Come posso aiutare?

Buongiorno a tutti e grazie in aticipo per l’attenzione.
Vi racconto la situazione: mio fratello (35 anni) è fidanzato da molti anni e convive da due con una ragazza (31 anni) che lui mi ha confidato, solo due pochi giorni fa, ha gravi problemi psicologici (blocchi nelle relazioni con le persone e anche con lui di natura credo anche sessuale) al di là dei problemi della sua fidanzata che è in terapia da diversi anni io sono preoccupata per lui che è sempre molto triste e stanchissimo per la situazione che vive. Queste affermazioni sono sue e non sono una mia impressione, anche perché io vivo lontano da lui e non lo vedo molto spesso. La situazione di stress che lui sopporta è complicata anche dal fatto che vive, con la fidanzata, nell’appartamento sotto i miei genitori e che lui deve continuamente mediare le tensioni che la sua compagna crea verso la famiglia senza poter raccontare la situazione di difficoltà che vive perché davvero difficile da condividere. La sua vita da anni è condizionata e soffocata dalla sitazione psicologica della sua compagna e anche lui è sempre più spento e oramai, sempre sue parole, non hanno più amici e non possono più frequentare nessuno.
La mia domanda è cosa posso fare io per mio fratello? Posso solo stargli vicino e offrirgli il mio sostegno oppure c’è qualcosa di concreto da fare? Ci sono atteggiamenti, gesti o parole da “individuare” per capire se la sua tristezza è qualcosa di più grave, posso consigliargli di essere un po’ “egoista” e pensare anche alla sua felicità? Grazie del vostro aiuto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

puo' esplicitare le sue preoccupazioni a suo fratello e consigliargli di rivolgersi ad uno specialista.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Probabilmente alla base del rapporto di Suo fratello con questa persona ci sono motivazioni che rendono difficile la possibilità di risoluzione dello stesso. Non so se Suo fratello possa trarre giovamento da un consulto specialistico; posso solo suggerirLe di fargli delicatamente osservare come egli si dibatta tra due atteggiamenti contraddittori: il disagio per la situazione di legame in cui vive, la non scelta di chiudere questo legame. Se questo potesse indurre Suo fratello a chiedersi i motivi della Sua "ambivalenza" allora forse potrebbe anche indurlo a chiedere assistenza presso uno specialista del settore.

Cordiali saluti

Gabriele Tonelli

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Ruggiero e Dr. Tonelli,

per la celerità e per la disponibilità.
Farò come mi suggerite, gli parlerò e cercherò di portarlo a riflettere sulle sue "non scelte".

Grazie