Disturbo schizoaffettivo
Buonasera,sono una donna di 36 anni e sono qui per chiedere aiuto,di come poter aiutare mia madre. All'età di 54 anni circa,dopo una vita abbastanza dura e di lutti, si è chiusa in depressione fino a sfociare in allucinazioni uditorie a livello
persecutorio. La diagnosi è variata da disturbo bipolare a schizzofrenia(a 54anni?)per finire dopo 10 anni in disturbo schizoaffettivo.Dopo varie cure e ricoveri si alternava tra periodi sereni in cui è assolutamente una persona normale, a sentire queste voci..Mi chiedo: è possibile che in tutto ciò essendo stata una persona che ha sofferto molto nella sua vita per poi cadere in questo non sia stata mai consigliata oltre ai farmaci uno psicologo, o nei periodi in cui sta bene un percorso riabilitativo..? Tutt'oggi mia madre prende seroquel 600mg al giorno, 20gocce di serenase, ed En all'occorrenza.Vi prego di aiutarmi perchè i medici pubblici spesso fanno di tutta un erba un fascio.
persecutorio. La diagnosi è variata da disturbo bipolare a schizzofrenia(a 54anni?)per finire dopo 10 anni in disturbo schizoaffettivo.Dopo varie cure e ricoveri si alternava tra periodi sereni in cui è assolutamente una persona normale, a sentire queste voci..Mi chiedo: è possibile che in tutto ciò essendo stata una persona che ha sofferto molto nella sua vita per poi cadere in questo non sia stata mai consigliata oltre ai farmaci uno psicologo, o nei periodi in cui sta bene un percorso riabilitativo..? Tutt'oggi mia madre prende seroquel 600mg al giorno, 20gocce di serenase, ed En all'occorrenza.Vi prego di aiutarmi perchè i medici pubblici spesso fanno di tutta un erba un fascio.
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Dr. Vassilis Martiadis
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Gentile utente,
Se la diagnosi di sua madre é corretta, un percorso psicologico non può modificare la storia naturale della malattia. Tutt'al più potrebbe essere utile nelle fasi intercritiche e per aumentare la consapevolezza di malattia e l'aderenza alle cure. In età giovanile sua madre non ha mai avuto problemi?
Se la diagnosi di sua madre é corretta, un percorso psicologico non può modificare la storia naturale della malattia. Tutt'al più potrebbe essere utile nelle fasi intercritiche e per aumentare la consapevolezza di malattia e l'aderenza alle cure. In età giovanile sua madre non ha mai avuto problemi?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
dopo
Utente
Gent.issimo Dr Martiadis, la ringrazio innanzitutto per la rapida risposta.
No mia madre non ha mai avuto nessun disturbo nella sua vita.La malattia è iniziata a 54 anni ed oggi ne ha 64...Sicuramente ha avuto una vita triste per la morte di mio padre ha dovuto combattere per noi figli all'epoca piccoli....Ciò che temo è la superficialità di molti medici, e nella loro freddezza.Mi rendo conto che essendo io figlia sia protettiva ma la sua dottoressa attuale mi dice che ormai ha 64 anni ed è inutile,é inutile mi chiedo poter dare ad un essere umano una serenità interiore e cercare di intraprendere un percorso per ridarle un po di sicurezza in se stessa?.Ormai lei ha perso interesse in tutto ed è molto confusa sulla malattia che legge sul suo LIT..ma che nn le viene spiegata..Io non essendo un medico ho paura di parlargliene.Le uniche volte che l'ho vista bene è stato quando è stata ricoverata e pur prendendo gli stessi farmaci era attiva e socializzava con le persone della clinica aiutandole,forse perchè si sentiva forte dinnanzi a persone che stavano più male di lei..
No mia madre non ha mai avuto nessun disturbo nella sua vita.La malattia è iniziata a 54 anni ed oggi ne ha 64...Sicuramente ha avuto una vita triste per la morte di mio padre ha dovuto combattere per noi figli all'epoca piccoli....Ciò che temo è la superficialità di molti medici, e nella loro freddezza.Mi rendo conto che essendo io figlia sia protettiva ma la sua dottoressa attuale mi dice che ormai ha 64 anni ed è inutile,é inutile mi chiedo poter dare ad un essere umano una serenità interiore e cercare di intraprendere un percorso per ridarle un po di sicurezza in se stessa?.Ormai lei ha perso interesse in tutto ed è molto confusa sulla malattia che legge sul suo LIT..ma che nn le viene spiegata..Io non essendo un medico ho paura di parlargliene.Le uniche volte che l'ho vista bene è stato quando è stata ricoverata e pur prendendo gli stessi farmaci era attiva e socializzava con le persone della clinica aiutandole,forse perchè si sentiva forte dinnanzi a persone che stavano più male di lei..
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dopo
Utente
Gent.issimo Dr Martiadis, la ringrazio innanzitutto per la rapida risposta.
No mia madre non ha mai avuto nessun disturbo nella sua vita.La malattia è iniziata a 54 anni ed oggi ne ha 64...Sicuramente ha avuto una vita triste per la morte di mio padre ha dovuto combattere per noi figli all'epoca piccoli....Ciò che temo è la superficialità di molti medici, e nella loro freddezza.Mi rendo conto che essendo io figlia sia protettiva ma la sua dottoressa attuale mi dice che ormai ha 64 anni ed è inutile,é inutile mi chiedo poter dare ad un essere umano una serenità interiore e cercare di intraprendere un percorso per ridarle un po di sicurezza in se stessa?.Ormai lei ha perso interesse in tutto ed è molto confusa sulla malattia che legge sul suo LIT..ma che nn le viene spiegata..Io non essendo un medico ho paura di parlargliene.Le uniche volte che l'ho vista bene è stato quando è stata ricoverata e pur prendendo gli stessi farmaci era attiva e socializzava con le persone della clinica aiutandole,forse perchè si sentiva forte dinnanzi a persone che stavano più male di lei.
No mia madre non ha mai avuto nessun disturbo nella sua vita.La malattia è iniziata a 54 anni ed oggi ne ha 64...Sicuramente ha avuto una vita triste per la morte di mio padre ha dovuto combattere per noi figli all'epoca piccoli....Ciò che temo è la superficialità di molti medici, e nella loro freddezza.Mi rendo conto che essendo io figlia sia protettiva ma la sua dottoressa attuale mi dice che ormai ha 64 anni ed è inutile,é inutile mi chiedo poter dare ad un essere umano una serenità interiore e cercare di intraprendere un percorso per ridarle un po di sicurezza in se stessa?.Ormai lei ha perso interesse in tutto ed è molto confusa sulla malattia che legge sul suo LIT..ma che nn le viene spiegata..Io non essendo un medico ho paura di parlargliene.Le uniche volte che l'ho vista bene è stato quando è stata ricoverata e pur prendendo gli stessi farmaci era attiva e socializzava con le persone della clinica aiutandole,forse perchè si sentiva forte dinnanzi a persone che stavano più male di lei.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 17/05/2013.
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