Melanoma clark iv

Buongiorno, a mio suocero è stato diagnosticato quanto segue:
SEDE DELLA LESIONE: DORSO REGIONE INTERSCAPOLARE
MACROSCOPICA: LOSANGA CUTANEA DI CM 5x2,5 CON LESIONE PIGMENTATA DI CM 2x1,5 (DISTANZA MINIMA DAI LIMITI DI CM 0,3). SEZIONE TRASVERSALI SERIATE DELLA LESIONE.
DIAGNOSI: MELANOMA CUTANEO A DIFFUSIONE SUPERFICIALE NON ULCERATO; SPESSORE CEC. BRESLOW: 1,9 MM; LIVELLO SEC. CLARK: IV; IN FASE DI CRESCITA VERTICALE; 3 MITOSI/1 MM QUADR.: PRESENZA DI INFILTRATO LINFOIDE PERILESIONALE (NON BRISK); PRESENZA DI FENOMENI DI REGRESSIONE; PRESENZA DI RESUDUI NEVICI; NON EVIDENZA DI PERMEAZIONE NEOPLASTICA DEGLI SPAZI LINFOVASCOLARI E DI MICROSATELLITOSI. LA LESIONE APPARE CONTENUTA ENTRO I MARGINI DI ESCISSIONE CHIRURGICA. pTNM:Pt2A; Pnx; mX; lv0.
SNOMED: T-01000 M-87433
INDAGINI IMMUNOISTOCHIMICHE ESEGUITE: Hmb45+
Vi sarei immensamente grata se riusciste a fornirmi un quadro reale della situazione. Mio suocero a 73 anni e gode di ottima salute fino ad adesso. Dovrà fare operazione chirurgica per linfonodo sentinella, esami del sangue e scintilligrafia secondo il protocollo nazionale. I primi esami li ha tra un paio di giorni ma l'operazione per il linfonodo e la scintilligrafia soltanto dopo la metà di ottobre. Il mio timore è che passi troppo tempo. Per quanto mi sono documentata non mi sembra una buona situazione.
Chiedo scusa, ho inserito la stessa domanda anche sulla specialità Oncologia già da alcuni giorni ma non ho avuto risposta. La scrivo qui nella speranza che qualcuno voglia dirmi qualcosa per quanto limitata da un consulto a distanza. Ho riportato tutto l'istologico, vorrei un parere reale basato su queste informazioni anche se so che la chiave di tutto saranno i prossimi esami. Proprio per questo mi chiedo. Non sarà un po' tardi tra un mese e mezzo ?? Inoltre in questi giorni gli è comparso un dolore ad un orecchio e lo sente molto chiuso. Un otorino gli ha segnato antibiotici diagnosticando un otite. Ho il terrore che siano sintomi di metastasi a distanza. Mi scuso ancora ma sono molto agitata.
Grazie per quanto vorrete dirmi e saluti.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
il melanoma cutaneo è un tumore purtroppo piuttosto aggressivo la cui prognosi, a tutt'oggi, è strettamente legata allo spessore cutaneo, quindi ai 1,9 mm da voi riportati. La biopsia del linfonodo sentinella serve solo come stadiazione e per verificare vi sia l'indicazione ad effettuare una ulteriore operazione, ma senza fretta dal momento che la lesione primitiva è già stata asportata.
La prognosi e tutte le indicazioni vi verranno fornite dai medici che seguiranno il paziente, non sono argomenti facilmente affrontabili a distanza senza una valutazione completa del soggetto. Il mio consiglio, per non fare confusione, è quello di attenersi alle indicazioni che vi verranno fornite dai colleghi dermatologi che avranno in cura il paziente.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio, la ringrazio per la veloce risposta. Capisco benissimo i limiti di un consulto on line. Mi permetto, tuttavia, di porle delle domande chiare se può rispondermi la ringrazio.

1) Mi dice che la prognosi del melanoma, a tutt'oggi, è strettamente legata allo spessore cutaneo, quindi ai 1,9 mm. Se mio suocero fosse un suo paziante, oltre ad indicargli tutto l'iter medico da seguire, come gli illustrerebbe la situazione? Visto che la prognosi è legato alla spessore, con questo istologico come valuta il cancro primitivo?

2) So come funziona la pratica del linfonodo sentinella. Ok, non c'è fretta perchè non curativo. Ma se serve ad indicare se è necessario un altro intervento non è bene farlo subito? Non c'è rischio che il cancro avanzi?

3) La tac total body serve per vedere se il cancro è andato da qualche altra parte. Perchè allora aspettare un mese e mezzo ?? E' vero che il cancro primitivo è stato asportato ed è anche vero che se è andato in giro non si può tornare indietro ma saperlo prima non può aiutare eventualmente a curarlo ?

La ringrazio infinitamente e buona giornata.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
1) Mi dice che la prognosi del melanoma, a tutt'oggi, è strettamente legata allo spessore cutaneo, quindi ai 1,9 mm. Se mio suocero fosse un suo paziante, oltre ad indicargli tutto l'iter medico da seguire, come gli illustrerebbe la situazione? Visto che la prognosi è legato alla spessore, con questo istologico come valuta il cancro primitivo?

R.-> ripeto, personalmente ho l’esigenza di parlare direttamente coi pazienti davanti. Non esprimo prognosi oncologiche on line, anche perché il discorso è molto complesso.

2) So come funziona la pratica del linfonodo sentinella. Ok, non c'è fretta perchè non curativo. Ma se serve ad indicare se è necessario un altro intervento non è bene farlo subito? Non c'è rischio che il cancro avanzi?

R.-> no il cancro non avanza più di così perché è già stato tolto. Potrebbe essersi localizzato al linfonodo, ma saperlo tra un mese o due due non cambia nulla.

3) La tac total body serve per vedere se il cancro è andato da qualche altra parte. Perchè allora aspettare un mese e mezzo ?? E' vero che il cancro primitivo è stato asportato ed è anche vero che se è andato in giro non si può tornare indietro ma saperlo prima non può aiutare eventualmente a curarlo ?

R.-> la TAC total body serve a verificare se ci sono metastasi interne visibili con l’apparecchiatura. Il picco statistico di incidenza delle metastasi da melanoma è nei primi due anni dopo la rimozione. Se malauguratamente la TAC dovesse mostrare localizzazioni secondarie non avrebbe più senso fare il sentinella. Le chemioterapie per il melanoma non sono per ora molto efficienti: anche i farmaci di recente produzione possono al limite aumentare la sopravvivenza di alcuni mesi ma non determinano una “guarigione” dal melanoma.
Le raccomando ancora una volta di seguire gli specialisti dermatologi del suo centro o di altro centro di sua fiducia (è importante si instauri un buon rapporto con i curanti).
Cordiali saluti
Melanoma

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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