Insoddisfazione totale

Gentilissimi dottori approfitto di questo spazio concessoci per illustrare un pò la mia situazione...
Sono un ragazzo di 30 anni insoddisfatto della vita che mi sono costruito per colpa della mia debolezza d'animo.

- 10 anni fa avevo la possibilità di fare il militare, mio vecchio sogno, invece per ascoltare mia madre ed i suoi "l'università è importante" ho finito la triennale e mi sono laureato in lettere classiche col massimo dei voti (giusto nel caso mancasse la carta igienica in casa, potrò usare il mio certificato di laurea)

- dopo la triennale riaffiora il mio sogno di militare e niente, mi lascio convincere a fare la specialistica... ora ho ancora 3 esami da dare e la tesi, cose che non mi appassionano neanchè un micron

- Qualche anno fa avevo il desiderio di un pezzettino di terra tutto mio, avevo i soldi per acquistarlo messi da parte e invece, ascoltando la gente che mi diceva "ma no ma che te ne fai, bla bla bla" niente terra e ora i prezzi sono troppo alti

- Ora ho un lavoro in una azienda, non è per nulla ciò che volevo fare, non mi appassiona neanche un pò, lavoro onestamente in un impiego senza futuro e senza possibilità di carriera

- Non ho più la possibilità di entrare nell'esercito perchè ho più di 25 anni, le uniche strade sarebbero l'us army se riuscissi a vincere la green card (ho partecipato alla visa lottery ma la vedo dura, ho il 2% di probabilità) oppure la legione straniera

- Avevo una ragazza ma sono praticamente stato costretto a lasciarla, mi hanno convinto che potevo avere di meglio (riconosco che era una cosa vera, non valeva nulla) ed ora mi trovo da solo da anni

Aggiungo che la mattina fatico ad alzarmi, capita che sputo sangue, ormai i pensieri suicidi mi stanno accompagnando giorno dopo giorno

Chiedendovi scusa se fossi risultato troppo patetico vi chiedo secondo voi che cosa dovrei fare... continuare una vita così? Uscire gli attributi e partire? Farla finita?

Grazie della vostra gentile attenzione
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

vorrei invitarLa a rileggere la Sua gentile richiesta e a soffermarsi su un punto a mio avviso fondamentale: sembra che stiano facendo tutti gli altri e che (solo) gli altri abbiano il potere di convincerLa e di fare in modo che nella SUA vita le cose procedano in un determinato modo (contrario al Suo volere).

Ma Lei, in tutto ciò, dov'è? Che potere sente di avere sulla Sua vita?

Fanno tutto gli altri?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valentina Bovio Psicologo, Psicoterapeuta 71 1
Gentile utente,
concordo con la collega...Seneca diceva che non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare...il punto non è se deve arruolarsi, continuare col suo lavoro, o fare una cosa completamente diversa, il punto è definire chi deve dare una meta al suo percorso...lei o qualcun altro?

Saluti

Dr.ssa Valentina Bovio - Psicologa Psicoterapeuta

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Parafrasando la massima di Seneca offertale dalla collega, si può anche dire che qualunque meta va bene per chi non sa dove sta andando. La legione straniera è un esempio fra tanti.

Sembra che il suo problema consista proprio nel rifiutarsi di "uscire gli attributi", nel preferire che siano altri a dirle cosa va bene o non va bene per lei.

È questo che vuole? Si chieda questo con convinzione, invece di farsi venire pensieri suicidi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Capitano a volte momenti di scoraggiamento quando si vanno a fare dei bilanci che non risultano positivi.
Sia meno severo nei suoi confronti: se ha fatto delle scelte avra' avuto i suoi buoni motivi per farle.
Se invece pensa di essersi lasciato "convincere" in modo passivo bisognerebbe capire quale sia stato il
Suo obiettivo/vantaggo secondario.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
dopo
Utente
Utente
Per prima cosa ringraziamenti sinceri per l'interesse.
Come ho già scritto, vi confermo la vostra giusta diagnosi... non riesco a prendere decisioni che possano in qualche modo nuocere ad altre persone a cui tengo.
Basti pensare alla decisione presa 10 anni fa... siccome mia madre era contraria a tutto ciò, se avessi fatto quello che volevo è come se non sarei riuscito "a godermelo" il servizio militare (perdonate se non riesco a rendere chiaro quello che voglio dire, spero di aver reso l'idea)... Stesso discorso per le decisioni successive, è come se il minimo scoraggiamento mi mettesse in condizione di non volere più come prima la cosa sognata... è così strano sperare che la gente capisca ciò che IO voglio e mi assecondi senza dover per forza farmene "passare la voglia"?

