Adenocarcinoma polmonare pt2n2

Buongiorno,nello scorso Marzo,mi ricovero in una struttura ospedaliera per :Neoformazione polmonare lobo inferiore sinistro PET positiva associata a linfoadenopatia ilo-mediastinica PET positiva e nodulo subcentimetrico lobo inferiore destro.
Durante il ricovero vengo sottoposta a minitoractomia laterale videoassistita+lobectomia inferiore sinistra.
Esame istologico: Metastasi linfo-perilinfonodali massive di adenocarcinoma con estese modificazioni a cellule ad anello con castone a due linfonodi paraesofagei,due linfonodi del legamento polmonare,un linfonodo interlobare della stazione 11,un linfonodo interlobare, tre linfonodi sottocarenali della stazione 7 , un linfonodo lobare L10 , due linfonodi della stazione 6 e un linfonodo L4.
Istiocitosi dei seni nei rimanenti due linfonodi esaminati.
Adenocarcinoma invasivo acinare-microcistico-cribriforme (35%),papillare (30%), lepidico (25%), e micropapillare (10%) con estese modificazioni a cellule ad anello con castone e corpi psammomatosi,a medio grado di differenziazione, angioinvasivoi, infiltrante la pleura viscerale (PL1).
Metastasi di adenocarcinoma nei tre linfonodi peribronchiali esaminati.
Immunofenotipo della popolazione neoplastica : positivo per TTF-1 , p63 , MUC-1 e,focalmente, MUC-5AC , negativo per p-40 e CDX-2.
Standing : pT2a pN2
Grading : G2.
Discusso il caso allo staff multidisciplinare si decide per una valutazione Oncologica medica e Radioterapìa.
Indicazioni diagnostiche oncologiche :Si consiglia ripetizione di TAC prima dell'inizio del trattamento adiuvante e successiva radioterapìa sul mediastino (N2).
In considerazione della particolare morfologia e della lontana cessazione del fumo,si impostano le seguenti valutazioni molecolari ALK , EGFR , ROS1 , RAS.
A questo punto,per sottopormi alla chemioterapìa mi rivolgo ad un centro ospedaliero più vicino al luogo in cui vivo,dove vengono per me programmati,4 cicli di cisplatino + vinorelbina e successivamente in considerazione della malattia e del suo stadio,viene ritenuto che ci sia l'indicazione ad un trattamento radioterapico con intento post-operatorio da confermare dopo visione delle prove di funzionalità respiratoria con DLCO e di una nuova TC di ristadiazione post-chirurgica .
Il trattamento radioterapico avrà durata di 6 settimane.
Sono già stata sottoposta al primo ciclo di chemio e man mano che passa il tempo diminuisce in me la fiducia nei medici che mi stanno curando e trattandosi della mia vita a cui tengo molto,ho deciso di chiedere il vostro parere sul tipo di terapìa oncologica per me prevista.
Vi sono grata se esprimerete il vostro parere.Saluti
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile utente, non appare molto chiaro il motivo della diminuzione nel tempo della fiducia nei medici che la curano. Lei è stato sottoposto ad un programma di cura multidisciplinere (in corso) molto ben articolato come il suo caso richiedeva.
Forse avrà visto i medici in certi giorni correre molto indaffarati per i tanti pazienti ...laddove magari vorrebbero avere più tempo per comprendere meglio ogni sua esigenza anche comunicativa. Le dirò che spesso faccio da me questa riflessione a fine giornata.

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Barbieri ,sono rassenerata dal contenuto della sua risposta ,ma penso di doverle dare dei chiarimenti a riguardo la mia fiducia nella terapìa a cui sono sottoposta.Il mio percorso di malattìa si articola in due fasi,per la prima,diagnostica e poi chirurgica,mi ha colpito l'organizzazione dello staff medico,l'operosità, il rapporto di cortesìa e disponibilità dei paramedici nonchè il loro tangibile grado di professionalità.Sullo stesso livello giudico il lavoro amministrativo.
Tutto ciò,come le può ben comprendere,rassicura l'ammalato che ,reagisce positivamente nonostante le pesanti cure a cui è sottoposto.
Nella seconda fase,quella medica oncologica,mi sono scontrata con una realtà molto differente dalla prima,i medici ,che si alternano sui turni,sembrano essere poco informati sull'operato dei colleghi,dimostrano poca attenzione verso il paziente che invece ha molto bisogno di rassicurazioni e consigli.I paramedici giustificano la loro scarsa presenza per ridotto personale .Non voglio dilungarmi ,ma tutto ciò,crea nell'ammalato di cancro,che già vede il suo futuro ricco di nuvoloni grigi,un senso di incertezza .Ecco che nasce in me la necessità di sapere se almeno la terapìa a cui mi sottopongono,sia quella più adatta e quindi, le sue parole giovano alla mia serenità.Grazie e saluti.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
La sua segnalazione è più che lecita e meritevole di essere tenuta in considerazione, soprattutto dagli amministratori dell'ospedale in cui è curata. Troppo spesso si risparmia sulla possibilità di assumere un medico in più per organizzare in modo più efficiente i turni e di conseguenza la qualità del servizio percepita dal paziente. Qualità che non è solo correttezza nella somministrazione delle cure, ma anche tempo per adeguata comunicazione con il paziente su tutte le informazioni rilevanti.
Spesso inoltre quella che manca è una figura paramedica di accoglienza e mediazione per il paziente che accede quotidianamente ad una strutture oncologica ambulatoriale o di day hospital.
Grazie per avermi consentito di dettagliare su questo aspetto organizzativo pratico delle cure oncologiche.
Cordiali Saluti