Luce pulsata barba uomo: perché non ripetibile dopo 14gg visto che ogni bulbo ha un periodo anagen d

Egr. i medici,
sono un uomo di 34 anni, fototipo 1 (bianchissimo, non mi espongo per non ustionarmi, occhi azzurri) e con barba bruno-scuro (non marroncina, ma bruno scura, come nera). Premetto che lavoro ed esco solo di notte, non vado al mare ecc e non ho alcun rischio né volontà di espormi al sole. Sono alla quinta seduta di luce pulsata viso, collo e braccia fatte 1 volta al mese presso il mio dermatologo (a ogni seduta ha alzato il livello di frequenza, arrivando a 18), e, mentre sulle braccia e soprattutto sul collo, ci sono miglioramenti visibili (il 70% dei peli), invece sul pizzetto, baffi, e contorno del mento, dove i peli sono più grossi e più neri, la barba è lì fissa, con qualche spazio vuoto certo, ma ce ne è, ed è tanta, ispida, e appena la rado, dopo 12 ore si vedono già le punte nere del pelo, sembra come se da quando faccio la luce pulsata i peli del viso si siano ispessiti. Ora domando a Voi illustri medici: visto che è risaputo che, soprattutto per la barba dell'uomo, ogni bulbo ha un periodo anagen diverso, allora non dovrebbe essere molto probabile che, dopo 14 giorni, una buona parte di quello che non era in anagen prima, lo si trova pronto in anagen 2 settimane dopo e quindi può essere efficacemente esposto a luce pulsata? Cos'è che impedisce di ripetere l'esposizione alla luce pulsata un bulbo che 14 giorni prima non era in anagen? Forse il fatto che sia stato colpito ne rallenta comunque il ciclo di vita e quindi non torna in anagen prima di 1 mese? E perché al contrario del collo, il mento non ha miglioramenti visto che invece il pelo grosso e nero dovrebbe cedere più facilmente?
Aspetto fiducioso una Vostra risposta.
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Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Gentile Utente,

i motivi per cui si attende (nella zona che interessa Lei) un mese prima di riesporre la cute ad una nuova seduta di fotoepilazione non riguardano solo la durata del ciclo del pelo.

Quando una luce (IPL o laser che sia) colpisce la pelle, essa investe anche altre strutture che contengono melanina (melanosomi, melanociti) o altra sostanza "target" per la lunghezza d'onda utilizzata.

Per permettere alla pelle di "ricaricare" le sue difese si attende un tempo che tiene conto di tutto questo.

Anche volendo limitarci al discorso del solo ciclo vitale dei peli, è comunque opportuno di aspettare quanto stabilito dai protocolli per poter colpire il maggior numero di peli in fase anagen possibile.

Spero di averle spiegato perchè si attende almeno un mese e di più in altre zone (gambe, torace, schiena) ma mai di meno.

La saluto cordialmente,

Dott. D. Laquintana
www.domenicolaquintana.it
dottor@domenicolaquintana.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie della risposta dottore, volevo chiederLe per mia sicurezza:
aldilà dell'efficacia epilatoria, una pelle che non prende mai sole (per orari di vita invertiti), se esposta a luce pulsata a tempi più ristretti di un mese (diciamo ogni 20gg invece che 30gg), può comunque sviluppare macchie ? Nel mio caso un fototipo1: anche se non prendo neanche 1 minuto di sole, lo stress della luce pulsata può far "impazzire" il melanocita e produrre disfunzioni ?
[#3]
Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Non posso non ribadirle il consiglio di rispettare gli intervalli tra una seduta e l'altra di luce pulsata.
Non è mai prudente (ne utile) forzare i protocolli stabiliti secondo le linee guida generali.

Sulla possibilità che la luce pulsata o il laser siamo potenzialmente pericolosi nell'indurre trasformazioni neoplastiche sui nei, la discussione è ancora ampia e non vi sono al momento prove certe.

Il "comune pensare" degli esperti del settore è che non vi sia questo tipo di pericolosità ma, nel dubbio, è sempre prudente proteggere i nei durante queste sedute.
[#4]
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

oltre a quanto eaustivamente spiegato dal collega Laquintana aggiungo che, indipendentemente dal fatto di esporsi o meno direttamente al sole e a maggior ragione che la Sua cute sia un fototipo 1, DEVE sempre proteggerla con uno schermo totale a doppio filtro (chimico e fisico) durante le ore di luce.

Questa precauzione è necessaria anche durante i periodi invernali e rientra tra le linee guida dermatologiche per la prevenzione dai danni degli UV.


Cordialmente.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottori non espongo mai la mia pelle a luce solare, lavoro di notte da anni, vedo solo luce elettrica; le rare volte che devo uscire e c'è luce uso schermo 50 da mare (appunto a filtro doppio, quelli pastosi bianchi) e copro il viso con la felpa fino agli occhi finché non entro al riparo in un locale. Sono molto scrupoloso, finché non avrò finito col laser sarà così.
Quanto ai danni sul melanocita, non ho dei nei in viso e quasi nessuno sul corpo, e spero non ne vengano. Il mio dubbio era se, anche non esponendosi mai né d'inverno né d'estate, neanche in automobile, il melanocita troppo frequentemente bombardato possa produrre discromie pur non essendo esposto a luce solare, lo chiedo perché ho una pelle molto delicata e non so se il melanocita possa produrre macchie anche in assenza di esposizione a luce solare.
Oltre questa domanda, cui tengo molto, vorrei chiedere:
esite un'alternativa più rapida (anche costosissima, non importa il prezzo) alla luce pulsata per la barba da uomo? A me si prospettano almeno 2 anni di sedute (20 sedute da 100 euro l'una) e davvero vorrei togliermi questo pizzetto nero un po' prima.
Vi ringrazio cordialmente in anticipo per la risposta sulle discromie in assenza di sole e e su un metodo più efficace.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

non mi risulta che esista un'alternativa più rapida...senza rischi per la Sua cute!!!

Quanto spiegato dettagliatamente in #1 ritengo sia più che sufficiente per fornirLe tanta pazienza ad affrontare le sedute con la giusta tempistica.


Cordialità.