Plantare: medicina di 50 anni fa..?(piede valgo)

Buonasera, sono uno studente di medicina e vorrei delle opinioni in merito al mio problema;
Circa 8 mesi fa (settembre), mi sono infortunato giocando a calcetto alla caviglia dx (a causa di una iperestensione del collo del piede, dovuta al tocco del terreno al momento del tiro); In seguito a radiografia senza alcuna lesione ossea, la diagnosi dell'ortopedico fu: "stiramento di tutti e 5 i tendini dei muscoli estensori delle dita"; Il piede risultava leggermente gonfio e presentava un livido sulla faccia dorsale; stranamente il dolore era particolarmente intenso in corrispondenza dell’articolazione calcaneo-scafoidea, circa 1cm al di dietro dell’inserzione del m. tibiale ant.- muscolo che risultava fortemente contratto); la 1a sett. dopo l’infortunio terapia con ghiaccio e stampelle.
Dopo circa 2 mesi di stop, vado incontro ad un nuovo infortunio (Novembre) dopo il 1° calcio al pallone; questa volta l’infortunio sembrava essere meno grave del precedente in quanto l’unico sintomo che sentivo era il dolore (nello stesso punto del 1° infortunio – col m. tibiale ant. Contratto)
Rimango a riposo per altri 4 mesi, durante i quali eseguo terapia con ultrasuoni + elettrostimolazione (Gennaio) e utilizzo tavoletta propriocettiva (Marzo) su prescrizione di un Fisiatra.
Finalmente ad Aprile dopo 2 settimane di corsa leggera (per rafforzare ulteriormente l’articolazione) faccio la prima partita senza problemi (in realtà per la paura non calcio mai il pallone); Dopo la 3a-4a partita riinizio a calciare e mi accorgo che purtroppo il problema non è risolto; infatti dopo ogni partita e nei 2 giorni successivi sento sempre il solito dolore di intensità moderarta;
Mi decido a fare un nuovo consulto:
Vado al reparto di reumatologia, mi faccio fare la visita e il reumatologo afferma con buona convinzione che il problema che ho avuto a partire dal primo infortunio è dovuto ad un Piede Valgo bilaterale che altera l’articolazione calcaneo- scafoidea e provoca il dolore. Prescrive l’utilizzo di un plantare.
Per confermare la diagnosi del reumatologo vado a fare la visita col Fisiatra il quale si trova d’accordo con la diagnosi del Piede Valgo, ma non è assolutamente d’accordo sulla terapia da effettuare..secondo lui correggere un atteggiamento posturale sbagliato attraverso sostegni meccanici è una medicina di 50 anni fa. Secondo lui dovrei fare una terapia che rafforzi i mm deboli e atonici attraverso elettrostimolazione;
Voi cosa ne pensate? Altre terapie?
Siete anche voi dell’opinione che il dolore derivi dal piede valgo? Se si, come mai prima dell’infortunio quest’articolazione non è mai stata dolorante?

Grazie in anticipo

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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. paziente, proprio la sua ultima razionale domanda " come mai prima dell’infortunio quest’articolazione non è mai stata dolorante? " spiega molto della sua patologia .
Lasci perdere la morfologia del piede, la postura e cose simili.
Se come dice lei stava benissimo e faceva sport , poi ha avuto un primo trauma distorsivo al piede e collo-piede, con piede gonfio e ematoma, poi un secondo infortunio, e non ha mai curato bene nulla, come crede di star bene ? E' evidente che tali disturbi siano dei postumi di un trauma distorsivo, come da diagnosi dell'ortopedico, che lei non ha mai curato bene o compiutamente.
Cosa c'entra il reumatologo, come si può pensare ad una diagnosi di malattia reumatica, se l'ortopedico le aveva fatto diagnosi traumatologica, anche se poi non ha curato il trauma come era da fare ?
Esegua nuovo consulto specialistico ortopedico e si affidi a Fisiatri esperti per un completo ed idoneo ciclo di FKT .
Non è tanto verosimile che un piede valgo o varo o cavo o piatto dia problemi a 25 anni. Facendo idonea e completa fisiochinesiterapia della caviglia, terapia farmacologica locale dovrebbe risolvere senz’altro il suo problema.
Saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta; Secondo lei è consigliabile fare qualche esame strumentale (tipo RMN o ecografia articolare) per capire bene l'eziologia del problema?
Le chiedo questo perchè fino ad ora le visite specialistiche che ho effettuato non m'hanno aiutato molto;
Se come dice lei "non ha mai curato bene nulla" è la causa del problema..qual'è secondo il suo parere la terapia più idonea da intraprendere?
Il reumatologo m'ha anche detto che dato che il problema è nell'atteggiamento sbagliato del piede, non serve a nulla stare a riposo nel caso in cui sentissi dolore nell'articolazione....Devo cancellare la visita e la diagnosi del reumatologo dalla mia testa?

Grazie ancora
Cordiali saluti
[#3]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
E' necessaria una valutazione clinica e funzionale della caviglia e del piede, un'analisi degli esami radiografici per poter dare delle risposte più certe e sopratutto una specifica terapia farmacologica e fisiochinesica .
Saluti