Recupero vista post-cataratta

Buongiorno egregi Dottori.

Sono appena stato operato ad un occhio di cataratta giovanile e volevo aver qualche informazione un pò più approfondita di quelle che emergono dal rapido colloquio con lo Specialista.

Ho 42 anni, faccio molta attivita fisica e sono stato operato con laser ad eccimeri circa 10 anni fa (miopia simmetrica -9.00 circa).

Da circa 2 anni sono afflitto da un alieve cataratta che, naturalmente, è peggiorata nel tempo, tanto da indurmi ad affrontare l'intervento chirurgico.

I sintomi sono stati (lentamente ma inesorabilmente sempre più estesi) un peggioramento della qualità visiva notturna, il solito leggero velo opaco in condizioni di luce artificiale, affievolimento dei colori e riduzione del contrasto chiaro-scuro, con problemi di visione in zone scure in ombra in ambienti illuminati, infine, effetto lievemente abbagliante in presenza di forte luce artificiale (caso tipico i neon in palestra).

Lo specialista mi ha installato con successo una prima lente IOL per la correzione, in attesa del secondo intervento all'occhio DX.

I risultati sono stati il riacquisto di una eccellente visione delle tonalità e contrasto dei colori, un nero molto "nero" che mi pare non aver mai visto nemmeno in lontani tempi di buona visione, una ottima percezione di luminosità ambientale. Oltre a questo ho un piccolo problema; a distanza di 48 ore ho ancora scarsa rifrazione, mi sembra di avere un'ipercorrezione, ovvero quella sensazione che si ha quando si usano occhiali non propri, di gradazione più forte. Nemmeno da vicino vedo bene, tant'è che mi è precluso il leggere.
L'occhio ancora "malato" al netto dell'opacità, vede bene sia lontano che da vicino, posso leggere scritte piccole lontane e leggere a qualsiasi distanza qualsiasi carattere. Inoltre la sensazione di vista è "naturale", al contrario dell'occhio corretto che sembra più "artificiale".

Le domande sono:

Genericamente dopo quanto tempo si può considerare assestata la rifrazione e/o qualità visiva?

Mi pare di aver capito che non potrò più leggere o guardare da vicino, senza un occhiale accomodativo.Genericamente che tipo di occhiale si rende necessario? Ed in quali occasioni?

In un futuro potrei sostituire la mia attuale lente monofocale con qualche ritrovato che possa liberarmi dall'incombenza dell'occhiale da lettura?

Una nota statistica per i sig. Oculisti:
Non ho ravvisato alcuna, tra quelle che sono le principali e normali cause di cataratta che la letteratura accademica riporta, applicabile per il mio caso.

Però ho il forte sospetto che questa possa essere dovuta ai trascorsi sportivi passati, dove in alcune competizioni professionistiche ho fatto uso di steroidi come Testosterone e derivati sintetici (Oxandrolone, Trenbolone, Stanazololo) a dosi Doping lievi (circa 3-4 volte le dosi terapeutiche, intervallate da lunghi tempi di non utilizzo) ma assunti per molti anni fino all'età di 35 anni.

Distinti saluti

Pippo
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Gentile Utente,
le rispondo dopo ogni domanda:

Genericamente dopo quanto tempo si può considerare assestata la rifrazione e/o qualità visiva?

ALMENO 40 GIORNI

Mi pare di aver capito che non potrò più leggere o guardare da vicino, senza un occhiale accomodativo.Genericamente che tipo di occhiale si rende necessario? Ed in quali occasioni?
PUò UTILIZZARE UN OCCHIALE CON LENTI MULTIFOCALI

In un futuro potrei sostituire la mia attuale lente monofocale con qualche ritrovato che possa liberarmi dall'incombenza dell'occhiale da lettura?
POTREBBE FARSI IMPIANTARE UNA LENTE, NELL'OCCHIO ANCORA DA OPERARE, CHE LA LASCI LEGGERMENTE MIOPE IN MODO DA UTILIZZARE L'ALTRO OCCHIO PER VICINO

QUAL'è IL SUO OCCHIO DOMINANTE?

Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della sollecita risposta.

L'occhio dominante dovrebbe essere il sinisto. Dico dovrebbe perchè intendo (se ho compreso bene) quello con migliore visione.

Anche nella lettura ho osservato come mi appoggi all'occhio sinistro, in quanto vede molto nitidamente i caratteri, mentre il destro (se chiudo il sinistro) non ha una messa a fuoco perfetta degli stessi.

Qundi lei mi suggerisce di optare per una lente che non corregga completamente la miopia, a favore di una migliore visione da vicino? Il fatto non darebbe un qualche problema di "dissociazione" tra i due occhi?

Per l'esito di questa operazione lo Specialista è molto soddisfatto, sia dall'esito meccanico dell'operazione (effettivamente già al secondo giorno non avvertivo più alcun fastidio, dolore, nulla di nulla) sia dal potenziale di recupero della vista.
Mi ha velocemente informato che la correzione risulta +1.0 e -2.5 che si "compensano", quindi avrò un recupero eccellente della rifrazione, ma non ho capito granchè di questo calcolo. Che cosa significa?

E' possibile ripetere (in futuro) una secondo intervento con lenti multifocali che la tecnologia, avanzando, metterebbe a disposizione?

So che esistono queste lenti multifocali, ma pare che per ora siano limitate a pochi particolari casi.

Ringrazio anticipatamente.
[#3]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Esiste un test apposito che esegue l'oculista per sapere qual'è il suo occhio dominante
Questo dato è molto importante per decidere se lasciare o meno un residuo miopico in un occhio.

Il fatto non darebbe un qualche problema di "dissociazione" tra i due occhi?
SI EFFETTUA UNA PROVA DALL'OCULISTA PRIMA DI DECIDERE

Mi ha velocemente informato che la correzione risulta +1.0 e -2.5 che si "compensano", quindi avrò un recupero eccellente della rifrazione, ma non ho capito granchè di questo calcolo. Che cosa significa?
NON HO CAPITO COSA INTENDE DIRE

E' possibile ripetere (in futuro) una secondo intervento con lenti multifocali che la tecnologia, avanzando, metterebbe a disposizione?

IMPIANTO LENTI MULTIFOCALI DA MOLTI ANNI SENZA PROBLEMI
NEL SUO CASO NON ERANO, PROBABILMENTE, INDICATE IN QUANTO OPERATO PRECEDENTEMENTE DI PRK E POTEVA RISCHIARE UNA MINOR SENSIBILITà AL CONTRASTO

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