Insufficienza renale cronica e cortisone

Salve, al mio futuro marito (36enne), in seguito a ricovero in ospedale nel mese di aprile, è stata diagnosticata insufficienza renale cronica, causata da ipertensione.
Gli era stata prospettata una sicura dialisi di lì a poco, invece in tutti i controlli susseguitisi, c'è stato un graduale miglioramento di tutti i parametri, con grande sorpresa dei medici che non se lo spiegano.
La cosa che ci stupisce è la terapia cortisonica che gli è stata prescritta e a cui si sottopone da ormai 5 mesi.
A cosa serve il cortisone? Perchè sul foglietto illustrativo è scritto che causa problemi ai reni e non deve essere assunto in caso di insufficienza renale?
Le medicine che prende (oltre al cortisone) sono quattro diversi farmaci per abbassare la pressione, vitamine varie, due gastroprotettori, un diuretico e l'acido folico.
Inoltre vorrei sapere se e quanto il suo problema potrebbe influire negativamente sul nostro tentativo di concepire un bambino.
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
egregia signora,
i dati da Voi riferiti nella richiesta di consulto non sono abbastanza esaustivi per poter dare una giudizio; credo che la causa dellamalattia renale del vostro compagno sia legata ad una glomerulonefrite (ha fatto una biopsia renale?) per la quale in molti casi si utilizza una terapia con steroidi per molti mesi. SI informi meglio in merito e non esiti a ricontattarmi.
Un caro saluto

Dr. Remo Luciani

[#2]
dopo
Utente
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Salve dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Quando è stato ricoverato aveva una pressione di 240 - 150, era pallido e faceva fatica a fare ogni minimo sforzo. Aveva anche una broncopolmonite, che è ormai stata curata.
La clearance della creatinina era compresa tra i 7 ed i 12 (andiamo a memoria perchè la cartella è ancora in ospedale), mentre col tempo è salita a 29. Tutti i valori delle analisi del sangue erano sballati (potassio leggermente basso, acido urico alto, emoglobina bassa, leucociti alti, ecc). Adesso sono rientrati praticamente tutti (a parte piccolissimi dettagli), tranne, appunto, la creatinina, che è 3,40 mg/dL e l'acido urico leggermente alto.
La pressione attualmente è tenuta sotto controllo ed in media è 150 - 90.
La biopsia non l'hanno fatta a causa dell'addome troppo grande (è sovrappeso). Anche per questo segue un regime alimentare adeguato e sta dimagrendo.
Quando è stata effettuata l'ecografia, i medici hanno parlato di "reni piccoli con cicatrici". Però l'ultima ecografia è stata effettuata a fine maggio. Il prossimo appuntamento sarà per dicembre.
Vorrei capire una cosa, se possibile. Come mai vengono utilizzati gli steroidi per curare i reni, quando da quel che c'è scritto li danneggiano? Dato che già le medicine per la pressione non giovano ai reni, il cortisone non potrebbe forse peggiorare la situazione?
Ultima domanda: secondo lei, possiamo pensare che col tempo e le cure adatte la malattia regredisca? O, come dicono i medici che lo tengono in cura, è "destinato" al trapianto e non "dobbiamo farci illusioni"? I medici sono rimasti, in ogni caso, increduli, in quanto non si aspettavano miglioramenti, ma al massimo situazione stabile destinata comunque al peggioramento.
La ringrazio davvero tanto.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
egregia signora,
non avendo di fronte il paziente e non conoscendo al meglio la storia clinica faccio delle ipotesi:
verosimilmente il vostro compqagno ha avuto un peggioramento della funzione renale molto rapido in un quadro di glomerulonefrite misconsociuta;o meglio non si è accorto di avere ad esempio le proteine nelle urine e/o il sangue. Le malattie renali sono cos',danno segno di loro quando ormai il danno è instaurato;nell'ipotesi di una condizione di "nefrite" è stata iniziata una terapia steroidea per cercare di ridurre l'infiammazione e tale approccio ha sortito ottimi risukltati visto il miglioramento del quadro. Cerchi di avere fiducia e di considerare che nonostante la prognosi renale non buona abbiamo a disposizione valide opzioni terapeutiche da mettere in campo al momento giusto (dialisi e trapianto). OrA,tali opzioni sono premature e dobbiamo dare il tempo alla terapia di agire.
Un caro saluto
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dopo
Utente
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Spero che la terapia funzioni e che le cose si evolveranno in meglio.
La ringrazio ancora