Allergia al nickel

Buongiorno,
ho 28 anni, è da quattro anni che ho dolori lancinanti in tutto il corpo e dopo svariate visite da svariati medici nessuna conclusione, nessuna diagnosi. Ultimo passo una visita internistica (seconda, due medici diversi, due ospedali diversi) la quale mi hanno detto di provare a fare per un mese una dieta ferrea priva di nichel (sono allergica, non ho mai usato una dieta) e dato che non resisto più la voglio fare e perfettamente quindi voglio chiedervi delucidazioni.

1° Nella dieta vi è scritto di cucinare solo in pentole smaltate o in acciaio inox al 100%ma io ho pentole in acciaio inox 18/10, mi sono informata e quelle etichettate 18/10 hanno un percentuale di nickel, quindi la mia domanda è se posso usare quelle in alluminio? Perchè ho letto anche che l'alluminio non si potrebbe usare se si è allergici al nichel.

2° Per quanto riguarda il caffè invece vale la regola della dieta priva di nichel? Ho la caffettiera uguale alle pentole, cioè acciaio inox 18/10,,,però dato che cuoce solo per pochi minuti e se vado al bar le macchine del caffè non saranno tutte in acciaio inox 100% come si fa? Non lo devo bere o posso anche con queste condizioni? (Sembra una domanda sciocca ma se ci penso è una domanda più che lecita).

3° La farina di riso e pasta di riso posso assumerla?

4° Per quanto riguarda l'acqua, posso berla dal rubinetto o devo per forza berla minerale?

Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti.
Sonia
[#1]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
personalmente sono piuttosto scettico sul fatto che una ipotetica SNAS possa provocare «dolori lancinanti in tutto il corpo».
Ad ogni modo, se vuole procedere con una dieta deve partire dal presupposto che una dieta assolutamente priva di nichel è praticamente impossibile, perché il nichel è ovunque.
Quando necessario, ai miei pazienti consiglio semplicemente una drastica riduzione dell'apporto complessivo di nichel senza che questo diventi un'ossessione che si rifletterebbe molto negativamente sulla qualità di vita. In ogni caso, l'assenza di un miglioramento significativo nell'arco di poche settimane dovrebbe indurre a concludere che l'ipotesi di fondo sia sbagliata. Un eventuale sensibile miglioramento dovrebbe invece essere seguito da un test di provocazione in doppio cieco contro nocebo.
Saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno
la ringrazio del consulto, sono d'accordo con lei sul fatto che la mia allergia al nichel possa non essere causa dei miei dolori ma alla fine provare male non fa e, dato che non resisto più, vorrei provare. Parlerò col mio medico del suo consiglio riguardo al test di provocazione in doppio cieco contro nocebo. So chè è impossibile seguire perfettamente la dieta ma dove posso vorrei tentare tanto è solo un mese, vorrei chiederle se può cortesemente rispondere alle 4 domande che in precedenza le ho scritto.
La ringrazio nuovamente.
Cordiali Saluti.
Sonia Militano.
[#3]
Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Il test di provocazione in doppio cieco è indicato solo se la dieta sembra funzionare ed è organizzato nei centri allergologici che lo ritengono utile/opportuno (poiché ancora non vi è consenso unanime sull'argomento).
Ho già risposto alle Sue domande dicendoLe che l'obiettivo non è azzerare ma minimizzare l'apporto di nichel senza far diventare la dieta un'ossessione. Usi le pentole che vuole e beva l'acqua che vuole; il riso fa parte degli alimenti a basso contenuto di nichel.
Saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora.
Vorrei farle ancora due domande, so che non deve essere un ossessione però nella dieta vi è scritto che non posso usare lievito secco, posso usarlo quello fresco a cubetti? Perchè vorrei fare il pane con farina che posso usare priva di nichel (non la farna di grano 00 perchè mi gonfia) perchè non posso mangiare troppo riso, sono altamente stitica.
E posso usare fecola di patate?
Grazie ancora.
Saluti.

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