Paura del calcetto dopo ricostruzione lca

Salve a tutti ho visitato il vs sito e, dopo aver raccolto molte informazioni utili al mio caso, ho deciso di chiedervi un aiuto.
Nel 2003 ho subito la rottura del LCA dx giocando a calcetto: calcio un pallone alto, iperestensione del ginocchio, sento "crack" e cado. Dopo 10 minuti fuori dal campo, riprendo a giocare, faccio una finta, sento il ginocchio spostarsi in modo anomalo, e ripiombo a terra.
Dopo la trafila di pronto soccorso e visite varie, mi viene diagnosticata ahimè la rottura del LCA dx e vengo operato con tecnica del tendine rotuleo (estratto dallo stesso ginocchio dx) ad ottobre dello stesso anno.
Dopo l'intervento, ho svolto regolarmente l'attività riabilitativa, anche se alla luce delle nuove informazioni che ho raccolto, il fisioterapista che mi seguiva mi ha fatto saltare completamente la riabilitazione propriocettiva. Non ho mai accusato dolori o problemi al ginocchio operato, e tuttora non ne avverto.
Ad oggi, cioè a distanza di 5 anni, e me ne vergogno, ho letteralmente paura di calciare un pallone, memore di quella iperestensione e quella finta di troppo. Corro su strada e sterrato, vado in bici, ma non ho assolutamente il coraggio di tornare a giocare a calcio/calcetto, anche se la voglia è tanta, ormai da anni. Ho la sensazione di avere come il ginocchio operato "ballerino", mi sembra troppo "lasco" quando lo sforzo lateralmente rispetto a quello sinistro (probabilmente un riabilitazione propricettiva adeguata avrebbe smentito queste mie sensazioni).
Ho sentito un fisioterapista ed un ortopedico: il secondo mi ha detto assolutamente di lasciar perdere il calcio, che fa male ecc. e che ci sono tanti altri sport che posso praticare senza paura; il primo invece mi ha rassicurato e mi ha detto che posso tornare a giocare quando voglio senza problemi. Che bella confusione, come non fossi già abbastanza confuso di mio!
Vista la vostra bravura, vi chiedo delle delucidazioni:
1) il fisioterapista mi ha detto che il legamento, con la tecnica che mi è stata applicata per la ricostruzione, è 2 o 3 volte più resistente di quello "originale": è davvero così?
2) utilizzare ginocchiere (o tutori) nel mio caso durante le partite: è consigliabile? se sì, che tipo di ginocchiera/tutore?
3) continuare il potenziamento muscolare: vanno bene anche gli esercizi a corpo libero per muscoli delle gambe, specialmente per abduttori, adduttori e quadricipite?
4) a distanza di tanto tempo, sono consigliati una nuova RMN o RX per il ginocchio che a me pare "ballerino"?

Infine un ultimissimo consiglio per la mia "testa", e credo sia questo il mio vero problema: ho tanta voglia di tornare a giocare a calcio, su cosa devo far psicologicamente leva per dissipare la mia paura di calciare un pallone, ed effettuare cambi di direzione improvvisi?

Grazie infinite anche solo per chi ha letto questo post. Buon lavoro a tutti!
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Gentile utente,

