Tumore ovarico

Buongiorno, volevo sottoporvi il caso di mia suocera (anni 72)
E’ stata ricoverata in data 21/11/2007 con diagnosi dimassa pelvica presso la clinica ostetrica dell’ospedale policlinico G.B.Rossi di Verona.
In data 22/11/2007 è stata sottoposta ad intervento chirurgico.
Accertamenti pre-operatori :
Emocromo (nella norma), CA19-9 (5044 V/mL), CA125 (65 V/mL), ECG (nella norma), Rx
Torace(aorta allungata e calcifica all'arco).
In sintesi da cartella clinica:
Intervento chirurgico (22/11/07): Laparotomia:annessectomia destra (annesso residuo dopo isterectomia),peritonectomia pelvica totale, colpectomia radicale (tipo II secondo Piver) del 1/3 superiore,omentectomia infra e gastrocolica totale, linfadenectomia selettiva pelvica e lomboaortica,asportazione legamento infundibolo pelvico destro, metastasectomia multipla.
Diagnosi operatoria: K ovaio
Decorso postoperatorio nella norma
Dopo un ciclo di chemioterapia il valore del CA 19-9 è sceso a 1400 V/mL ed è rimasto tale per circa tre mesi.
E’ stata sottoposta ad ulteriori accertamenti al pancreas, non riscontrando nulla di anormale.
Ora dalle ultime analisi (09/05/2008) il valore del CA 19-9 è salito a 17.800 (esame ripetuto 2 volte presso lo stesso laboratorio). Mentre i marcatori CA 15-3 e CA 125 risultano doppi rispetto al normale.
Mia suocera accusa dolori diffusi nella zona pubica e lombo-sacrale.
Lunedì 19 maggio p.v. è prenotata per un esame di scintigrafia ossea.
Volevo sapere il perché di un valore così fuori range del CA 19-9 nonostante i cicli di chemio effettuati.
Vi saluto cordialmente e rimango in attesa di una risposta.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la diagnosi iniziale parla di una neoplasia ovarica localmente avanzata con (da quanto intendo dal trascritto) localizzazioni pelviche multiple. Purtroppo tale condizione, seppur macroscopicamente radicalizzata dal chirurgo, lascia presupporre la presenza di un residuo di malattia. La chemioterapia post operatoria ha senz'altro arginato la malattia ulteriormente ma difficilmente l'ha azzerata. Si pone quindi il forte sospetto di una recidiva della malattia. E' utile a questo punto effettuare una restadiazione completa con TC total body + cranio con mezzo di contrasto e scintigrafia ossea. Verificata la presenza di malattia sarà opportuno procedere ad una seconda linea di chemioterapia.

Ci tenga aggiornati, un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Concordo con il collega Pastore aggiungendo che forse una 18F-PET/TC con mdc potrebbe essere l'esame ideale per unire al dato biologico anche quello morfologico, per stimale l'eventuale presenza di malattia in modo esaustivo.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le Vostre risposte.
Non appena conoscerò i risultati degli esami prescritti (scintigrafia ossea effettuata in data 19 maggio e Tc prenotata per il 22 maggio p.v.)sarà mia cura farveli conoscere.
Volevo chiedere inoltre al Dr. Filippo Alongi dove fosse possibile effettuare l'esame strumentale proposto (18F-PET/TC con mdc).
La paziente vive in provincia di Trento ed è seguita presso il policlinico di Verona.
Grazie ancora per la disponibilità.
Giancarlo
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Se riesce a fare la TC fra 2 giorni fare anche la PET/TC non è necessaria nell'immediato.
Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
In data 21 maggio u.s. è stata effettuata una TAC addome completo senza e con MDC che ha evidenziato (riporto uno stralcio della cartella clinica) un idro-ureteronefrosi a destra fino al segmento pelvico dell'uretere. In tale sede si documenta una lesione focale iperdensa, con margini spiculati ed impregnazione di contrasto, delle dimensioni di 34 x 21 mm., con epicentro sulla cupola vaginale.
Non idro-ureteronefrosi sinistra.
Non linfoadenomegalie addominali o lombo-aortiche.
Non versamento ascitico.
Non linfoadenomegalie pelviche o inguinali.
Annotazioni: il quadro descritto depone per recidiva pelvica di neoplasia ovarica, a livello della cupola vaginale, responsabile di una infiltrazione dell'uretere destro.
In data odierna (23 maggio) la signora è stata sottoposta ad un intervento per l'inserimento di uno stent nel lume dell'uretere destro per mantenerne intatte le funzionalità.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
l'intervento di inserimento dello stent nell'uretere è perfettamente riuscito ed il rene ha ripreso a pieno la sua funzionalità.
Purtroppo il valore del marcatore CA 19-9 è letteralmente schizzato a 30.000 V/mL.
Gli esami sono stati effettuati in data 29 maggio.
Gli stessi medici sono perplessi e ritengono che tale valore non sia da imputarsi alla piccola recidiva in essere (recidiva pelvica di neoplasia ovarica, a livello della cupola vaginale).
Chiedo cortesemente un Vs. parere circa l'elevato valore del marcatore CA 19-9.
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Effettivamente il valore del ca 19.9 in aumento in una malattia ovarica, lascia un pò perplessi, essendo esso un marcatore del tratto digerente.
Forse sarebbe il caso di indagare in tal senso partendo dal sangue occulto fecale sino a gastro e colonscopia (ovviamente da decidere coi colleghi che hanno in cura e conoscono bene la paziente).
In ultima analisi se effettuabile, sipotrebbe biopsiare la neoformazione in sede pelvicouretrale.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)