Un medico "in carne ed ossa", ma prima

Gentili dottori,

nell'ultimo periodo, da circa venti giorni, ho notato in me dei disturbi di disfunzione erettile: il mio pene non raggiunge più con la stessa facilità e con la stessa intensità le erezioni che avevo fino a poco tempo fa. Inoltre, non ho più erezioni mattutine e spontanee. Il tutto è accompagnato da un calo di desiderio sessuale e da disagi psicologici che mi impediscono di vivere serenamente. Questi disturbi si sono presentati all'improvviso, "a ciel sereno". La mia libido e le mie erezioni sono diminuite da un giorno all'altro: una mattina mi sono svegliato senza erezione e il mio interesse verso l'atto sessuale è calato. Sono molto preoccupato per questa situazione e faccio sempre più fatica a gestire l'ansia e a dover accettare il fatto di non poter più vivere come prima la mia vita sessuale. Sento l'esigenza di masturbarmi, ma il mio pene non risponde perfettamente alle mie richieste: faccio fatica a raggiungere e a mantenere l'erezione. Quest'ultima si verifica solo se se vi è una diretta stimolazione fisica ed è solo temporanea in quanto ha una durata particolarmente breve e lo stato di erezione del pene non raggiunge il vertice (il glande non si gonfia adeguatamente). Ho voglia di fare l'amore con la mia partner, ma temo di fallire. L'ultima volta che ho avuto rapporti sessuali con lei, circa sei giorni fa, queste problematiche non erano così accentuate ed evidenti e io non ci prestavo la dovuta attenzione. E' incredibile come le cose siano peggiorate in così pochi giorni. Ho discusso con la mia partner di questo problema. Lei si è dimostrata molto comprensiva, ma so che "ha voglia di me" e io non posso più soddisfarla come prima. In media, abbiamo quasi sempre avuto rapporti sessuali soddisfacenti e nell'ultimo periodo - poco prima che i miei disturbi di erezione si manifestassero - sentivamo anche che c'era più intesa tra di noi e più voglia di sperimentare cose nuove.
Sulla base di quanto appena scritto, mi sono rivolto a Voi a per chiderVi quali potrebbero essere le cause e le conseguenze di questo mio disturbo. So che le Vostre risposte non potranno mai sostituire il colloquio con un medico "in carne ed ossa", ma prima di prenotare una visita andrologica ho preferito sfruttare l'occasione di un consulto online, obbligandomi a far chiarezza su questa situazione, per arrivare alla visita più preparato. Concludo, riportandoVi anche altre informazioni che potrebbero esserVi utili:
-ho ventun'anni,
-sono alto 1.85 e peso 65.5 kg. Fino a poco tempo fa (giugno 2012) il mio peso corporeo era di 58-59 kg. Da luglio 2012 ho incominciato ad accumulare grasso sulla zona addominale.
-Fumo moltissimo, ultimamente più di un pacchetto al giorno.
-Conduco una vita sedentaria.
-Alimentazione poco sana.
-Da circa sei mesi sono in cura da una psicologa che mi ha diagnosticato un disturbo ossessivo-compulsivo. La mia psicoterapia non è farmacologica e sta avendo buon esito.
-La mia pressione sanguigna è nella norma. A volte bassa.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
smetta di fumare che il fumo è fattore di rischio per deficit erettivo anche a vent' anni. Vada da collega per diagnosi definitiva, che è ben vero che anche vi sono fattori di rischio psicologici, ma altretrtanto vero che vi sono fattori di rischio fisici. Per di più va controllata prostata ed assetto ormonale.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestività della sua risposta. Personalmente penso che la causa del mio disturbo non sia solo psicologica: recentemente ho lamentato dei lievi dolori al glande. A scopo puramente informativo Le chiedo ancora se i problemi di erezione di natura organica sono risolvibili senza l'utilizzo a vita di farmaci. Ipotizzando che in futuro, dopo le accurate analisi e diagnosi, mi venga prescritto un farmaco (viagra o simili) sarei costretto a prenderlo per sempre oppure c'è la possibilità che io ne debba far uso solo per un determinato periodo? Lunedì contatterò un andrologo per un appuntamento. Per quanto riguarda il fumo, da questa mattina, ho diminuito drasticamente il mio consumo di tabacco. Spero di riuscire a smettere al più presto.


Cordiali Saluti.