la sensazione di ginocchio "ballerino" non e' una buona sensazione, e' assolutamente necessario capire se questo e' solo un problema, per cosi dire, psicologico, oppure effettivamente il suo ginocchio e' ancora un po' instabile.
Quando un paziente che ho operato giunge al termine del suo percorso riabilitativo (tra i 6 e gli 8 mesi), gli faccio fare una prova che consiste nel saltare ad un piede in laterale una mattonella di 40 cm. senza toccare i bordi. Deve saltare per un minuto, se il risultato e' almeno dell'80% rispetto al ginocchio sano, gli do l'OK per la ripresa dell'attivita' agonistica.
Io credo che un chirurgo ortopedico debba poterle togliere qualsiasi dubbio riguardo alla riuscita dell'intervento, sia con manovre cliniche che strumentali (KT2000).
Rispondo alle sue domande.
1) Quello che dice il fisioterapista e' inesatto, il tendone rotuleo utilizzato per il prelievo e' 2/3 volte piu' resistente del LCA, ma questo prelievo dopo poche settimane dall'impianto si "legamentizza" ed assume piu' o meno (un po' meno....) le caratteristiche del LCA.
2) La ginocchiera e' un supporto psicologico, per di piu' quella armata puo' causare danni ai suoi avversari durante le partite.
3) Il vero gruppo muscolare che antagonizza la sublussazione anteriore del piatto tibiale nelle ginocchia con lesione del lCA e' quello dei flessori. Rinforzi tutto, ma soprattutto i flessori.
4) Una RMN potrebbe darle delle informazioni, ma insisterei sul controllo clinico.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Come ho già visto da altre sue risposte su questo sito, lei è sempre sintetico e nel contempo esauriente caro dottore. Perchè non vivo ad Alghero?? verrei subito da lei...
Seguirò il suo consiglio e mi sottoporrò alla visita di un ortopedico sottolineando la mia sensazione di ginocchio instabile. Speriamo che ciò avvenga in tempi umani. E intanto sotto con i flessori...
Vorrei, se me lo permette, sottoporle questa domanda: una riabilitazione propriocettiva quanto avrebbe influito positivamente, in primis, sui miei timori, e che effetti benefici a livello articolare avrebbe portato? Grazie infinite per le sue risposte e la sua attenzione.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Io metto la propriocettivita' in una fase iniziale quando il paziente deve ancora cominciare a caricare, con esercizi di strisciamento del piede e poi verso il 4 mese quando lo faccio lavorare un po' con le tavolette di Freeman.
Non so se nel suo caso avrebbe avuto dei benefici, credo che sia importante valutare il motivo perche' il suo ginocchio e' "ballerino".
La saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie mille del consiglio professore: mi sto già attivando per avere un consulto da un ortopedico.
Volevo chiederle, nel caso lo fosse davvero e nei limiti della generalità del caso, quali potrebbero essere le probabili eventuali correzioni per l'instabilità del ginocchio operato ormai da 5 anni. O dovrei, per così dire, "mettermi via" l'idea di tornare a giocare a calcio/calcetto?

La ringrazio anticipatamente per l'aiuto.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Salve,

se il legamento crociato e' buono, il discorso e' solamente di rimuovere il blocco che le impedisce di credere nel suo ginocchio.
Se invece il legamento non e' piu' funzionale, l'unico modo per recuperare la stabilita' e' quello di ricostruire nuovamente il legamento.
Ovviamente la scelta dipende anche dai suoi disturbi, da quando li avverte e da quelle che sono le sue esigenze.
Mi spiego, se lei ha un ginocchio stabile se non pratica sport, lei puo' anche scegliere di non fare l'intervento, diverso e' il discorso se l'instabilita' si verifica anche nella vita di relazione. Sono tutte cose che potra' chiarire parlandone col suo chirurgo ortopedico.
La saluto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentilissimo nelle spiegazioni. Speriamo che i responsi futuri riguardino il blocco psicologico. La ringrazio della sua disponibilità, la terrò informata circa questo caso. Buon lavoro!
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Scartabellando qua e là, ho trovato il referto dell'ultima RMN prima di essere operato (referto datato agosto 2003, sono stato operato nel successivo ottobre). Lo posto per completezza del mio caso, può essere così gentile da riferirmi se ci sono alcune parti del referto di cui mi dovrei preoccupare, quali eventuali danni ai menischi e al crociato posteriore? Grazie infinite.

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Minima quantità di liquido a livello del recesso sovrarotuleo e laterale; piccola estroflessione sinoviale simil-cistica subito cranialmente all'inserzione femorale del legamento crociato posteriore.
Piccola irregolarità di segnale in corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale che per il resto non presenta alterazioni.
Menisco esterno regolarmente inserito senza alterazioni di segnale.
Nella sede del legamento crociato anteriore, alcuni filamenti ipointensi raggruppati senza riconoscimento dei componenti fibrillari.
Regolare il crociato posteriore.
Non rilievi particolari per i legamenti collaterali ed il tendine sottorotuleo.
Piccola raccolta liquida estesa per 8 mm e larga al massimo 3 mm a ridosso del guscio capsulare postero-mediale.
Non significative alterazioni per le cartilagini articolari nè segni di contusioni ossee.
Conclusioni: esiti di disinserzione del muro meniscale mediale con piccola raccolta liquida a ridosso del guscio capsulare corrispondente.
Esiti di rottura del legamento crociato anteriore con qualche residuo fibrillare non strutturato.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Direi di no, la sua risonanza mostra in definitiva solo la lesione del LCA. La disinserzione del menisco mediale, a distanza di 5 anni, non dovrebbe essere evoluta in lesione vera e propria, anche perche' il chirurgo, se avesse ravvisato la necessita', lo avrebbe trattato durante l'intervento di ricostruzione del LCA.
La saluto.
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie per la precisa, rapida e come al solito chiara risposta. Buon lavoro!