Linfonodi parotidei

Salve, sette mesi fa mi son svegliato con un gonfiore, rossore e prurito nella zona della ghiandola della parotide. Il rossore e il prurito passarono nell'arco di qualche ora, il gonfiore è rimasto. Ho fatto tutte le analisi del caso e i valori sono nella norma: VES TAS...inoltre non ho mononucleosi etc. Ho anche effettuato una cura di antibiotici e di Flaminase.
Dalla ecografia sono emersi dei linfonodi intra-parotidei. Ho rifatto l'ecografia dopo 3 mesi e i linfonodi sono sempre presenti e delle stesse dimensioni. La caratteristica di questo gonfiore dei linfonodi è data dal fatto che alterno 3-4 giorni di gonfiore più evidente a giorni in cui è meno evidente. Non avverto dolore. Se palpo il gonfiore e i linfonodi, essi tendono ad ingrandirsi, per cui evito di toccarmi. La cosa va avanti da mesi per cui non so darmi una risposta. Non so se è il caso di approfondire. Mi capitò tempo fa di avvertire "un crampo" in quella zona, associato alla salivazione. Ma non so spiegare bene quello che avvenne.
Potrei ricevere un vostro gentile consulto in merito?
Grazie anticipatamente
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile paziente,
Ho letto la sua storia, e penso lei abbia una Parotite Cronica-Ricorrente . Personalmente ritengo che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto escretore della parotide, (Dotto di Stenone) che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando gonfiore e ristagno salivare a monte . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Tutti questi quadri, dal semplice gonfiore alle infezioni più gravi, però, sono le complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati dalla scialografia lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno alla malocclusione dentaria e alla malposizione mandibolare e, nell’adulto , alle disfunzioni dell'articolazione temporo- mandibolare (ATM). La terapia é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato, tristissima se il caso, anziché evolvere verso la sperata autolimitazione , non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla sialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale.

Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie della risposta.

Lei parla di parotite cronica ricorrente, ristagno salivare e calcoli dovuti a sfavorevole occlusione dentaria. E potrebbe essere la diagnosi giusta.
Mi chiedevo cosa centrassero i linfonodi intra-parotidei che dalle ecografie mi sono stati accertati. Sono anch'essi dovuti e collegati alla suddetta diagnosi?

Fin ora non mi era mai passato per la mente una ipotetica disfunzione cranio mandibolare. So solo che da anni soffro di acufene all'orecchio dello stesso lato (che mi hanno detto fosse dovuto ad un calo di udito riscontrato con l'audiometria) e di emicrania che interessa sempre ed esclusivamente lo stesso lato (quello della parotide). Queste due "patologie" potrebbero essere collegate alla disfunzione cranio mandibolare oppure è una coincidenza il fatto che coinvolgano lo stesso lato?

Grazie ancora
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, questo suo secondo messaggio, proprio perché i sintomi aggiuntuivi riguardano lo stesso lato, mi farebbe rinforzare il mio sospetto. Veda se negli articoli linkati qui sotto, in questo strsso sito, trova elementi di somiglianza con il suo caso.
Credo che, via rete, senza poterla visitare, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html