Un paio d'anni

Buongiorno sono Anna, ho 26 anni e volevo sottoporre alla vostra attenzione la mia situazione.
Circa 3 anni fa ho sofferto per un paio d’anni di depressione, sono stata in cura da un medico psichiatra e fortunatamente ne sono uscita.
Da allora sono diventata molto ansiosa per quanto riguarda la mia salute, nel senso che mi agito e preoccupo per niente, e come ho potuto leggere dalle richieste degli altri utenti, sono consapevole che sono tutte idee infondate.
Questa situazione mi provoca, però, un forte disagio che non riesco a controllare, o meglio, finchè mi impongo di resistere, resisto e cerco di distrarmi facendo dell’altro, ma se la situazione è particolarmente pesante, non riesco a gestirla e cado in panico.
Vorrei un consiglio su come imparare a gestire queste situazioni: è opportuno che consulti un psicologo?possono essere i primi sintomi di una ricaduta nella depressione?
Vi ringrazio per la risposta
anna
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
Se ha già ottenuto buoni risultati con il medico psichiatra al quale si era rivolta, potrebbe interpellarlo nuovamente. L'ha già fatto?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
non l'ho ancora contattato, perchè sinceramente temo che mi ordini nuovi antidepressivi...
[#3]
Dr. Alberto Mazzotti Psicologo, Psicoterapeuta 22
Buonasera Anna,

sulla base di quanto riportato da lei, queste consulenze on-line non possono naturalmente essere nè esaustive, nè particolarmente affidabili. Possono tutt'al più favorire l'utente a rifettere meglio sui propri quesiti ed esigenze allo scopo di fare quindi un po' più di chiarezza.

Alla luce di questo, ciò che le posso rimandare è che forse in lei è presente anche un tratto ansioso oltre che elementi depressivi (più o meno invasivi e più o meno scomparsi). Non è necessariamente una situazione di tipo esclusivo (o uno o l'altro...).

Una cura farmacologica mirata è, da quanto racconta, sicuramente risultata efficace rispetto alla risoluzione della problematica depressiva lamentata in passato. Ma l'ideale è modificare anche "il terreno" per evitare che riemerga in futuro la stessa problematica.
Una consulenza psicologica e soprattutto una terapia psicologica, può facilitare un "lavoro su di sè" che comprenda non solo i singoli sintomi quanto più la persona nella sua completezza, comprendendo quindi tutta l'eventuale sfera di disagio che vi fosse eventualmente presente.

Se volessimo restringere in modo molto approssimativo (non me ne vogliano i colleghi) il campo di applicazione delle varie terapie potremmo sommariamente dire che terapie psicologiche riconducibili ad un orientamento cognitivo comportamentale e sistemico sono normalmente più brevi e più mirate al sintomo, mentre terapie psicologiche di orientamento psicodinamico/psicoanalitico sono normalmente più lunghe e orientate alla persona nella sua interezza.

Sta nella professionalità e serietà del professionista a cui deciderà di affidarsi, proporle un tipo di terapia piuttosto che un altro (e quindi inviarla eventualmente a chi di competenza) anche sulla base di quelle che, Anna, emergeranno essere le sue esigenze.

Le auguro un proficuo percorso.
Cordiali saluti.

Dr. ALBERTO MAZZOTTI
- PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA a Forlì T.331/2394517
info@albertomazzotti.it - www.AlbertoMazzotti.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
la ringrazio per la sua risposta, quindi, mi corregga se sbaglio dovrei rivolgermi al medico che mi curò a suo tempo per intraprendere sia una cura farmacologica che psicologica, al fine di spergiurare ogni ricaduta?
[#5]
Dr. Alberto Mazzotti Psicologo, Psicoterapeuta 22
Gentile utente,

se ne è rimasta soddisfatta può continuare a rivolgersi a lui cosciente però del fatto che con buona probabilità (ipotizzo) lei dovrà iniziare una nuova terapia farmacologica (se il medico riterrà la situazione opportuna). Esprimendo eventualmente un desiderio di intraprendere anche una terapia psicologica.
L'alternativa è quella di ricolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta (che di norma non può prescrivere farmaci a meno che non sia anche uno psichiatra) che utilizzerà strumenti e metodologie psicologiche.

Le due alternative non sono escludenti nel senso che una terapia psicologica può talvolta essere opportunamente affiancata e supportata da una terapia farmacologica e viceversa. Sarà obbligo del professionista a cui decide di rivolgersi valutare l'opportuna esigenza di una o dell'altra alternativa o di entrambe.

In ultimo, le consiglio che non le è utile chiedere a noi se è il caso di rivolgersi nuovamente allo stesso professionista o ad un altro. Non siamo noi in grado di valutare questo e di prendere decisioni per lei.

Cordiali saluti
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
I problemi di ansia come il suo possono essere trattati sia farmacologicamente che attraverso la psicoterapia, e in genere in tempi abbastanza brevi. Tuttavia, e al di là di questo, è molto importante il rapporto che si crea con il professionista al quale ci si rivolge. Anche per questo le suggerivo di ricontattare il medico che l'aveva seguita a suo tempo.

D'altra parte, se non fosse disposta ad assumere farmaci potrebbe farglielo presente e farsi consigliare in merito, oppure rivolgersi direttamente a uno psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
vi ringrazio per la vostra consulenza...vedrò di contattare il medico che a suo tempo mi aiutò e parlarne con lei in merito al da farsi....grazie ancora!!