Entomofobia

Salve a tutti,
Soffro di Entomofobia dall'infanzia purtroppo,a seguito di una puntura di vespa su una palpebra all'eta' di 6\7 anni.Col passare del tempo la situazione e' progressivamente peggiorata,passando da una condizione in cui evitavo tutte quelle situazioni in cui rischiavo di fare "incontri ravvicinati" ad una ben piu' grave in cui dalla paura non aprivo piu' nemmeno le persiane al mattino se ero sola in casa(a questo punto ci sono arrivata all'inizio della mia prima gravidanza circa 7 anni fa).Poi ho partorito e una volta mi e' entrata una vespa in casa..io,ovviamente fuori di me dal panico,ho lasciato la mia bambina di 5 mesi nel passeggino con il "mostro"che le gironzolava intorno..sono scappata senza pensarci un solo attimo,stavo x svenire,sudavo freddo e le urla e i pianti arrivavano in paradiso....ero paralizzata dalla paura!Fortunatamente c'era mio marito ke ha risolto la situazione!...cosi' ho capito ke forse era ora di fare qualcosa x affrontare questo disagio,ke oltretutto non ammette o affatto di avere...di li' a poco ho iiniziato una terapia cognitivo -comportamentale durata circa un anno e mezzo,con sedute una volta ogni 14 GG circa,all'inizio una volta a settimana...le cose sono migliorate devo dire,ma non del tutto,nel senso ke ora riesco magari a convivere con alcuni piccoli insetti,tipo mosche,mosconi,moscerini,piccole zanzare,se vedo una vespa o ape riesco ad allontanarla da me,o quantomeno a non scappare,regnetti vari non sono piu' un grande problema'e anke qualke piccolo scarafaggio riesco a tollerarlo..non ha funzionato cosi bene xo' con gli insetti piu' grandi..coleotteri,cavallette,grilli,libellule,scarafaggi molto grandi...oggi,dopo anni in cui non ne avevo piu' ,ho avuto un attacco di panico alla vista di grillo(enorme) sul portico di casa mia...sono rimasta scioccata..ho pianto come non facevo da anni,e il tutto davanti alle mie bambine(nel frattempo ne e' nata un'altra:-) )....mio marito non c'era stavolta,ed io ho provato a contrastare il panico CN la ragione,tanto e' vero ke non mi sono seduta x tutto il tempo xke' cercavo di dirmi ke non sarebbe successo niente di quello ke pensavo in quel momento,ma e' stato piu' forte di me...non ce l'ho fatta...ora mi sento svuotata!Xke' questa regressione?pensavo di stare molto meglio..e stavo molto meglio negli ultimi anni,ed ora ci risono....mi sento cosi' male!Qualcuno potrebbe dirmi ke succede?ora sento ke anke se vedessi un mosckino quasi invisibile impazzire i.....grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
Gentile signora nessuno dall'esterno può dirle del perché della sua regressione (se di questa si tratti) sarebbe auspicabile tuttavia un confronto con il suo terapeuta che, come ha detto lei, non ha forse completato il suo lavoro. Aggiungerei, inoltre, che ogni processo di guarigione può essere seguito da regressioni fisiologiche.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Innanzitutto dottore vorrei ringraziarla per la sua celerita',poi devo dire ke la mia terapeuta ad un certo punto della terapia,in cui abbiamo affrontato molti altri argomenti delicati della mia vita,mi ha proposto di prendere degli ansiolitici,seppur blandi a suo dire,io ho rifiutato ed ho anke iniziato a non sentirmi piu' capita..per questo motivo iniziavo a dirle quello ke lei forse si aspettava di sentire durante le sedute..poi dopo un mesetto circa sono stata io a dirle ke non sarei piu' andata xke' mi sembrava inutile e non risolveva i miei problemi..lei si e' dispiaciuta ma e' finita cosi'....io francamente non mi sento una persona la ha bisogno di farmaci per tenere sotto controllo l'emotivita'....forse avrei dovuto continuare?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
se in terapia si perde la fiducia meglio cambiare. Continuare si, ma altrove.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
una rivalutazione della sua condizione parrebbe opportuna, per completare eventualmente un lavoro che come dice è stato troncato in anticipo.

L'approccio cognitivo comportamentale e quello breve strategico sono particolarmente indicati.

Valuti se rivolgersi alla sua ex curante o a una nuova specialista, consideri che la fiducia nel terapeuta è un elemento imprescindibile per la riuscita di un percorso.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Carlo Plaino Psicologo 22 1
Buongiorno,
probabilmente ha la necessità di riprendere l'esposizione agli stimoli che le creano disagio oltre ad affrontare, con tecniche specifiche, il trauma che le è capitato intorno ai 6/7 anni poiché probabilmente è da lì che continua a generarsi ansia ogni volta che si presenta un elemento minimamente riconducibile. Infine, se ha perso fiducia nel suo terapeuta, può farglielo presente ed insieme prendere una decisione.

Distinti Saluti
Dr. Carlo Plaino
www.psicologibergamo.altervista.org

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie a tutti per i consigli....io nn lo so se sono pronta a ricominciare..almeno in questo momento...sono percorsi nn cosi' semplici,almeno x me e' stato cosi'...anke faticoso!ma come mai trovare terapeuti ke trattino questi problemi non e' cosi'facile?il primo a cui mi sono rivolta,prima di trovare la dottoressa ke poi mi ha seguito nel vekkio percorso,era della mutua e sapete cosa mi ha detto?"signora ma cosa vuole ke le faccia un'ape....le faccia scio' scio'-facendo anke il gesto CN le mani- e vedra' ke se ne andra'"....mi sono sentita uno skifo..un'idiota ke non aveva altro da fare ke prendersela con un'ape....cosi' mi sono rivolta ai privati..ma e' una bella spesa...Ho bisogno di rifletterci un po'....ke incubo!

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