Mio figlio di 16 anni

Buongiorno, scrivo per conto di mio figlio di 16 anni (altezza 178 peso 60) studente e praticante pallavolo a livello agonistico il quale negli ultimi 3 anni ha evidenziato continui problemi di extrasistolia (da circa 3.000 a circa 7.000 eventi in 24 ore).

Tali eventi cessano completamente come inizia la prova da sforzo e nel primo recupero per riprendere a riposo.

Visite cardiologiche, eco color doppler cardiaci ed una risonanza magnetica cardiologica hanno fortunatamente scartato l'esistenza di eventuali patologie.

Recenti analisi hanno evidenziato FT3 = 3,77 / FT4 = 0,99 / TSH = 3,48.

Secondo i medici questa è una situazione molto frequente in giovani sportivi.



Scusandomi fin da adesso per l'eventuale stupidità della mia domanda vorrei sapere se cause, o concause, di tale problema potrebbero essere riconducibili ad un comportamento non proprio regolare nella dieta e nel comportamento quali:

1) bassa assunzione di frutta e verdura (è vero che le banane, dato il loro alto contenuto di potassio, potrebbero aiutare nella regolarità cardiaca? se Si, quali altri frutti o verdure potrebbero essere consigliate?);

2) alta assunzione di dolci ed in particolare di cioccolato (quasi ogni pasto è terminato con il "dolcino");

3) bassa assunzione di acqua (e di integratori) durante il lavoro fisico (5 giorni su 7 è seriamente impegnato in sedute di allenamento e partite).

A fronte di quanto sopra evidenziato evidenzio che fortunatamente è decisamente bassa l'assunzione di bevande quali "coca cola" e non viene fatto uso di fumo ed alcolici. Abbastanza regolare è anche il periodo di riposo notturno (mediamente 7 / 8 ore per notte).


Ringraziandovi fin da adesso per la cortese attenzione resto in attesa di vostre risposte ai quesiti sopra evidenziati e, comunque, di ogni suggerimento che vogliate darmi.

Saluti
Massimo Papini
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
E' possibile che il mancato rispetto di quanto da lei elencato possa fungere da condizione facilitante l'extrasitolia benigna che lei descrive, ma non è matematico che questo possa servire a ridurre il n. di extrasistoli. Se le indagini che ha già fatto suo figlio sono completamente negative e magari lui non le avverte nemmeno, non vale la pena di correre dietro al problema delle extrasitoli.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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