Corretto utilizzo diuretici

Gentili Dottori, mia nonna allettata post-ictus è in terapia antipertensiva. Lo schema che fino ad oggi ci aveva dato buoni risultati è saltato per via di un'intolleranza sopraggiunta ai calcio-antagonisti. Difatti la nonna assumeva un Ace-Inibitore al mattino e poi il Calcio-Antagonista( Amlodipina) al pomeriggio. Però dopo un anno e mezzo l'amlodipina le porta occhi rossi, macchie rosse sparse sul viso e sotto gli occhi, orticaria. Sospendiamo l'amlodipina e tutto torna nella norma. Però la pressione sale, solo l'ace-inibitore non è sufficiente. Il cardiologo allora ci prescrive il Teraxans che contiene anche il diuretico (Indapamide 2,5mg). Risultato: la pressione scende e anche troppo, il diuretico le porta il sodio a 115, iponatriemia. Sospendiamo quindi il Teraxans e siamo al punto di partenza. Non sappiamo come fare per trovare un equilibrio. Forse si potrebbe insistere col diuretico ad un dosaggio molto basso, che non faccia abbassare il sodio?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Esistono differenti molecole antipertensive. Se l'ACE-inibitore che assume sua nonna non è sufficiente e il calcioantagonista non può assumerlo, può provare con un sartano (ad esempio l'Olmesartan da 20 mg con o senza l'aggiunta del diuretico, idroclortiazide 12.5 mg) in generi molto efficaci. Comunque è bene che lei faccia riferimento per le modifiche della terapia al suo cardiologo di fiducia.
Saluti

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta, il problema che abbiamo riscontrato col Teraxans non è stata l'efficacia anzi al contrario ci siamo ritrovati dopo un mese di terapia con valori sistolici di 100..il problema era appunto l'iponatriemia che ha richiesto la sospensione del farmaco e intrafusioni di fisiologica per riequilibrare il quadro elettrolitico. Con Olmesartan+diuretico non rischiamo di trovarci nella medesima situazione? Col diuretico, se proprio vogliamo usarlo, quale può essere un giusto dosaggio che non ci porti problemi? L'Olmesartan senza diuretico è più potente dell' ACE-Inibitore?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
L'olmesartan senza diuretico è già abbastanza efficace al dosaggio di 20 mg (se necessario si può ridurre a 10). Se l'olmesartan da 20 non è sufficiente allora può essere utilizzato nella formula associata al diuretico. L'idroclortiazide è più blanda dell'indapamide e al dosaggio di 12.5 mg dà meno problemi di iponatremia. Confermo la necessità che comunque tutto venga discusso con il cardiologo di fiducia perchè noi non possiamo fare prescrizioni attraverso la rete e le mie parole vanno intese semplicemente come un'opinione che deve necessariamente essere filtrata da un collega che segue in maniera diretta la paziente.
Saluti
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Utente
Utente
Dottore nell' Olmesartan associato al diuretico, quest'ultimo parte da 12,5 mg oppure c'è anche un dosaggio inferiore? Inoltre, con questo suo suggerimento mi ha aperto la mente: ho letto un suo precedente intervento in cui illustrava le proprietà dell'Olmesartan associato all'amlodipina, in particolare il fatto che questa associazione riduceva gli effetti collaterali(edema) del calcio-antagonista. Magari potrebbe ridurre anche l'intolleranza che manifesta la nonna ( rossore e orticaria)
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Il dosaggio dell'idroclortiazide minimo è quello dei 12.5 mg. Per l'associazione olmesartan +calcioantagonista l'effetto di diminuzione dell'edema pretibiale è indipendente dalla capacità di prevenzione di altri eventuali effetti collaterali (come nel caso di sua nonna le reazioni avverse di tipo "allergico") che sono indipendenti dall'associazione e non prevenibili.
Saluti
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Utente
Utente
Grazie per le risposte, lei è sempre preciso e dettagliato. Dottore il cardiologo ci disse pure che un paio di volte a settimana possiamo somministrare senza problemi pasticca di Lasix. La Furosemide porta anch'essa perdita di sodio?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Un paio di volte a settimana un Lasix ?????? ma che terapia è ???? Non condivido, ovviamente, come può comprendere, ma non mi chieda perchè, sarebbe non semplicissimo spiegarglielo e non vorrei essere eccessivamente polemico con il collega che le ha consigliato la terapia...
Comunque, guardi, i consigli che potevo darle io li ho espressi nelle mie precedenti consulenze. A questo punto è lei che deve scegliere se fidarsi di quanto le viene consigliato dal cardiologo curante o sentire un altra opinione (sempre previa visita reale).
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Si infatti, e farò tesoro dei suoi consigli! Io non sono un dottore, lavoro nell'ambito legale, ma ho accolto questo suggerimento del Lasix con molto scetticismo. Tra l'altro lo schema terapeutico di partenza (di due anni fa) prevedeva anche la Doxazosina al mattino, che sempre questo cardiologo ci ha tolto dalla terapia. Il motivo è che causa ipotensione ortostatica. Ok ma se parliamo di un soggetto allettato..penso sia un problema molto relativo no? Di sicuro non si mette in piedi!
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Utente
Utente
Dottore mi scusi ma se la terapia con diuretici a lungo andare genera squilibri elettrolitici, questa è una pesante limitazione, come mai vengono così largamente prescritti? Non è possibile doversi sottoporre continuamente ad analisi di sodio e potassio
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
La terapia diuretica è poco appropriata in termini di monoterapia per il controllo dei valori pressori. A volte è richiesta in associazione ad altre molecole sopratutto se il paziente presenta concomitanti problemi cardiaci (anche di tipo secondario all'ipertensione stessa) e in ogni caso occorre fare i conti con i suoi effetti collaterali (in particolare gli squilibri elettrolitici). E' solo da un bilancio tra i pro e i contro che una terapia và prescritta. Io non posso rispondere per le decisioni di altri colleghi e comunque le mie parole vanno lette bene, perchè a distanza è impossibile stabilire correttamente l'adeguatezza o meno di una terapia, tanto è vero che noi di MI non possiamo prescrivere terapie, ma solo offrire dei consigli.
Saluti cordiali
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Utente
Utente
Certo Dottore, i suoi li prendo come suggerimenti ma poi occorre essere seguiti da un cardiologo di fiducia. Anche se, me lo lasci dire, alcuni medici prescrivono farmaci con una certa leggerezza o meglio senza andare ad approfondire le problematiche dei pazienti. A mia nonna è stato dato il Teraxans senza comunicarci che occorre uno stretto monitoraggio del sodio. Dopo un mese di terapia questo era sceso a 115,(grave iponatriemia) la nonna era debole, ipotesa, confusa e non capivamo il perchè. La nostra fortuna sono stati dei controlli ematici di routine che erano stati già prefissati prima. Io non capisco con quale criterio si possano somministrare diuretici agli anziani, lo squilibrio elettrolitico è dietro l'angolo con una terapia prolungata. Se si è seguiti in ospedale è un conto ma a casa come si fa?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Comprendo le sue riflessioni, e per molti versi le condivido, ma preferisco non commentarle. Le confermo che a distanza è impossibile valutare l'operato di un collega e stabilire l'adeguatezza o meno di una terapia.
Saluti
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