Cura acne

Gentili Dottori, sono un ragazzo di 23 anni. Dai 15 ai 21 ho sofferto di un acne abbastanza visibile, poi regredita quasi del tutto per due anni. Adesso è da settembre che il problema mi si è ripresentato, a settembre avevo un acne prevalentemente papulo-pustolosa con non molte lesioni ma evidenti, il dermatologo mi ha dato una cura con antibiotico tetralysal crema epiduo e detergente tialskin fino a dicembre e devo dire che la situazione è migliorata, anche se non risolta. Ora è da dicembre che vado avanti con epiduo alla sera e tialskin al mattino, ed ho notato un leggero peggioramento, anche se non ai livelli di come ero a settembre. Ho una decina di brufoletti sparsi tra guance e fronte, specie ai lati. Premesso che a breve tornerò dal dermatologo per una visita reale, volevo porvi queste domande:
- considerando che il mio tenore di vita è sempre lo stesso, bella vita buona alimentazione e quasi nulla stress, a cosa può essere imputabile il ritorno dell'acne?
- è possibile che a due mesi dall'interruzione dell'antibiotico io stia beneficiando ancora di esso oppure la mia attuale situazione acneica si può considerare abbastanza stabile e non condizionata da provvisori effetti benefici del tetralysal?
- siccome ormai ho 23 anni, ha senso andare avanti alternando cicli di antibiotico? (che tra l'altro a detta di molti funziona solo mentre lo si prende in quanto si limita ad uccidere batteri)
- la mia acne non è grave ma direi moderata e comunque visibile, siccome ci combatto da 8 anni mi sarei un pò stufato, potrebbe avere un senso ricorrere ad un ciclo di isotretinoina pur senza un acne particolarmente grave ma comunque abbastanza visibile e molto persistente oppure è una "follia"?

Grazie delle risposte.
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Dr. Giulio Sonego Dermatologo 71 3
Gentile paziente,
le risponderò direttamente all'ultima sua domanda che mi sembra molto stimolante. Usare o non usare l'isotretinoina? Usarla solo nell'acne severa o anche nell'acne medio/leggera? Spesso è un dilemma che ci poniamo anche noi dermatologi e che spesso ci divide. La mia sarà quindi una risposta a titolo personale. Vorrei per prima cosa citare il trattato di dermatologia di Saurat et altri, forse il più prestigioso: " dall'acne si può guarire soltanto in due modi: o per la via naturale della guarigione spontanea che però richiede tempi diversi, non prognosticabili a livello individuale o per la via terapeutica, rappresentata dalla somministrazione di isotretinoina per via generale. Tutti gli altri trattamenti apportano benefici oggettivi, a volte di notevole entità, ma sono immancabilmente seguiti da recidive, fino all'ora della guarigione spontanea della malattia. ". Questo non significa che consiglio di usare tale farmaco in tutte le forme di acne. Nella mia pratica clinica uso l'isotretinoina in tutte le forme di acne grave e dove non vi siano controindicazioni all'uso. Prescrivo però questa terapia anche nelle forme non particolarmente impegnative ma resistenti alle " comuni" terapie topiche e/o generali e/o dove vi sia il rischio evidente di esiti cicatriziali.
Sarà sicuramente concorde con me e con le linee guida di questo sito che non posso consigliarla o indirizzarla verso una terapia piuttosto che un'altra ma spero di averle dato una piccola informazione in più.
Un cordiale saluto

