Radioterapia - rischio sterilità

ANTEFATTO:
In data 09/04/2008 sono stato sottoposto ad intervento chirurgico che ha portato ad "orchifunicolectomia destra" in quanto e' stato riscontrata "eteroplasia a cellule germinali didimo destro".

L'esame istologico riporta la seguente diagnosi: "Seminoma testicolare di tipo classico multinodulare senza infiltrazione vascolare nè infiltrazione della tonaca albuginea"

E' stata eseguita successivamente una TAC (TC TORACE S/C MDC 87.41.1 e TC ADDOME SENZA/CON MDC 88.01.6) il cui esito é risultato negativo.

Ora devo essere sottoposto a radioterapia consistente in un ciclo di circa 18/20 sedute. Il medico Radioterapeuta mi ha ben specificato che si tratta semplicemente di una PROFILASSI, non una cura, volta a impedire che si rigenerino altri tumori.

Mi é stato riferito che la radioterapia potrebbe procurare sterilità.

Ho chiesto informazioni al medico radioterapeuta il quale mi ha risposto che dovranno colpire i linfonodi, essi sono posti all'altezza del ventre, quindi non colpendo direttamente il testicolo (sx, quello rimasto), NON sarò a rischio di sterilità.

DOMANDA:
Qual'é il vostro parere ?
Come posso difendermi o quali precauzioni adottare ?

Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente,
il radioterapista oncologo le ha spiegato che si tratta di un trattamento precauzionale sulle aree linfonodali lomboaortiche, cioè addominali (ed eventualmente iliache-pelviche dello stesso lato del testicolo operato). Di solito il rischio di coinvolgere con le radiazioni diffuse il testicolo residuo controlaterale a quello operato è molto basso, ma in ogni caso si consiglia la preservazione del seme per eventuali utilizzi successivi in caso di sterilità. Ne parli con il collega che la segue, le spiegherà tutto nel dettaglio.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)