Insicurezza sul passato

"Non piangere sul latte versato", se lo sapessi fare non sarei qui a chiedere aiuto. Salve a tutti e grazie in anticipo a chi mi risponderà, vi spiego chi sono e in cosa voglio migliorare nel futuro: ho un passato da fobico sociale, insicuro, sempre sulle nuvole, preso in giro; la cosa di cui piu' mi pento e che mi andava bene così, me ne rendevo conto ma non ho reagito, ho pensato "con il tempo qualcosa che mi cambi succederà". E' successo in buona parte, a 20 anni quando finalmente sono riuscito ad avere una piccola storia con una ragazza (ho trovato una ragazza carina e praticamente timida come me). Mi accorgo solo adesso (che sto con un' altra ragazza carina e che mi vuole bene) che non dovevo dare la colpa al mio aspetto fisico (magrissimo, non brutto ma neanche figo) per il fatto di non essere accettato dagli altri, ma alla mia insicurezza e la mia incapacità di farmi una maschera come fanno tutti (i ragazzi che hanno successo fanno finta di essere sicuri di loro e a forza di farlo lo diventano gradualmente).
Non sopporto di avere capito solo adesso come funziona il mondo, vorrei tornare indietro e cambiare tutte le mie scelte. La mia ragazza mi racconta di quando ha dato i primi baci con la lingua alle medie, e di varie uscite alle superiori, e di come alle superiori era considerata una "sfigatella" (e allora io??); io dico una verità parziale e invento un inesistente bacio alle superiori e glisso alla grande. Odierò il mio passato per tutta la vita? Dovrò sempre inventare esperienze finte quando mi chiederanno domande un po' personali? Come farò a raccontare il mio passato senza usare la parola "sfigato"? (la domanda giusta è, come faccio a fregarmene e a non vergognarmi di parlare sinceramente del mio passato?)

Vorrei cambiare modo di pensare, riuscire a pensare solo al futuro, pensare positivo, fare del miglioramento la mia filosofia di vita, diventare piu' solare, spensierato, seducente con qualsiasi persona.

Non sono in pericolo di cadere in depressione, sono comunque felice, ho scritto qui soprattutto per sfogarmi e con la speranza di ricevere qualche consiglio su come migliorarmi, per passare da una vita abbastanza felice, a una vita davvero felice, in cui sono sicuro di me stesso.

p.s. Il cervello umano e la società sono due cose dannatamente complicate, vi ammiro e invidio per le vostre conoscenze su questo campo, se solo avessi capito che i miei problemi erano principalmente psicologici... grazie mille per aver letto la mia vita in una pagina.
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Sa quale è' la differenza tra un marinaio qualsiasi ed un bravissimo marinaio? Il primo, quando va per mare, va facilmente in apprensione per paura che il tempo possa cambiare da un momento ad un altro ed il mare agitarsi sempre di più. Proprio per tale motivo il qualsiasi marinaio, guarda e scruta continuamente l'orizzonte ed il cielo. La conseguenza di ciò è che durante tutto il periodo in cui sta in mare ha mille buoni motivi per stare male, poiché i cambiamenti climatici anche se minimi durate una navigazione sono sempre presenti. Invece il bravissimo marinaio affronta il mare sapendo ed accettando i cambiamenti climatici, Inoltre a differenza del marinaio qualsiasi, il marinaio bravissimo, qualora le condizioni meteo dovessero modificarsi prenderà le migliori decisioni e se sarà il caso potrebbe anche decidere di trovare riparo nel porto più vicino o di cambiare rotta per affrontare il mare agitato con maggiore sicurezza. La conseguenza di tutto ciò è' che il bravissimo marinaio se la gode quando va per mare. La più grande risorsa dei bravissimo marinaio e' quello di avere affrontato nel suo passato tanti momenti di mare agitato e magari con tanti errori e manovre sbagliate. Ma è' proprio questo passato ad essere diventato nel suo presente la sua più grande forza e per tale motivo vive sempre con gioia e piacere ogni nuovo viaggio. Il passato, anche se negativo, per il bravissimo marinaio e' la sua più grande ricchezza poiché nel presente egli può recuperare molte informazioni su come affrontare anche le situazioni di mare più difficili.
Spero che lei, attraverso le riflessioni su questa storia, possa fare del suo passato la sua più grande ricchezza e finalmente utilizzarla per il presente e per il futuro.
Buona vita

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Non e' dando consigli, ma suscitando riflessioni che si puo' indurre una producente elaborazione delle proprie esperienze nell'interessato:
Perche' ritiene necessario dovere spiegare le sue esperienze? E non essendo state queste piacevoli//gratificanti per lei dovere mentire?
Le sue esperienze belle o brutte che siano state sono una sua risorsa che le dovra' servire per comprendersi e accettarsi e non certo come un curriculum da produrre per potere interagire con il suo contesto.
I migliori auguri, e ci faccia avere sue notizie.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Sara Siniscalchi Psicologo, Psicoterapeuta 41 2
Gentile utente
Concordo pienamente con quanto affermato dai due colleghi.
Il suo passato non si può modificare ed è per questo che la invito a guardarlo in un'altra prospettiva: quanto può esserle utile il suo passato per capire cosa può migliorare e come può migliorarlo?
Lei afferma che vorrebbe modificare alcune sue caratteristiche e aumentare la sicurezza in se stesso.
Per far questo potrebbe prendere in considerazione la possibilità di effettuare un percorso di Psicoterapia per migliorare alcuni aspetti della sua vita.
La saluto e le faccio i miei auguri.

