Ansia da prestazione

Gentili dottori,

ho 19 anni e nella mia vita ho avuto diversi rapporti sessuali, senza mai intoppi e anche piuttosto appaganti. Una sola eccezione: la ragazza con la quale mi frequento.

Già un anno fa con questa ebbi ben due volte problemi di erezione che mai ci permisero di avere un rapporto sessuale. Dopo esserci lasciati ci siamo ricongiunti da poco e finalmente, un pomeriggio, dopo un primo momento di perdita di erezione (dal "tutto apposto", mettendomi il preservativo è scemata l'erezione appunto) abbiamo fatto l'amore.
Ieri sera però il problema che si ripresenta: erezione non massima e soprattutto persa COMPLETAMENTE ancora durante i preliminari. Niente rapporto.

NON A CASO ho specificato questi avvenimenti perchè la prima cosa che ho pensato (e che mi porterà a porre questa domanda anche in un'altra categoria) è stata: ansia da prestazione. Possibilissimo credo.

Cerca e ricerca su internet però i dubbi che diventano certezze.

Prima di scriverVi la parte saliente del post però un appunto: prima di lei non ho avuto rapporti per almeno 3 mesi.

Sarà ormai un mese e poco più che sono fermo (con grande dispiacere) dallo sport agonistico che praticavo (e probabilmente riuscirò a riprendere) per via di un'ernia del disco. Abbattuto da quanto successo ho provato ad informarmi (internet) e mi sono messo le mani nei capelli quando ho scoperto che anche questa cosa può incidere a livello sessuale.

Ho riflettuto sui mesi passati e ho notato che in effetti non erano costanti cose quali l'erezione mattutina o il desiderio di masturbarmi, ricordandomi di averlo fatto non molte volte. Per "testarmi" ho quindi ritagliato un pò di tempo per me e ho provato nella medesima giornata più volte a farlo notando come l'erezione non fosse massima (il pene non turgido come ero abituato) e come fosse più lenta ad arrivare. FORSE anche meno sensibile il pene!

Che fossi semplicemente così abbattuto psicologicamente da non rendere neanche con la masturbazione appunto, o sia dovuto appunto all'ernia discale? O ad altro ancora?

Ho provato sia aiutandomi con della pornografia sia pensando ai rapporti sessuali più appaganti che ho avuto ma ancora il pene perdeva erezione se mi fermavo, il glande era ancora un pò "nascosto".

Vorrei "consumare la libagione" con la mia ragazza avendo appagamento insieme è vero, ma a sto punto mi chiedo proprio come pormi nei confronti della sessualità stessa dati i problemi che tanto mi hanno abbattuto!

Vi ringrazio per i consigli.
[#1]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gen.mo utente

Piu' che di consigli ha bisogno di certezze che solo lo specialista visitandola e quindi valutando la sua situazione dal punto di vista organico confermera' se si tratta meno di una problematica psicologica e quindi la consigliera' per il meglio.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Maretti,

lei non ha modo di espormi esperienze simili da lei viste?
E le chiedo ancora: mi consiglia un andrologo o uno psicologo?

Grazie mille per la disponibilità
[#3]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gen.mo utente

La medicina e' basata sull'evidenza e non sulle esperienze, serve una visita andrologica per valutare se i suoi problemi sono legati a una causa organica.
Ancora cordialita'
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore sono un neofita del forum, c'è modo di scriverle in pvt?
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
lei è davvero tanto giovane, così come immagino la sua sessualità.

Una visita andrologica per ricevere una diagnosi certa, le eviterà voli pindarici con la fantasia e le ricerche online, che solitamente implementano le quote d'ansia.

Consideri che la sessualità solitaria o le prove estenuanti ( tra pornografia ed autoerotismo) per valutare la sua funzionalità sessuale, peggiorano la situazione.

Il desiderio e l'eccitazione per esserci prevedono una componente "relazionale".

Spesso a questa età l'ansia diventa anticipatoria di un fallimento sessuale e tenderà, se non adeguatamente decodificata, a disturbare la sua autostima ed intimità, creando una "memoria corporea" del disagio sessuologico.

Le allego qualche lettura https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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