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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

oggi pomeriggio mi sono recato dal medico di base per prenotare una visita andrologica. Preso dal forte imbarazzo, amplificato ulteriormente dalla presenza inaspettata di una tirocinante, non ho saputo spiegargli il motivo di questa mia richiesta. Più precisamente, mi sono limitato a dirgli che avrei voluto fare un controllo. Il dottore mi ha spiegato che prima di recarmi da un andrologo devo sostenere alcuni esami:
-testosterone
-luteotropina
-prolattina
-follitropina
-emocroma+formula
-glicemia
-creatinina
-spermiogramma.
Voi, personalmente, cosa ne pensate? Bastano? Se avessi spiegato al dottore il mio problema più nel dettaglio mi avrebbe prescritto ulteriori esami?

In attesa di una Vostra risposta, vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
vanno bene. aspèettiamo visita e smetta difumare
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua infinita disponibilità.
E' possibile che la causa del mio disturbo sia riconducibile solo alla dipendenza da tabacco? Se smettessi di fumare tutto si risolverebbe? Oppure mi permetterebbe solo di non aggravare ulteriormente la situazione? Sulla base della mia sintomatologia, lei esclude a priori che la causa del mio problema sia solo ed esclusivamente di natura psicologica? Se le analisi confermassero una causa fisica e mi venisse prescritto un farmaco per curare la disfunzione erettile sarei costretto a prenderlo per tutta la vita? Oppure c'è la possibilità che io ne debba far uso solo per un determinato periodo? Più francamente, posso sperare che le cose ritornino come prima un giorno? Le cure farmacologiche si limitano a curare la disfunzione erettile o, in alcuni casi, riescono anche a guarirla definitivamente?


Distinti Saluti.



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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Fumare fa male. Smetta e stop. Detto questo visto il numero di ipotesi, metterei al primo posto la causa psicogena, poi il resto. Detto questo aspettiamo la visita, che con le ipotesi non si fa nulla.
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dopo
Utente
Utente
Esami del sangue fatti e tutto risulta nella norma, compreso il testosterone e la prolattina. Sono sempre più convinto che il problema sia di natura arteriosa e/o venosa e che la mia disfunzione erettile sia irreversibile, curabile farmacologicamente ma non guaribile.
Distinti Saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
La fuga venosa è una buffonata, tanto per mettere i puntini sulle "i", il resto vedremo.
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dopo
Utente
Utente
A scopo puramente informativo, Le chiedo se la disfunzione erettile, di natura arteriosa, può essere guarita oppure solamente curata.

La ringrazio in anticipo per la Sua risposta.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
solo curata, guarita difficle. Meglio non averla.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore.
In quali casi, se ci sono, la disfunzione erettile di natura fisica può essere guarita e non semplicemente curata?

Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
prostaica, ormonale, a volte neuorologica.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Cavellini,

ho finalmente effettuato la visita andrologica da Lei consigliatami. I genitali esterni sono nella norma così come gli altri organi ed apparati. La prostata, però, presenta al tatto dei caratteri infiammatori (prostatitici). L'andrologo mi ha consigliato un test al Sildenafil assumendo prima di un rapporto a digiuno una compressa di Levitra da 20 gm per valutare la risposta del pene. Se riuscissi, sotto corretto stimolo mentale, a raggiungere un'erezione soddisfacente (uguali a quelle che avevo prima che il problema si manifestasse) non dovrebbero esserci grosse problematiche. Se ciò non accadesse, ovvero se la turgidità del pene non fosse massima e se facessi fatica a mantenere l'erezione, mi è stato consigliato un ecocolordoppler penieno a riposo e in erezione, ETG transrettale e dosaggio estriolo e PSA.
La pressione sanguigna del pene a riposo sembra anch'essa nella norma.
Secondo Lei, può una prostatite, da sola, determinare la scomparsa o la diminuzione di erezioni spontanee e determinare problemi di mantenimento e di turgidità dell'erezione?

Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
non credo che la prostata infiammata (a meno che non sia acutissima) possa ingenerare alcunchè: molte cosiddette prostatiti sono psicosomatiche.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la Sua risposta. Ho effettuato il test al Sildenafil e non ho rilevato problemi di nessun tipo. Il mio pene era turgido come una volta. Oggi, però, non avendo assunto un'altra compressa di Levitra, le mie erezioni non sono massime. Lei cosa ne pensa? La mia diagnosi andrologica finisce qui? Assumo Levitra a vita e basta? Non potrò più avere buone erezioni senza l'utilizzo del farmaco?

