Fibrosi pene

Buonasera,
Sono un uomo di 35 a cui circa 5 anni fa durante una visita specialistica l'urologo ha rilevato una zona del pene lievemente ispessita. Non ho mai avuto alcun sintomo. A seguito della visita l'urologo mi ha prescritto 3 infiltrazioni di cortisone e ionoforesi con verapamil (tre volte a settimana per circa 2 anni). Dopo il trattamento l'urologo mi ha tranquillizzato dicendo che era tutto a posto e mi ha consigliato un controllo all'anno. Non convinto mi sono recato da altro specialista andrologo il quale mi ha prescritto ecografia basale del pene dalla quale sono emerse: delle rare piccole formazioni puntiformi iperecogene di aspetto fibroso (inferiori a 1 mm) nel contesto di entrambi i corpi cavernosi, maggiormente a sinistra, assenza di placche significative nel setto intercavernoso, minimo ispessimento del setto intercavernoso comunque nei limiti del fisiologico. Il referto di cui prima è stato il medesimo a seguito di due ecografie basali effettuate all'inizio e alla fine del 2012. L'andrologo mi ha riferito di stare tranquillo, di fare un controllo l'anno ritenendo non necessaria alcuna terapia. In questi giorni un mio amico urologo al quale ho parlato della questione mi ha consigliato di provare ad assumere per sei mesi giornalmente 1 cp di Rigentex 400 e 2 cp di Tradamix e poi ripetere l'ecografia per verificare eventuali variazioni. Mi sento un po'confuso e preoccupato e vorrei un vostro cortese parere sulla questione e in particolare: 1) come si sono sviluppate queste piccole zone di fibrosi e se è frequente averle alla mia età; 2) se possono regredire o con il tempo peggiorare e darmi maggiori problemi; 3) come posso evitare peggioramenti o se possibile migliorare; 4) i farmaci di cui sopra che effetto possono avere, e in particolare se al massimo non mi fanno nulla o rischio di peggiorare o avere effetti collaterali durante o al termine dell'assunzione. Vi ringrazio molto fin da ora per la vostra attenzione. Cordiali saluti.
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
salve.
1: difficile darle una risposta senza poter vedere direttamente all'eco la situazione che potrebbe essere anche normale.
2: teoricamente la fibrosi può stare ferma o evolvere, non si possono fare previsioni certe ma solo controlli nel tempo
3: stante l'impossibilità, da qui, di stabilire lo stato attuale non le si può rispondere.
4: vedi 3

tutto sta nel sapere cosa effettivamente presenta ai corpi cavernosi.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Biagiotti,

La ringrazio molto per la risposta fornita e per il suo tempo.

Pur comprendendo i limiti di una valutazione on line a distanza, se possibile vorrei chiederle i seguenti chiarimenti all'esito della sua risposta:

1) che cosa intende quando dice che la situazione potrebbe essere anche normale? che queste piccole aree fibrotiche potrebbero non avere significato patologico? E se sì per quale ragione?;
2) cosa intende quando dice che tutto sta nel capire cosa effettivamente presenta ai corpi cavernosi? Non sono sufficienti gli esami ecografici che ho effettuato e sono necessari altri accertamenti?;
3) in ogni caso conosce la terapia (1 cp di Rigentex 400 e 2 cp di Tradamix per sei mesi) che mi è stata consigliata? Ritiene possa arrecarmi danni ove decidessi di effettuarla oppure al massimo non sortisce alcuno effetto?.

La ringrazio molto per la risposta e ringrazio, fin da ora, gli altri specialisti che vorranno eventualmente fornire il loro parere sull'argomento.

Cordiali saluti e buona Domenica.