Senza voler approfittare del vostro tempo con il mio problema, cosa mi consigliate di fare? Come dovrei muovermi ora? Dovrei provare a "prendermi" quello che voglio fregandomene del parere di chicchessia? Potrebbe giovarmi allontanarmi da tutto e da tutti per un pò? Ci sono aiuti che possano aiutarmi (scusate il pleonasmo) ad avere una visione più accettabile del mio presente e del mio futuro?
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Nel caso della mamma il suo discorso puo' avere avuto una sua validita' (per quanto opinabile).
Aveva delle buone ragioni per assecondarla? Oppure e' stato solanto un desiderio di compiacerla?
Per quanto riguarda il parere degli altri bisogna essere piu' prudenti.
Davanti alla medesima scelta ognuno utilizza i propri criteri (che sonno tutti legittimi in quanto individuali). Ci sarebbe da chiedersi perche' lei valuti ii suoi criteri meno validi di quelli degli altri.
Lei ha 29 anni, e' un adulto, , dovrebbe avere coscienza di se' e maturita'.
E' forse su questo punto che non si sente sicuro?
Come e' stata la sua vita infantile/adolescenziale? Ha fratelli/sorelle?
I suoi sono vivi entrambi e in buona salute? Vive con loro?
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa rispondo rdinatamente a tutti i Suoi quesiti

Aveva delle buone ragioni per assecondarla? Oppure e' stato solanto un desiderio di compiacerla?

Solo desiderio di compiacerla


Lei ha 29 anni, e' un adulto, , dovrebbe avere coscienza di se' e maturita'.
E' forse su questo punto che non si sente sicuro?

Di sentirmi maturo mi ci sento, forse anche troppo per la mia età, sento molta responsabilità in tutto ciò che faccio


Come e' stata la sua vita infantile/adolescenziale?

Mai stato molto aperto, sempre stato introverso, studioso, chiuso, tenuto in una campana di vetro


Ha fratelli/sorelle?

Una sorella quasi mia coetanea che però la manda a quel paese e fa tutto ciò che le pare


I suoi sono vivi entrambi e in buona salute? Vive con loro?

Si ad entrambe le domande
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Da quello che lei dice si potrebbe dedurre che il suo modo di essere/sentirsi/vivere sia dovuto a tutta questa situazione familiare di unico figlio maschio cresciuto nella logica di compiacere i genitori e basta.
Le strade che le si pongono davanti potrebbero essere 2:
1.Continuare cosi' e sposare il suo ruolo serenamente e senza porsi interrogativi inutili
2. Decidere di iniziare a vivere la sua vita in modo autonomo (costi quello che costi)
Ambedue le strade hanno vantaggi e svantaggi.
Quello che penso per ora sia gia' una presa di coscienza importante e'che lei veda queste due strade.
Per scegliere quale intraprendere ci vorra' un po' di riflessione, anche perche' e' una scelta che dovra' fare proprio da solo.
I migliori auguri.
[#9]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Forse potrebbe essere una buona idea andare a vivere da solo, se è possibile, con tutte le scomodità e la liberta' che questo comporta.
Pensi come vuol essere tra cinque anni ,a come si immagina e si desidera.
Con la collega Esposito le dico che ci sono pro e contro in tutte le scelte e cìò che fa girare il mondo è la motivazione, pensi che ci può essere anche la motivazione a star tranquillo contrapposta alla voglia di "andare, rischiare".
Molti auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> è così strano sperare che la gente capisca ciò che IO voglio e mi assecondi senza dover per forza farmene "passare la voglia"?
>>>

Sarebbe strano se succedesse, e lei lo sta provendo sulla sua pelle.

Le persone a noi molto vicine hanno sempre la tendenza a credere di sapere cos'è meglio per noi. Le madri dei figli iperprotetti, poi, non ne parliamo neppure. Perciò starebbe a lei mettere paletti per delimitare il suo territorio, il problema è che nemmeno lei sa cosa delimitare. E' talmente preoccupato di compiacere, da perdere di vista i suoi desideri e aspirazioni.

Non ci sono "consigli" pronti e veloci che si possono dare da qui, lei ha probabilmente bisogno di farsi seguire da uno psicoterapeuta che l'aiuti a completare il suo processo di sviluppo e individuazione.

[#11]
Dr.ssa Roberta Fuga Psicologo, Psicoterapeuta 23
Gentile utente,
ho letto la sua storia con molto interesse. Dalle sue parole noto tristezza, scoraggiamento per tanti sogni a cui ha rinunciato per seguire il consiglio degli altri.
A mio avviso, un percorso psicologico -psicoterapeutico potrebbe aiutarla a chiarire e comprendere dove vuole andare...che cosa vorrebbe fare , che tipo di persona vorrebbe essere!!!


In bocca al lupo

Dr.ssa Roberta Fuga Psicologa - Psicoterapeuta cognitivo - comportamentale e Grafologa Roma
www.psicoterapeutadiroma.it
Via San Roberto Bellarmin

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Caro utente,

capisco l'estrema solitudine e oppressione che sta provando in questo momento, ma dovrebbe iniziare a farsi delle domande.
Pensare di continuare così, a farsi guidare dagli altri, non sarebbe risolutivo. Lo potrebbe essere solo nel cui lei stesse bene nella vita che gli altri le hanno cucito addosso....ma non è così a suo dire.
Per cui esca da questa camicia che le hanno cucito, si guardi intorno e, insieme ad uno psicologo-psicoterapeuta, pensi a cosa vuole e a cosa non vorrebbe dalla sua vita.

Lei ha dimostrato di voler dare una svolta, i metodi sono tanti.
Non è ancora troppo tardi per cambiare, stia sereno.

Un caro abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it