Demenza senile

Salve,
Richiedo questo consulto per mia nonna 88enne.
Fino a Gennaio di quest' anno era perfettamente autonoma e in buono stato di salute.
A Febbraio, per una sua banale distrazione (così come chiarito da lei stessa) è caduta senza, fortunatamente, riportare alcuna frattura.
Eppure da allora la sua condizione mentale è andata via via peggiorando.
Ha iniziato confondendo il giorno con la notte (al risveglio dal riposo pomeridiano voleva fare colazione e assumere le medicine del mattino), poi ha iniziato a ripetere continuamente sempre le stesse cose, a richiamare la nostra attenzione anche per le cose più futili e banali.
Dall'inizio di questa estate la situazione è precipitata.
Il suo stato mentale peggiora di giorno in giorno (ce ne accorgiamo noi che la vediamo tutti i giorni e chi non la vede per qualche settimana resta sbalordito).
Fa cose senso, si taglia i vestita, ha dei momenti di fortissima agitazione, grida e piange senza motivo, esce dal bagno con la veste ancora alzata che lascia scoperte le gambe (questo particolare mi ha molto scossa, dal momento che fino a solo qualche mese fa era una donna estremamente pudica).
All'inizio di questi episodi, il dottore ci consigliò delle gocce (En), ma noi ci siamo sempre rifiutati di dargliele perchè non volevamo vederla come un vegetale.
Pochi giorni fa il medico di base è tornato e riscontrando esso stesso un notevole peggioramento le ha prescritto Serenase 10 gocce al mattino e 10 la sera.
Abbiamo provato a dargliele perchè era sempre più agitata, ma adesso se ne sta seduta, non fa niente, non ci chiama, non parla, le dobbiamo ricordare noi di andare in bagno, si addormenta sulla sedia.
Noi non vorremmo vederla così spenta, ma non vorremo neanche che si agitasse fino a piangere e a disperarsi.
In conclusione le mie domande sono: che grado di consapevolezza lei ha della sua condizione? Capisce di non essere più quella di prima? Soffre quando si agita? Per la sua serenità sarebbe meglio somministrarle queste gocce che la fanno stare sicuramente più calma, ma "spenta"? O sarebbe meglio non dargliele lasciare che viva in preda a questi stati di agitazione/insonnia/depressione?
Mi rendo conto che queste domande potrebbero sembrare banali, ma vogliamo darle tutta la serenità possibile per vivere il tempo che le resta.
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

alle prime domande non è possibile dare una risposta perché ancora non si hanno certezze in merito. Per quanto riguarda la terapia è possibile ridurre un po' il dosaggio, d'accordo col medico curante, fino a trovare un giusto equilibrio tra la fase di agitazione e l'eccessiva sedazione. Infatti spesso in questo tipo di pazienti si devono fare gli opportuni aggiustamenti posologici in base alla reazione individuale al farmaco.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il problema è che tra noi familiari, c'è chi si oppone categoricamente alla somministrazione e chi (come me) ritiene che sia più opportuno dargliele, ovviamente, come lei stesso diceva, nel giusto dosaggio.
Per questo mi chiedevo: NON DARGLIELE aiuterebbe a non farla peggiorare?
Secondo me chi si oppone alla somministrazione (nello specifico, i figli) lo fa solo nella speranza di poter ancora "interagire" con la madre, senza però capire che ormai, mentalmente, quella madre non c'è più!
Le manifestazioni di squilibrio sono OGNI GIORNO più gravi, ogni giorno se ne presenta uno nuovo, sembra letteralmente impazzita...
La ringrazio nuovamente per la risposta.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

a mio avviso la nonna va curata, forse non è possibile farla ritornare come prima ma una terapia sintomatica, nei giusti dosaggi, la riterrei opportuna.
Per terapia sintomatica s'intende la cura del sintomo o dei sintomi senza potere agire sulla malattia di base se non ha una terapia validata scientificamente.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Abbiamo appena chiamato il medico di base per informarlo degli ulteriori peggioramenti. Ci ha consigliato una visita geriatrica e nel frattempo citicolina 1 compressa al giorno.
Ritiene che questo medicinale possa portare giovamento alla situazione di mia nonna? E se si, in che termini?
La ringrazio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

concordo col medico curante per l'indicazione alla visita geriatrica.
Sulla citicolina ci sono opinioni discordanti, è una molecola molto utilizzata la cui efficacia clinica non sempre è evidente, spesso dipende dalla reazione individuale al farmaco ma non ha un'azione sedativa. Comunque potrebbe aiutare.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente!
La terrò aggiornata.
E' importante per i familiari aver molteplici punti di riferimento per affrontare al meglio questa situazione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Ok, buon fine settimana!