Cordiali Saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
credo che sia problema psicogeno.Credo.
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dopo
Utente
Utente
Un problema psicogeno può anche compromettere le erezioni spontanee? Nel mio caso le erezioni mattutine e notturne sono scarse o assenti. Durante la giornata, se non sono fisicamente stimolato, non ho erezioni. Fino a poche settimane fa, poco prima che la DE si manifestasse, ho sempre avuto erezioni spontanee forti. Ora, invece, in qualunque circostanza io mi trovi per raggiungere un'erezione impiego molto più tempo e, anche se riesco a concludere un rapporto, la turgidità del pene non mi sembra massima come quella di un tempo.
Dopo l'incontro con l'andrologo, l'ansia è notevolmente scesa e sono riuscito a risolvere il problema di mantenimento dell'erezione, ma non il resto (erezioni spontanee, tempo impiegato per avere un'erezione, turgidità del pene).

Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
sono le prima ad essere compromesse le erezioni spontanee.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente Dottore per avermi chiarito anche questo dubbio. Io avevo sempre sentito dire che la DE di natura psicogena la si poteva riconoscere dalla presenza di erezioni notturne, mattutine e spontanee. Al contrario, la mancanza di queste erezioni poteva far pensare, invece, ad una DE di origina non psicologica. In passato ho sofferto di un disturbo d'ansia, ma le mie erezioni - spontanee e non - non vennero mai compromesse dallo stress (dormivo pochissimo) o dalle mie ossessioni compulsive. L'ansia che provo in questo periodo è una conseguenza della mia DE, è un'aggravante. Non penso sia stata la causa scatenante del problema dal momento che vivevo un periodo non particolarmente ansioso o comunque psicologicamente più stabile rispetto al passato. Valuterò meglio il mio stato psicologico attuale con la mia psicoterapeuta. A giorni mi sottoporrò anche agli esami che mi sono stati prescritti dall'andrologo che mi ha in cura. La ringrazio ancora per la Sua disponibilità.

Distinti Saluti.

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Faccia sapere se vuole. Meglio avere problemi psicogeni che organici: cpon buona pace degli psicoterapeuti del sito. Granatito.
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Cavellini,


il mio andrologo sostiene che la prostata infiammata può generare problemi di erezione più o meno seri. Dalle letture fatte e da quello che gentilmente mi ha riferito anche Lei mi è stato detto il contrario. Personalmente anch'io non penso che la mia presunta prostata infiammata possa generare problemi di turgidità erettiva e di ottenimento dell'erezione non immediata. Durante i rapporti riesco sempre a portare a termine la penetrazione, ma tuttavia l'erezione non è mai massima come quella di un tempo, così come le erezioni mattutine. Secondo lei dovrei sentire il parere di un'altro esperto? Oppure la mia prostata infiammata potrebbe essere la causa e l'origine della mia DE? Mi scuso se La disturbo sempre, ma parlare con Lei mi è sempre servito molto. Confido nella sua professionalità e nella fiducia che mi ha sempre dimostrato.

Cordialmente.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

La contatto nuovamente per illustrarLe gli esiti di alcuni esami del sangue svolti per confermare o non la mia prostatite:
-ESTRIOLO EMATICO: 0,10 ng/ml
-ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO: 0,35 ng/ml
I valori rientrano nella norma? Lei cosa ne pensa?
Riguardo alla mia DE erettile, la situazione sta nettamente peggiorando rispetto a tre mesi fa. Più precisamente, le erezioni mattutine sono praticamente assenti e anche i rapporti sessuali sono sempre meno soddisfacenti.

