Problemi respiratori a seguito trauma cranico

Buongiorno,
mi chiamo Silvia e vi scrivo per mio padre, di 56 anni,che lo scorso settembre 2012 è stato sottoposto a rimozione di ematoma extradurale che comprimeva il cervelletto a seguito di un trauma cranico da incidente.
Dopo 3 settimane di coma farmacologico, durante il quale è stato sottoposto a tracheotomia, si è lentamente risvegliato.
Le sue funzioni vitali sono abbastanza stabili, anche se nel corso dei mesi non ha recuperato l’autosufficienza respiratoria; è stato sottoposto a due interventi (gli hanno installato nei ventricoli cerebrali una sorta di by-pass che fa defluire meglio il liquor direttamente nel peritoneo) perché aveva crisi d’assenza dovute al troppo liquor nel quarto ventricolo, è stato sottoposto a EEG parecchie volte e “curato male” con farmaci anti-epilettici per presunti tremori che, assieme ad una depressione che lo faceva isolare quasi completamente anche da noi, hanno associato ad assenze e crisi epilettiche (farmaci per i quali è stato assente/addormentato per ben 2 settimane e facendolo regredire tantissimo anche sui piccoli miglioramenti respiratori che aveva fatto).
I dottori del reparto di terapia intensiva dov’è ricoverato sono a mio avviso competenti, e le stanno scartando tutte, dal lupus, ad altro… ma non se ne arriva ad una fine.
La sua mobilità è buona, nonostante i suoi muscoli siano completamente atrofizzati: muove gambe, braccia, mani e piedi, testa… praticamente tutto.
Il nostro problema è, appunto, la respirazione.
Soffre di iperventilazione, per la quale la CO2 si alza e lo manda in stato confusionale.
Gli atti respiratori variano. A volte sono troppi, il che rimanda all’iperventilazione, e a volte sono scarsi, quasi a dover dar l’allarme al ventilatore come APNEA.
Probabilmente tutto correlato anche dalla non-completa espansione polmonare che ha, dovuto a tutto il tempo che è stato sdraiato a letto (!?)
Sono state fatte indagini al nervo frenico, ed è tutto a posto.
Volevo sapere se avete avuto casistiche relative a problemi respiratori di questo tipo.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo dedicato.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, i problemi respiratori, o meglio l'insorgenza di problemi nel recupero di una ventilazione spontanea valida dopo un periodo di coma farmacologico dovuto ad un trauma accompagnato o meno da un intervento neurochirurgico, non è affatto raro, e può dipendere da varie cause. Ci possono essere problemi polmonari sopraggiunti ( cosa non rara ove ci sia un lungo periodo di connessione al respiratore automatico), ma nel suo caso non mi sembra di capire che sia così. Ci possono essere problemi di tipo centrale (neurologici) in casi di trauma come suo padre, problemi farmacologici o anche più di una causa insieme.
In questi casi solo il tempo è maestro, spero di essere stata chiara e non esiti a scrivere ancora se crede.
Cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
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Dottoressa Anna Maria Martin

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dopo
Utente
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Buongiorno Dottoressa e grazie infinite per la risposta.
Come ha intuito, non ci sono problemi polmonari, gli hanno fatto tutte le indagini del caso, e tantomeno problemi farmacologici, perché da quando hanno iniziato a scalare tutti gli anti-epilettici, stà "ritornando" alla normalità.
Purtroppo so che solo il tempo ci può dire come sarà il suo destino, probabilmente dopo 6 mesi di terapia intensiva avevo solo bisogno di non abbandonare la speranza.
Grazie ancora e buon lavoro,
Silvia