Dr. Giulio Sonego Dirigente medico Day Surgery dell'IDI
www.medicitalia.it/giuliosonego;
www.dermolaserchirurgia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Certo, grazie dottore. Approfitto della sua disponibilità per farle ancora due domande.
A mio modesto parere per valutare se prendere o meno l'isotretinoina il nocciolo della questione sono i suoi tanto dibattuti effetti collaterali. Io sono un ragazzo normale, mi diverto, sono felice (se c'è una cosa che al limite potrebbe mettermi un pò di tristezza sarebbe proprio avere l'acne) ecc.. e non penso che nel mio caso ci siano controindicazioni all'uso in quanto questa terapia mi è stata consigliata tre anni fa da un dermatologo, ma allora non avevo accettato a causa dei possibili effetti collaterali. Sarei disposto ad accettare secchezza della pelle, delle mucose, degli occhi epistassi ecc, ma si parla anche di depressione e danni al fegato, perdita dei capelli, senza contare quello che si può leggere su internet, dove c'è addirittura un sito internet di "vittime" di questo farmaco. Lei, dottore, come valuta "questi rischi" ?
La seconda domanda riguarda il concetto di "resistente ad altre terapie": la mia acne è abbastanza migliorata grazie all'uso dell'antibiotico, ma comunque non risolta e da quando lo ho interrotto (due messi) sto notando lievi peggioramenti, per cui non lo definirei proprio un successo terapeutico, non mi sembra una grande soluzione andare avanti a cicli di antibiotico, per cui ritengo la mia acne abbastanza resistente a questa terapia (in quanto non si risolve e comunque una volta interrotta vi sono lievi peggioramaneti), è giusto quello che dico?
Grazie
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Dr. Giulio Sonego Dermatologo 71 3
Salve .
Le rispondo volentieri e seguendo il mio "stile" o meglio le mie convinzioni. Allora... Per quanto riguarda gli effetti collaterali: 1) depressione. Lei ha già risposto e correttamente a questo dubbio. Sicuramente l'acne, sopratutto quella grave, può portare, per ovvi motivi a depressione, anche grave. Molto meno evidenti sono i pochi studi su altrettanto pochi casi di riferita depressione indotta dal farmaco. Personalmente, anche se scettico su questi dati, evito di dare il farmaco a pazienti conclamatamente depressi. Semplice.
2) fegato. Il farmaco non è più tossico di centinaia di altri farmaci. È chiaro, anche vista la durata della terapia ed il metabolismo epatico, va dato solo a pazienti che non abbiano o abbiano da poco avuto patologie epatiche ( epatiti virali o tossiche o epatopatie croniche) ed è per questa ragione che vanno fatti esami ematochimici prima durante e dopo la terapia.
Un cenno alle "vittime" del farmaco. Parlerei di vittime dell'ignoranza. Ignoranza di medici che non conoscono e/o non sanno usare i farmaci che prescrivono.
3) per resistente alle comuni terapie intendo pazienti che non hanno risolto completamente (anche se temporaneamente) la patologia o che subentrava una recidiva dopo l'altra.
L'isotretinoina può essere, a seconda di come viene usato, un farmaco miracoloso o un'arma pericolosa. Così come il linguaggio. La politica. La religione. E migliaia di farmaci ad iniziare dall'acido acetil salicilico.
Un saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle precise risposte. Le porrei ancora un paio di domande se avrà voglia di rispondermi:

ho avuto l'acne dai 15 ai 20 anni, poi dai 20 ai 22 era quasi sparita, ogni tanto compariva qualche brufolo ma che non mi creava praticamente alcun fastidio, e poi quest'anno si è ripresentata in forma abbastanza acuta a settembre tamponata poi dall'antibiotico, considerando che la mia vita è sempre la solita, secondo lei a cosa si può imputare ciò? A talmente tante piccole cause che alla fine è solo sfortuna?La mia paura è che come è tornata poi senza una cura definitiva tra alti e bassi non vada via per anni.

Ultima cosa: l'anno prossimo da settembre in poi starò un anno all'estero: nel complesso è più "salutare" per me fare ora un ciclo di isotretinoina con una vita tranquilla regolare e durante l'assunzione in totale astinenza da alcolici oppure tamponare l'anno prossimo l'acne di nuovo con l'antibiotico mentre sarò lontano da casa e dunque facendo una vita molto meno regolare, più "stressante" e, lo dico sinceramente, anche bevendo superalcolici come tutti i ragazzi?

Grazie di tutto, un caro saluto
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