Dr.ssa Sara Siniscalchi
Psicologa e Psicoterapeuta
http://www.gioiosamente.it

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Attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazzo,
purtroppo non è mai possibile tornare indietro, sia per rivivere momenti piacevoli sia per evitare errori dei quali ci si pente ancora oggi.

Le persone tendono, per un meccanismo psicologico di semplificazione, a classificare e ad etichettare. Nessuna esperienza ha "la scadenza", anche se chi ci sta vicino cerca di imporci questa logica. Lei ha semplicemente avuto il suo tempo, ha fatto delle esperienze nel momento in cui si è sentito più a suo agio con se stesso.

Lei è quindi libero di parlare o meno del proprio passato consapevole che oltre al giudizio (spesso frettoloso) degli altri, c'è anche il significato personale che lei dà a quello che ha vissuto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazz,
credo che un approfondimento psicologico sarebbe indicato, una consulenza, luogo simbolico dove esplorare il suo vissuto, fare ordine tra il suo passato e le sue esigenze e ripartire, a sistemazione avvenuta

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le numerose risposte (ho particolarmente apprezzato la sua metafora Dr.Fricano!). Mi ha fatto sentire meglio anche solo raccontarla questa cosa. Apprezzo il consiglio della terapia, non credo tuttavia che ne inizierò ora una per vari motivi, prima aspetterò qualche mese e vedrò se questa cosa migliorerà da sola, o peggiorerà (in quel caso prenderò quella strada in seria considerazione)
grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

tu scrivi: "Non sopporto di avere capito solo adesso come funziona il mondo, vorrei tornare indietro e cambiare tutte le mie scelte..."

Perdonami, ma ciascuno di noi ha i propri tempi. Tu lo hai capito a 22 anni? Ci sono persone che lo capiscono molto più avanti e persone che non lo capiscono per tutta la vita...

Crescere non è un percorso lineare e talvolta qualche tappa può crearci dei problemi, ma questo fa parte della vita e della sofferenza sana.
Quello che invece può creare un problema aggiuntivo è dare un determinato significato a tutto ciò, ad esempio: "Dal momento che prima dei 20 anni non ho avuto una ragazza, allora sono uno sfigato", oppure "Dal momento che sono timido, allora sono sfigato".

Se così fosse poche persone potrebbero definirsi felici.

La chiave di cambiamento è proprio nel modificare questo significato personale che tu atribuisci alla tua vita e alle tue esperienze.

Il passato, la nostra storia, le esperienze positive e negative che abbiamo fatto possono essere rilette sotto un'altra luce. Oppure possiamo scegliere di farci ancora oggi condizionare da come noi vogliamo leggere il nostro passato: sono uno sfigato e sono destinato così ad esserlo per il resto della vita.

Questo però non ti permetterebbe neppure di sentire di avere una certa padronanza sulla tua vita e sulle capacità (ad esempio di cambiare).

Quanto a dover raccontare cose non vere, non credi che se una persona volesse giudicarti per qualcosa del tuo passato sarebbe solo un problema di questa persona? E quindi un vantaggio per te per poter sapere di chi puoi fidarti e chi è meglio lasciar perdere?

Poi parli di tutta una serie di comportamenti che per fortuna sono appresi (e quindi sei ancora in tempo per apprenderli): leggi questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Questi cambiamenti puoi attuarli.
Ma sento che sei molto immerso nei pregiudizi di una società giudicante e che indica chiaramente come dovrebbe essere il non-sfigato, e non riesci a distaccartene...

E' così?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Salve, beh io non vorrei essere immerso nei pregiudizi di una società giudicante, è che ti ci immergono gli altri a volte! Inoltre viene automatico il confronto quando sento le innumerevoli esperienze di miei coetanei; anche se in realtà in questo momento nessuno mi sta giudicando e questi sono problemi che mi creo io da solo in effetti.. devo ammettere che la sua risposta mi dà parecchio da riflettere, in senso positivo, buona sera
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"io non vorrei essere immerso nei pregiudizi di una società giudicante, è che ti ci immergono gli altri a volte!"

Ok, ma la persona sicura di sè non si piega a questi giudizi e/o pregiudizi e continua per la propria strada.

" viene automatico il confronto quando sento le innumerevoli esperienze di miei coetanei"

Anche questo è vero, ma una volta che -soprattutto da adolescenti- facciamo un confronto o ci identifichiamo con ..., poi possiamo cercare la nostra strada. In altre parole, osservo tutto, valuto e poi scelgo ciò che io voglio e trovo bello, vero e utile per me. Hai ragione, in questo senso il confronto è utile. Non è utile se devo poi sentirmi sfigata... ;-)

"questi sono problemi che mi creo io da solo in effetti.."
Tutti noi leggiamo la realtà appoggiando le informazioni su una nostra mappa mentale che ci aiuta a decodificarle. E' qui che convinzioni, idee, aspettative, ecc... possono crearci qualche problema.

Un saluto,