Allergia ad antinfiammatori

Salve, vorrei avere un consiglio circa una reazione simil-allergica che sto avendo da qualche anno a svariati tipi di antinfiammatori.
Premetto che non penso si tratti di reazioni allergiche serie ma di rush cutanei che coinvolgono collo, addome e (nei casi peggiori) arrivano alla schiena. E' iniziato con la tachipirina in compresse, poi col ketoprofene, poi con l'acido acetil-salicilico e ora temo si stia verificando anche con l'ibuprofene.
In tutti i casi (tranne il paracetamolo, dove si é trattato di una reazione ad una sola compressa) ho fatto cure di 4 giorni, una settimana con il tipo di antinfiammatorio specificato (e non ho avuto nessuna reazione allergica), ho smesso e dopo qualche mese ho ripreso lo stesso farmaco (1 bustina o compressa) ed é apparsa la reazione. Ovviamente dopo aver visto il rush ho interrotto la cura e sono passata ad un altro principio attivo. La cosa che mi turba é che le reazioni si verificano spesso dopo diverse ore (anche 10-12) dalla somministrazione. Non sono dolorose e spesso mi accorgo della loro presenza quando mi ritrovo davanti allo specchio.
Un'altra cosa che mi é successa é che per una influenza ho preso paracetamolo dopo un paio di anni dalla reazione allergica a questo composto e non ho registrato nessuna reazione. E' normale che queste reazioni vanno e vengono e siano cosi imprevedibili? Oppure dopo qualche tempo di astinenza da questi principi attivi l'organismo si libera e torna a tollerarli? Non so come comportarmi perché ho una lieve influenza e vorrei prendere qualcosa per guarire ma ho paura che se continuo con l'ibuprofene possa aggravare la situazione...Grazie
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
certe reazioni cutanee (imprevedibili) in seguito all'assunzione di antinfiammatori non steroidei (e talora, come nel Suo caso, anche paracetamolo) si possono interpretare come una sorta di "effetto di classe" verosimilmente correlato all'attività stessa delle molecole utilizzate.
La "reattività" individuale ai diversi farmaci - e anche alla stesso farmaco in momenti diversi - è variabile ma solitamente minore nei confronti di alcune molecole (ad esempio la nimesulide e, ancor di più, i coxib) proprio in relazione al loro meccanismo di azione.
In ogni caso per la prescrizione farmacologica deve consultare il Suo medico curante.
Saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. Ad ogni modo ho deciso di interrompere ogni tipo di assunzione; crede possa fare dei test allergici? Sono utili in questi casi?
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Solitamente in questi casi si procede con un test di tolleranza orale, in modo da avere a disposizione un nuovo farmaco di riferimento in caso di necessità.
Saluti,
Allergia

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