Dilatazione e disfunzine del ventricolo sinistro

Buonasera, mio padre ha subito nel 2001 un trapianto cardiaco per IMA, ora ha 65 anni. Da allora segue terapia con immunosoppressori, fa un controllo annuale a Siena dove è stato operato, non ha mai avuto problemi di rigetto, ed esgue ogni due mesi circa analisi del sangue ed ecocardio. Oggi ha fatto l'eco e la frazione di eiezione è risultata peggiorata rispetto a due mesi fa (era al 48% ora al 43%). Un anno fa, esattamente a febbraio 2012 era al 54%. Inoltre è stata rilevata una lieve dilatazione e moderata disfunzione del ventricolo sinistro di spessore normale, con asinergie regionali così schematizzate: setto inf. base 3, medio ventric. 3, apice 1; setto anteriore base 2, medio ventric. 3, apice 1; anteriore tutti 1; laterale tutti 1; posteriore base 1, medio ventric. 2, apice 1; inferiore base 3, medio ventric. 3, apice 1. (1. Normale, 2. Ipocinesia, 3. Acinesia, 4. Discinesia). Rispetto a due mesi fa tutti i valori del medio ventric. sono aumentati da 2 a 3. E rispetto ad un anno fa è modificato sopratutto il setto anteriore (erano tutti 1-cioè normale), ora 3 e 2 (cioè ipocinesia e acinesia). Cosa succede? Mio padre quest'ultimo mese ha avuto un periodo molto stressante. Questo può peggiorare la situazione? e sopratutto questi peggioramenti sono irreversibili, nel senso andrà sempre a peggiorare? e la frazione di eiezione che diminuisce sempre? esiste un pericolo di vita? Poi c'è una voce dove c'è scritto: camere, vol.TD: 137 (anche questo valore in aumento. A febbraio 2012 era 102, a dicembre 2012 115, a marzo 2013 137). Cosa vuol dire?
Lui si sente bene, per ora non ha problemi. Però per come la vedo io i valori sono valori, perciò mi preoccupo.
luglio scorso a Siena ha fatto BEM (nessun problema), coronarografia (nessun problema). L'hanno operato d'urgenza eseguendo una ERCP (ha rischiato quasi una pancreatite, dopo 20 giorni di coliche per calcoli che non si riuscivano a vedeere).
Inoltre, lui ha la tiroidite autoimmune, e prende eutirox (fino ad oggi 75mg, poi oggi le analisi danno un tsh in aumento pertanto l'endocrinologo aumenterebbe a 100mg/die). Quest'altra problematica può influire sul suo cuore, sul ventricolo, sulla frazione di eieizione o altro?
Vi ringrazio per la risposta che vorrete fornirmi.
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Attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
La cosa fondamentale è che non ci siano segni di rigetto cronico, anche solo iniziale. Ma questa evenienza mi pare di capire che sia esclusa essendo la BEM e la coronarografia normali. Ovviamente deve essere visitato dal cardiologo, in modo da escludere altre possibili cause di riduzione di funzione cardiaca. L'ipotiroidismo, se in terapia sostitutiva corretta, non dovrebbe causare problemi cardiaci.
Al momento non saprei cosa altro consigliarle.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio. In effetti quando ieri stava eseguendo l'ecg, si sono sentiti il dottore di Roma con quello che lo segue a Siena. Hanno convenuto che ripeterà il controllo tra 2 mesi, e se ci sono ancora degli spostamenti andrà a Siena per effettuare una biopsia.Nella biposia effettuata a luglio 2012 il referto era il seguente:durante biopsia endomiocardica, episodio di dolore retrosternale ben irradiato sull'itto della punta: dei tre frammenti prelevati, due sono lipidici ed uno è miocardico e mostra assenza totate di attività cellulare (rigetto assente di gradi zero).
Ora non so se questo referto prende in considerazione anche il rigetto cronico. Ma credo di si, altrimenti come viene diagnisticato il rigetto cronico?
E poi può migliorare la situazione oppure una volta che questi valori cambiano in negativo restano così oppure tendono solo a peggiorare?

Grazie
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Attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Il rigetto che sia acuto o cronico viene diagnosticato dalla BEM. Se la biopsia è negativa, non ci sono motivi per cui preoccuparsi. Probabilmente in questa fase è indicato una stretta osservazione clinica e strumentale del pte. Giustissimo quindi rivalutarlo tra poche settimane come consigliato
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore ho dimenticato anche di dirle che a dicembre 2012 sono stati eseguiti esami per la ricerca di anticorpi anti HLA post trapianto. Il risultato è stato che sia quelli di clesse I che di classe II sono risultati 0%.
Possono in 3 mesi essere cambiati?
Inoltre sempre a settembre papà è svenuto, anche se si è subito rialzato da solo. All'ecg fatto immediatamente dopo, è risultato un blocco di branca (destra mi sembra), che non c'era negli anni precedenti. E' stato ricoverato a Siena per ulteriori accertamenti e ha messo prima un'holter 24 ore, poi quello di una settimana. E' stato confermato il blocco di branca, ma nient'altro di allarmante. Per questo il cardiochirurgo mi ha detto che prima di andare a toccare o sconvolgere l'equilibrio creato in questi anni con aggiunta di altre medicine o un pacemaker devono esserci cose più significative.
All'ecg di ieri, risulta ancora il blocco, ma da settembre scorso non ci sono stati più sintomi. Non so se questa ulteriore informazione possa portare a valutazioni diverse.Grazie
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Attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Non si preoccupi per il blocco di branca. Difficile una evoluzione di anticorpi antiHLA in cosi poco tempo. Stia tranquillo.