2.8 cm sul piano trasverso) al tetto acetabolare femorale di sinistra; i distretti lesionali centrali,relativamente ipometabolici, risultano corrispondere nell' immagine di repere anatomico a piccola alterazione strutturale eterogenea (prevalentemente addensante). Il quadro depone per secondarismo(probabilmente recente) nella sede indicata.Areola ipermetabolica all' emisoma sn di D9 riveste significato patologico incerto, per
lle esigue dimensioni (infracentimetriche) e l'assenza di correlato strutturale.
Siamo molto preoccupati per il futuro e l'evoluzione della malattia e restiamo in attesa di una Sua gentile risposta.
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Dr. Pierluigi Giordano Radiologo interventista, Radiologo 196 5 2
Gentile utente, la patologia di suo padre è stata ben inquadrata (la malattia sta avanzando nelle zone limitrofe alla prostata, e ha iniziato a colpire l'osso); non le resta che farsi seguire dall'oncologo di sua fiducia per iniziare subito tutte le terapie del caso. Purtroppo la malattia di suo padre è andata un po' avanti, perciò non è facile, ma bisogna comunque intervenire con sollecitudine e con terapie mirate perchè prima si fà, migliori sono i risultati. E' importante anche far passare e prevenire i dolori che sicuramente suo padre sta o può iniziare ad avere, perciò il consiglio è quello di farsi seguire dall'oncologo che è la figura principale per gestire la situazione.

Dott. Pierluigi Giordano

[#2]
Dr. Antonino Restuccia Medico nucleare 70 2
Credo che la PET non lasci adito ad alcun dubbio.
La malattia ha interessato l`osso.
Sarebbe bene ai fini di favorire terapie più mirate dirimere il dubbio relativo all'area in D9.


Saluti

Dott. Antonino Restuccia

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