Problemi al cuore a 25 anni?

Salve, ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità. Vi espongo il mio problema.
Sono una ragazza di 25 anni, non bevo, non fumo e non mi drogo!
Le mie analisi (risalenti ad un anno e mezzo fa circa) davano il colesterolo "cattivo" molto basso e quello "buono" molto alto. Sono di pressione tendente al basso, e non ho problemi di tiroide (sempre da analisi). Da questo "quadro" direi che non c'è niente di allarmante. Tuttavia ho sempre avuto la "sensazione" di avere problemi al cuore, accentuata ultimamente da alcuni episodi che ho reputato gravi.
Dunque, qualche mese fa ho avuto delle accelerazioni del battito cardiaco, avevo sugli 85-90 battiti al minuto, quando di solito io ne ho sui 70-75, per cui provavo fatica al minimo sforzo, anche solo salendo le scale o alzarmi dal letto. Ho fatto una visita dal cardiologo, mi ha fatto l'elettrocardiogramma ma poiché ha detto che non sono un soggetto a rischio non ha voluto farmi altri accertamenti (elettrocardiogramma da sforzo ad esempio) e ha detto che questo mio problema era un problema dovuto al mio stato ansioso (ho sofferto di attacchi di panico e crisi d'ansia, ipocondria). Per adesso quindi non vedeva il motivo di andare avanti e anzi, mi ha consigliato di non pensarci, di stare tranquilla. Inoltre mi ha rassicurato dicendo che avendo la pressione tendente al basso i battiti possono essere più frequenti in alcuni momenti.
Dopo la visita sono stata un pò meglio, anche se mi sono rimasti molti dubbi. Ma il clou l'ho vissuto in un pomeriggio di dicembre.
Stavo andando a prendere il treno alla stazione, quando lo vedo sopraggiungere e io sono ancora lontana. Come farebbe chiunque in quel momento, ho iniziato a correre a piu non posso nel tentativo di farcela a raggiungerlo. Poco dopo lo scatto (non ho fatto un pezzo molto lungo, forse 100 metri, ma a dire tanto, comprese le scalette del sottopassaggio della stazione) ho iniziato ad avere le gambe che non me le sentivo praticamente piu, non riuscivo quasi a comandarle e il fiato l'avevo cortissimo. M'è preso un dolore forte allo sterno, sono riuscita a salire ma il dolore ha continuato anche durante il viaggio in treno (20 minuti circa). Una volta a casa mi sono distesa sul letto per un'oretta, forse poco più, e mi sentivo distrutta, con ancora il fiato corto.
Qualche ora dopo, sentendomi i battiti, li avevo ancora sopra 90! Dopo ore dall'episodio!!!
E questa è una cosa che ho sempre avuto e non ho mai capito perché... da piccola (15 anni) ho giocato anche a calcio. La sera, quando tornavo a casa dagli allenamenti, dopo tante ore da che avevo corso, avevo ancora i battiti accelerati, invece di 70 sui 90. Con le visite mediche sportive di allora videro solo un piccolo soffio al cuore, che però avevano praticamente tutte le mie compagne (e anche il cardiologo all'ultima visita l'ha catalogato come di poca importanza) e che potevo giocare quanto volevo.
Dopo il caso della stazione a dicembre, qualche giorno fa mi è ricapitato di essere sul punto di perdere il treno e di fare la corsa.. anche stavolta per tutti i 30 minuti della durata del viaggio sono stata con il fiato cortissimo (niente dolore stavolta) e i battiti accelerati. Addirittura facevo fatica a parlare con un mio amico seduto di fronte a me. E, ovviamente, i battiti hanno faticato a tornare al livello normale: dopo un'ora e mezza ancora li avevo sull'ottantina.
Mi capita di avere il fiatone salendo le scale, oppure portando oggetti pesanti. Questa estate sono andata a correre qualche volta e dopo pochi metri dovevo fermarmi per recuperare, mentre le mie amiche fanno anche uno o due chilometri, anche quando non sono allenate. Io invece proprio non ce la faccio, non ho fiato, mi affatico subito.
Chiedo scusa per la lunghezza di questo post. La mia grande paura è che quell'episodio sul treno sia stato una specie di infarto, magari piccolo, o un attacco cardiaco. Volevo sapere se secondo voi dovrei fare altre analisi e se sì quali, oppure se devo semplicemente tranquillizzarmi una volta per tutte. Vi ringrazio tanto. Saluti a tutti.
[#1]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
Potrebbe essere utile eseguire un ecocardiogramma per escludere un prolasso mitralico che in alcune circostanze può determinare sintomi come quelli che lei riferisce. Se anche fosse comunque non si fanno terapie particolari e si controllo solo tempo...
Per cui segua i consigli che le ha dato il cardiologo che l'ha visitata.
cordiali saluti

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#2]
dopo
Utente
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Grazie mille per la velocità nella risposta... mi sono tranquillizzata! Per il momento quindi farò vita normale ed eventualmente richiederò l'ecocardiogramma al mio medico nel caso voglia togliermi la curiosità di sapere se si tratta di prolasso mitralico oppure no.
Cordiali saluti

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