In attesa di una Sua risposta, La ringrazio in anticipo.
Distinti saluti.
[#23]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,

ho eseguito anche l'ecografia transrettale. Tutto risultato nella norma, eccetto un'infiammazione alla prostata che conferma la diagnosi iniziale.
L'andrologo mi ha detto che non ritiene più necessario eseguire ecocolordoppler penieno in quanto, vista la buona risposta con l'assunzione del levitra, esclude a priori una problematica organica di tipo circolatoria.
I miei disturbi di erezione continuano a persistere e le erezioni notturne e mattutine sono sempre deboli o assenti. Anche la mia compagna mi ha fatto notare che la rigidità del mio pene non è massima e che l'erezione fa fatica ad essere mantenuta (soprattutto durante i preliminari).
Sono passati mesi ma ancora non mi è chiara la causa di questo deficit. Tutto quello che so è che la mia prostata è infiammata e che i miei problemi di erezione si risolvono solo con l'ausilio del levitra.
Mi rivolgo a Lei per chiederLe se personalmente ritiene utile eseguire altri esami o se mi basta curare l'infiammazione alla prostata per ripristinare definitivamente, senza l'ausilio del levitra, il mio deficit erettile.

Cordialmente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
ho sempre seri dubbi che una prostata infiammata possa ingennerare qualche cosa specialmente in un giovane, ma comnunque di qua non possso dire gran che, non demorda, eventualmentye curata la prostatite, se non migliora senta altra campana.
[#25]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

ho rivisto il mio andrologo. Mi ha prescritto:
-TOPSTER, una supposta alla sera per dieci giorni (per cercare di risolvere il problema della prostata infiammata)
-CIALIS 5mg una pastiglia al giorno per un mese/un mese e mezzo (per riabilitare l'erezione del mio pene che sembra essersi un po' "addormentato").

L'andrologo sostiene che concluso questo trattamento tutto dovrebbe ritornare come prima, mi è sembrato molto ottimista.
In questi giorni con il cialis va tutto molto bene, nonostante la mia componente ansiosa. Solo le erezioni notturne e quelle della mattina continuano a non essere un gran che, ma il dottore mi ha aveva già avvisato sul fatto che per la prima settima il cialis non avrebbe fatto effetto.
Secondo Lei siamo sulla strada giusta? Posso davvero sperare, una volta concluso il trattamento, di ritornare come prima?

Distinti saluti.
[#26]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Cavellini,

tra pochi giorni terminerò il ciclo di cialis da 5mg prescritto dal mio andrologo.
Quali potrebbero essere, secondo Lei, i passi successivi per la mia diagnosi? Le confesso che mi spaventa l'idea di scoprire che senza pastiglia i miei problemi di erezione non si risolvono.
Sto assumendo il cialis da circa un mese e mezzo e tutto mi è sembrato nella norma, eccetto le erezioni al risveglio. Anche da un punto di vista psicologico le cose sono andate un po' meglio.
Tra quattro giorni, però, concluderò la terapia e non so che cosa aspettarmi. Ricontatterò subito il mio andrologo e fisserò un appuntamento.
Le chiedo - molto francamente - se, secondo Lei, posso aspettarmi dei miglioramenti nei giorni successivi anche quando l'effetto del cialis sarà terminato.

RingraziondoLa infinitamente, Le porgo i miei più cordiali saluti.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,

ho terminato ieri mattina la terapia con il cialis da 5mg.
Oggi noto che l'erezioni non sono ottime. Cosa mi consiglia di fare?

Distinti saluti.
[#28]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

sono trascorsi due anni circa dall'ultima volta che mi sono rivolto a voi.
La mia erezione continua ad avere gli stessi problemi. Turgidita' del pene mai massima, assenza di erezioni spontanee. Nonostante questi cambiamenti di erezione, la mia vita sessuale è nel complesso soddisfacente. Se pur diversa: il tempo impiegato per ottenere un' erezione si è decisamente allungato. Ho bisogno di più stimoli ... E sopratutto, a differenza di pochi anni fa, mi rendo conto che, perdonatemi il gergo poco tecnico, non posso più concedermi il lusso di avere rapporti sessuali troppo riavvicinati nel tempo perché il mio pene non c'è la fa, nonostante la voglia sia tanta. Nelle settimane in cui mi capita di avere piu' di un rapporto sessuale, la turgidita' del pene e' decisamente meno ottimale, il tempo di ottenimento erettivo si allunga, il mantenimento dell'erezione risulta più difficile se non sono fisicamente e costantemente stimolato.
Non sono piu' ansioso come una volta, il tempo mi ha aiutato ad accettare il fatto che l erezione con gli anni cambia ... Purtroppo in peggio. A me è successo presto.
Vi ho scritto per chiedervi se fossero necessari ulteriori controlli o esami secondo voi? Stavo considerando, come mi era già stato consigliato in questa sede,
di sentire un'altra campana... Cosa ne pensate? Saluti.
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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