Problemi col lavoro

Scrivo perché ho un problema che viene sottovalutato da tutti e che invece per me è importante perché mi impedisce di vivere serenamente. Provo una profonda insoddisfazione per la mia vita. Ho una grande passione nella mia vita: fare l’attore! Dico passione e non mestiere perché faccio l’attore come mestiere ma negli ultimi tempi, dopo alcune tournee che hanno toccato anche l’estero e hanno avuto un discreto successo, non sto più lavorando e mi accontento di quello che capita senza prendere un soldo. Ho avuto importanti riconoscimenti, sono consapevole del mio talento e di quello che posso dare e, anche se i momenti di insoddisfazione sono sempre più frequenti, non ho mai voluto mollare perché il teatro è la cosa che mi rende più felice, che mi fa stare bene. Ora però sono costretto a vivere di quel che capita, di accontentarmi e questo genera una profonda insofferenza. Nel mio campo contano tanto le raccomandazioni e io invece ho sempre fatto da me puntando sulle mie risorse e cercando di farmi valere per quello che sono e non per le conoscenze che avevo. C’è tanta gente incapace o mediocre che riesce ad avere una parte solo perché ha i contatti giusti. Alla fine tanto non conta la qualità sul palco ma solo fare scena.

Ma cosa devo fare io adesso? Quanto devo attendere ancora per poter di nuovo salire su un palco ed essere pagato per il mio lavoro? Io cerco di migliorare continuamente, sto anche imparando a recitare in lingua straniera, mi presento a qualche audizione ma non so fino a quanto posso tollerare questa situazione. La mia gavetta l’ho già fatta, mi sento maturo, non ha senso continuare ad aspettare tanto Sto male, nessuno mi riesce a capire veramente e sono ora preso dai rimorsi di distruggere i miei anni migliori per inseguire un sogno impegnativo. Negli ultimi tempi mi sveglio la notte in preda alla paura, soffro di reflusso gastrico, esco pochissimo di cassa, mi isolo da tutto e da tutti. Il mio paese poi è brutto, non ha nulla da offrirmi e se potessi (avendo uno stipendio) me ne scapperei anche oggi. Sento che mi sto autodistruggendo e qualche volta penso che senza il teatro la mia vita non avrebbe senso perché recitare per me è tutto. Sono pronto anche a cambiare mestiere ma se devo fare qualcosa che non mi piace tanto allora voglio un lavoro dove posso guadagnare bene e avere vita tranquilla. Ma non posso accettare di fare sacrifici per una cosa che non mi piace. Per il teatro sì, invece, sono pronto anche ad andare avanti con poco perché ad un piccolo stipendio rimedierei con una grande felicità per il mio lavoro.
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissimo,

Traspare dalle sue parole la sua passione per il teatro e posso capire la frustrazione per non riuscire in questo momento a far si' che possa vivere di questo.
Sta già somatizzando con problemi fisici questo stato di disagio, credo che una pausa di riflessione sia dovuta.
Bisogna cercare di mantenersi economicamente e in questo periodo non è facile;
Ammiro moltissimo il fatto che stia addirittura studiando per recitare in un'altra lingua.
Non si lasci sopraffare da questo momento.
Veda di valutare un piccolo lavoro che le dia un minimo di sostegno economico e continui il teatro per passione;
Non può ora vivere di quello e sarebbe ancora più deleterio concentrarsi solo su questo.
lo tenga come una passione, sperando che la situazione di questo paese migliori su tutti i fronti, compreso quello dell'arte.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









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Dr.ssa Irina Boscagli Psicologo, Psicoterapeuta 1
Gentile Utente, immagino e capisco il suo disagio. Avere un lavoro che appassiona e nello stesso tempo che gratifica economicamente è un privilegio. Nel suo caso la sua passione è il teatro e farne un mestiere non è cosa semplice, c'è un mondo dietro che va al di là della recitazione sul palcoscenico. E quando far diventare un mestiere una passione diventa difficile, credo che portare avanti le proprie passioni sia comunque importante per sentirsi vivi, per mantenere alta la propria autostima, per "nutrirsi" emotivamente. Ma credo anche che per mantenere il contatto con la realtà e darsi la possibilità di essere indipendenti, di sentire di farcela con le proprie risorse, di contare su se stessi, sia utile e importante andare in cerca di un'occupazione, che forse non gratifica quanto fare l'attore, ma che permette di vivere senza dipendere da altri. E non è cosa di poco conto! Forse i sacrifici di cui parla potranno essere ripagati dalla consapevolezza di essere in grado di fare delle scelte per sè che le permetteranno poi di portare avanti anche la sua passione (anche senza farne un mestiere) e di integrare in questo modo ciò che le piace con ciò che le serve. E quando questo accade si è a un passo dal proprio benessere.
Questo è ciò che penso, ma non la conosco personalmente e ogni individuo ha la sua storia che necessita ascolto e considerazione, pertanto, per fare questo potrebbe esserle utile una percorso di consapevolezza su di sè con un professionista che l'aiuti a prendere coscienza di certi aspetti e a mettere in luce le sue risorse al fine di scegliere la "strada" migliore per lei.

Dr.ssa Irina Boscagli