Idrosadenite dolorosa

Salve a tutti, è la prima volte che scrivo qui, mi chiamo Alan. Pratico karate a livello agonistico da anni e sono soggetto, a causa di elevata e frequente sudorazione a piccole infiammazioni simili a foruncoletti nella regione ascellare sinistra che si risolvono con l'applicazione di Gentalyn beta. Purtroppo quest'anno ho avuto due casi diciamo "degeneri". Il primo due mesi fa, ingrossamento (cone una bella noce) di una di queste diagnosticata correttamente dal mio medico come Idrosadenite suppurativa, l'ho curata con l'antibiotico, ma dopo alcuni giorni s'è rotta da sola con la fuoriuscita di liquido bianco. Una volta pulita è rimasta una piccola pallina sotto pelle indolore e poi sparita. Ora il caso si è ripresentato, non so se si tratta della medesima o un'altra infiammazione, ma dato che è molto fastidiosa e mi limita leggermente anche nel movimento del braccio verso l'alto, chiedo un consiglio. La sto trattando con Gentalyn beta, ma la situazione non cambia. Dopo l'allenamento si ingrossa di più e penso ( spero) che si rompera' presto come la precedente perchè mi infastidisce parecchio. Chiedo se esistono modi per limitarne il dolore: la parte superficiale è rossa, è molto visibile e dolorosa.
Inoltre, come posso sapere se contiene infezione/siero asettico oppure è solo infiammata? Se lo contiene posso intervenire con un ago accuratamente disinfettato o è pericoloso?
Se aspetto può passare da sola o è necessario comuqnue una cura o un intervento?
Vi rignrazio anticipatamente. Cordiali Saluti.
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Dr. Giovanni Salamina Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 151 7 1
sebbene sia dedicato alla coloproctologia sono comunque un chirurgo generale e ti consiglio di non incidere autonomamente quel nodulo e considerare anche eventualmente la possibilità che il trattamento possa essere chirurgico come puo' accadere in caso di idrosoadenite suppurativa. L'intervento chirurgico consiste eventualmente in un primo tempo in cui si esegue una incisione, drenaggio e zaffo con iodoformica e in un secondo tempo ,successivo, in cui si esegue l'exeresi della ghiandola quando la ferita è detersa e l'infiammazione è rientrata, assumendo eventualmente temporaneamente un antibiotico

Dr. Giovanni Salamina

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Utente
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La ringrazio per la risposta. Molto gentile. Io chiedevo nella possibilità di forare semplicemente con un ago da siringa disinfettato perchè a volte, sopratutto a lavoro o in palesta è intollerabile. QUesto per evitare di incidere in modo vero e proprio. Ovviamente non voglio peggiorare la situazione quindi se fosse una fosse cosa pericolosa lascio fare agli esperti. Grazie ancora!
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Con ogni rispetto per la diagnosi del suo medico, la descrizione che fa del suo caso, non mi sembra compatibile con una "idrosadenite suppurativa": con questo non sto certo controvertendo alcuna diagnosi, ma ritenendo sulla sola scorta dei dati che ci ha posto, che un approfondimento nella sede DERMATOLOGICA specialistica (se ancora non effettuato e se si da riprodurre) sia quanto mai opportuno.

L'idrosadenite suppurativa, o malattia di Veneuil o Acne inversa deve essere ben diangosticata: essa detiene manifestazioni ben diverse da quelle che ci descrive (più compatibili - in via non diagnostica e telematica, con un caso di cisti sebacea suppurata ed infiammata)

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it