Rimozione chirurgica laparocele e aderenze

Buongiorno,
Vi chiedo urgentemente un consulto,perchè sono molto preoccupata.Mio padre è stato ricoverato mercoledì per un intervento di rimozione di laparocele sovraombelicale.Premetto che eravamo in lista d'attesa da più di 3 anni!Inoltre mio padre nel 1996 era stato sottoposto ad un intervento per peritonite causata da diverticoli con conseguente rimozione di un tratto d'intestino..i medici dicono che il laparocele sia stato causato proprio da questa operazione.Comunque,ripeto dopo 3 anni,mercoledì finalmente lo operano.Il chirurgo ci ha detto di aver rimosso oltre el laparocele anche diverse aderenze.Subito dopo l'intervento mio padre lamenta dolori molto forti nella regione del costato con nausea e febbre che durano fino a venerdì.Alla sera del venerdì provano a dargli da mangiare della minestra che non riesce a mangiare perchè pieno di nausea.Nel frattempo inizia a gonfiarsi la pancia tantissimo e ieri gli fanno un clistere per stimolare l'intestino.Lui riesce a scaricare,anche se giá prima di fare il clistere era andato di corpo ben 4 volte.Con il clistere va di corpo circa una trentina di volte,ma la pancia è rimasta e anzi ieri ha rimesso anche una sostanza verde.Ora quindi la situazione è questa:addome assolutamente dilatato e gonfio,nausea e un dolore al costato che ritorna..i medici dicono che aspettano a vedere come si evolve..ma ormai domani è il terzo giorno che ha questo gonfiore e ancora non si sa niente.Potete darmi un vostro parere per favore?vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
per quanto desumibile dal suo racconto i problemi da cui è affetto Suo padre sono conseguenti ad una non soddisfacente ripresa della canalizzazione: l'evacuazione ripetuta potrebbe essere falsamente interpretata, non rappresentando in ogni caso un segno attendibile di regolare ripresa della motilità intestinale.
D'altra parte un intevento di adesiolisi estesa potrebbe comportare un ritardo in tal senso.
Il persistere dei sintomi richiederebbe una rivalutazione da parte dei curanti (rx, TC), alla quale certamente essi faranno ricorso in caso di dubbio.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente.I medici parlavano anche di un'eventuale ricorso a sondino naso gastrico per eliminare eventuale aria o acqua.se con tutto ciò non si dovesse risolvere c'è il rischio che l'intestino "non riparta" più?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
L'aspirazione nasogastrica è senz'altro un buon rimedio per ottenere la decompressione dell'intestino e facilitare la ripresa della peristalsi.
In assenza di squilibri elettrolitici (facilmente rilevabili e controllabili) o di complicazioni legate alla procedura chirurgica non vi è motivo per il quale la motilità intestinale non debba riprendere.
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Utente
Utente
Grazie dottore,la terrò aggiornata sui prossimi sviluppi!e speriamo che tutto si risolva!
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Utente
Utente
Dottore mio padre mi ha appena detto di aver rimesso durante la notte circa 2 litri di sostanza nera verde e gli infermieri gli hanno applicato un sondino che aspira questa sostanza.Adesso mi chiedo,c'è stato un errore o comunque un'incompetenza da parte dei medici?perché ad altre persone operate più o meno del suo stesso problema era già stato messo questo sondino dal primo giorno.Tramite gli esami del sangue si poteva vedere se c'era questa sostanza in eccesso?adesso mio papà sta rischiando o tutto dovrebbe risolversi?