Insufficienza venosa cronica arti inferiori

Salve,vorrei un parere disinteressato.Soffro di insufficienza venosa cronica,ho una situazione importante che vi allego,ma nn ho sintomi.Sno uno sportivo e un marzialista;in onesta'nn ho problemi grossi con questa patologia,eppure il quadro e'importante.Mi propongono tutti un intervento chirurgico.Nn ultimo il medico(bravissimo)che ho contattato per l'ecocolordopler.Mi ha proposto un intervento cn la schiuma(a base di anidride carbonica)sulla safena.Con ottimi risultati.In effetti mi ha convinto;e'un ottimo medico.Per privacy nn faccio il nome del medico napoletano in questione.
Bene..questo e'il responso del mio ecocolordopler:
DESTRA
Safena interna ectasica e refluente;di calibro aumentato cn diametro di 1,8 cm al terzo medio di coscia;appare refluente alla crosse anche dopo manovre diamiche(Valsavia).
Multiple tributarie varicose di safena interna,ectasiche e refluenti.
Safena esterna ectasica e refluente(calibro massimo di 5 mm al tratto medio) anche alle manovre dinamiche(Parana'test).
Ectasia della vena gemellare mediale.
Perforanti di Cockett e Boyd refluenti.
SINISTRA
Safena interna di calibro aumentato ed incontinente,con calibro maggiore al terzo medio di coscia(1,25cm);appare incontinente alla crosse anche dpo manovre dinamiche (Valsavia).
Multiple tributarie varicose di safena interna specie al tratto di gamba,ectasiche e refluenti alcune delle quali palpabili e visibili.
Safena esterna ectasica e incontinente anche alle manovre dinamiche(Parana'test),con calibro massimo di 5mm di diametro.
Perforanti di Cockett e Boyd refluenti.
Il circolo atrerioso e'caratterizzato da flusso trifasico su tutto l'asse femoro-popliteo-tibiale.
Non si evidenziano trombosi venose profonde bilateralmente.
L'esame e'stato molto accurato.In effetti il sistema venoso profondo era ok,slo in un punto e'stato a lungo,ma poi il medico nn ha dato peso alla cosa,dpo un'iniziale incertezza.Si consiglia trattamento di scleroterapia con mousse eco guidata.Utile utilizzo di calze compressive di seconda classe.

PARERE DEL SOTTOSCRITTO:Non evidenzio alcuna sintomatologia;pratico 10 ore di sport alla settimana e nn soffro ne'di dolori ne'di fastidi.L'unica sintomatologia al momento presente e'prurito occasionale nella zona interna della tibia destra.Stop.Nn ho mai usato calze,mai usato creme,mai fatto niente,se non perdere peso e fare moltissimo sport.Compreso sport da contatto(arti marziali).Disagi al momento nn ne ho.
CHE FACCIO?
[#1]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
l'indicazione al trattamento della insufficienza venosa discende da una serie di valutazioni per noi impossibili a distanza: rilievi clinici (sintomi) e strumentali (ecocolordoppler), condizioni cliniche generali e manifestazioni locali (Varici).
L'insufficienza venosa è in genere ben tollerata nei soggetti di sesso maschile, soprattutto quando dediti ad attività sportive che mantengano in esercizio i muscoli ed il sistema di ritorno venoso connesso alla dinamica degli stessi.

Alla domanda che ci pone "CHE FACCIO ?" e, aggiungerei, "A CHE TIPO DI TRATTAMENTO eventualmente mi sottopongo (Scleroterapia, Chirurgia) ?" sarà solo Lei a poter dare una risposta, sula base dei disturbi che lamenta e sul grado di fiducia che riporrà nel Professionista che La segue.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
La ringrazio dott.Piscitelli,per la sua Disponibilita'.A dir il vero,il flebologo e'una figura professionale su cui nutro forti dubbi;all'eta'di 17anni mi terrorizzarono,parlandomi di complicanze importanti e volevano stripparmi le safene a 18 anni;gia'l'ho scritto qui sopra,quindi nn mi ripeto;posso solo dirle che i 5medici interpellati,furono presi e mandati a quel paese;in 15 anni la situazione nn e'ne'peggiorata ne'migliorata;e'sempre uguale;nel frattempo ho perso 30 kg e mi sno messo a correre in continuazione;porto questo banale esempio;se ho una carie,so che ho una carie e sono consapevole che se nn la curo,avro'possibili problemi;ma se per una carie che nn mi fa'male,mi proponi di togliere il dente,in onesta'..ma che ragionamento e'?Se poi e'una carie superficiale a limite la tratti,ma nn e'che levi il dente.Il bello viene dopo; sentirsi dire..l'intervento nn e'risolutivo,poiche'e'una malattia cronica e con buona probabilita'avra'recidive in un futuro prossimo,porta un'ulteriore riflessione..ma perche'nn farlo a 50 anni st'intervento?.Cioe'per chi ascolta,la sensazione e'che o l'angiologo nn si rende conto di cosa propone o nn saprei proprio sul piano comunicativo quali scuole siano state fatte nelle Universita'.Io mi riferisco alla logica e in parte all'italiano.Il giudizio e'complessivamente molto negativo sui medici vascolari.La mia teoria e'che senza dolori,un intervento nn ha senso.Eppure siamo al 15esimo anno che mi sento dire..lei e'a rischio trombosi,a rischio flebite,a rischio ulcera arischio col sistema venoso profondo.Nn vorrei fare la fine di mio zio..che e'120kg e'arischio infarto da 30anni e tiene 84anni e i suoi sanissimi fratelli sn tutti morti.Cioe'e'l'asintomaticita'che mi porta a largo da un intervento.Nn so come spiegare e la consapevolezza che la medicina non e'una scienza esatta,ma una scienza del probabile.E'probabile che..ma nessuno lo puo'dire con certezza.
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