Ferite puntorie e prevenzione tetano

Gent.mi Dott.ri
Poco fa passando di fianco ad una pianta grassa è capitato che, nonostante gli jeans, uno dei suoi aculei mi ha provocato una puntura al polpaccio. Ora, non vorrei allarmarmi per una cosa che sembra così banale e che magari capita a chissà quante persone però ho letto che molte volte si è rivelata fatale una semplice puntura con la spina di rosa. Per questo motivo vorrei chiedervi se il mio piccolo incidente, nonostante la sua banalità, richieda una profilassi antitetetano post-esposizione.
Vi ringrazio.
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Dr. Piero Alessandro Casonato Medico igienista 403 8
Quello che dice è vero, si sono verificati casi di tetano conseguenti a punture con spine di rosa. Si trattava,molto probabilmente, di rose concimate di recente con concime di cavallo o di vacca.
Tenga presente,tuttavia, che la profilassi post-esposizione , con immunoglobuline umane , comporta dei rischi,oltre ad essere di durata effimera.
Lei aveva già scritto a giugno in merito a prevenzione del tetano , quindi ,evidentemente , ancora non ha fatto il richiamo della vaccinazione contro il tetano, altrimenti non ci avrebbe scritto. Approfitti di questa occasione per farla, così eviterà per parecchi anni di doversi preoccupare per una cosa banale come la puntura di una spina di pianta grassa.
cordiali saluti

Dr. piero alessandro casonato

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dopo
Utente
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Gent.mo Dott., la ringrazio per la sempre pronta disponibilità. Io il richiamo del vaccino l'ho eseguito stesso a giugno, subito dopo la nostra conversazione e seguendo il suo consiglio. Il problema della mia incertezza in merito ad un incidene così banale sta nel fatto che secondo la guardia medica a cui mi sono rivolto (così come disse il mio medico curante due mesi fa) una sola dose di richiamo potrebbe non bastarmi (visto che erano trascorsi 21 anni dalla somministrazione dell'ultima dose, la quarta) e che necessitavo di ripetere il ciclo primario. Attendevo settembre per fare il dosaggio degli anticorpi per valutare se effettivamente mi basta quella dose oppure devo ripetere il ciclo. Ecco perchè mi preoccupavo di capire se una ferita all'apparenza così banale meritasse o meno maggiore attenzione.
Gentilissimo come sempre, la ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr. Piero Alessandro Casonato Medico igienista 403 8
Egregio,il ciclo primario, se effettuato una volta, non va ripetuto .questo perché a livello di plasmacellule si crea una memoria immunologica,per cui " un " nuovo contatto con l'antigene riporta gli anticorpi a livelli alti e protettivi. Non sono io che me lo invento, lo trova sui trattati di immunologia e di vaccinazioni.
Faccia la titolazione anticorpale a settembre e se le è possibile mi comunichi i risultati.
Cordiali Saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, io non metto in dubbio quanto Lei asserisce, ma ho notato che questo specifico argomento è ampiamento dibattuto: una parte della comunità scientifica ritiene che il ciclo primario, una volta concluso, non va mai ripetuto (ed è questa la soluzione che ho trovato su alcuni bollettini di varie ASL e sul protocollo dettato dal Ministero); un altro filone di pensiero ritiene invece che in taluni casi, se trascorso troppo tempo dall'ultimo richiamo, sarebbe necessario ripetere il ciclo primario. Ora Lei capirà che non essendo io un medico non ho gli strumenti cognitivi atti a consentirmi una scelta tra le due teorie e da qui sorgono i miei dubbi. Ed è per questo motivo che già a giugno colsi il suo invito ad eseguire una valutazione degli anticorpi specifici, cosa che a settembre farò al più presto.
Nel ringraziarLa Le invio i miei più cordiali saluti.