Tumorectomia renale

Buongiorno dott.Castiglioni grazie per la risposta sono passati due mesi dal precedente post e vorrei aggiornare la situazione di mia madre.Ha eseguita la tac con mdc che conferma il risultato dell'ecografia e conferma inoltre la presenza di cisti epatiche (formazioni benigne) e di un angioma alla milza (niente di preoccupante); tuttavia la lesione al rene è considerata sospetta come eteroproduttiva. A ciò è seguito una visita urologica che ha confermato l'indicazione per la rimozione e il successivo esame istologico;l'urologo ha detto che non si può distinguere senza asportazione che la lesione (22mm * 23mm) sia un angiomiolipoma benigno o qualcosa di maligno. Ha proposto un intervento in laparoscopia robotica con il robot DaVinci presso il San Raffaele a Milano con la possibilità di preservare il rene enucleando la formazione.Ha quindi inserito mia madre in lista d'attesa . A tal proposito ha effettuato il prericovero e la visita anestesiologica venendo classificata ASA 2 (soffre di ipertensione e ha subito un'ablazione cardiaca per Tpsv sette anni fa).Vorrei una vostra opinione dei gentili dottori in merito al tipo di intervento (rischioso?) e l'anestesia (può essere pericolosa? è totale) e al follow up. L'urologo ha detto che anche in caso di carcinoma solitamente per queste dimensioni si eseguono solo controlli periodici e non terapia oncologiche, è vero? Grazie anticipatamente (sono molto in ansia).
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente in attesa della risposta del collega,
posso affermare che tutte le lesioni renali giudicate dubbie vanno asportate preferibilmente con tecniche minimamente invasive come quelle proposta a sua madre.

Ovviamente come tutti gli interventi quello proposto prevede dei rischi che comunque sono molto contenuti dall'utilizzo di tecnologie all'avanguardia. Per quel che riguarda il rischio anestesiologico in un paziente catalogato come ASA II i rischoi di una anestesia generale è anch'esso molto contenuto.

In ogni modo prima di qualsiasi tipo di procedura è bene che si esegua un approfondito colloquio sia con l'urologo proponente che con l'anestesista chiarendo ongi minimo dubbio.

Se le interessa può leggere il mio articolo:

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1562-guarire-dal-tumore-renale-si-puo.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
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Gent.le dottor Scalese la ringrazio per tempestiva risposta, ho letto il suo articolo e mi ha appunto delucidato e anche confermato quanto avevo all'incirca già sentito. Mia madre ha eseguito il colloquio con l'anestesista che ha redatto una cartella avendogli portato tutti gli esami anche vecchi di mia madre la quale non soffre di allergie conosciute a farmaci e ha gia subito un'anestesia per un fibroma dell utero asportato quasi vent'anni fa.Ha inoltre confermato che l'intervento è sempre un intervento ma con rischi e invasività minima.Quello che volevo chiederle come conferma è in merito al follow up eventuale: ho appunto letto che in caso di tumore maligno renale la chemio e la radio hanno dati scarsi risultati e si usano invece farmaci a bersaglio molecolere riservati in caso di metastasi.Per una lesione delle dimensioni di mia madre le metastasi sarebbero rare e si tenderebbe invece a effettuare tac ed ecografie nel tempo. Grazie anticipatamente.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Nella stragrande maggioranza dei casi lesioni renali di pochi centimetri sono organo-confinate (cioè non sono metastatiche) ed anche se maligne guariscono completamente dopo asportazione senza necessità di chemio o radioterapia.
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Utente
Utente
Grazie dottor Scalese per la risposta.Non resta che attendere l'intervento; provvederò ad aggiornarla in seguito.


Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Grazie dottor Scalese per la celere risposta. Ora non resta che aspettare l'intervento.La terrò poi informata.

Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego!
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Utente
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Gent.le dottor Scalese e gentili dottori buongiorno;

sono qui per aggiornare la situazione di mia madre: è stata operata per tumorectomia renale robotica (da Vinci) presso il San Raffaele di Milano in data 2 ottobre; il chirurgo ha detto che la neoformazione era circoscritta e ha quindi salvato il rene;l'intervento è andato bene e il decorso post operatorio è stato regolare (ha avuto solo qualche linea di febbre) e le urine sono chiare e regolari. E' stata dimessa in data 8/10; ora siamo in attesa dell' esame istologico che arriverà non prima di 15 giorni. L'unica domanda che volevo porre ora è per il drenaggio che da quando è stato rimosso continua a rilasciare liquido sieroso misto a sangue (rosso) e che bagna la fasciatura... volevo sapere se si tratta di un fatto regolare anche perché dovrà recarsi presso l'ambulatorio del reparto non prima di venerdì per la medicazione. Gli infermieri hanno detto che succede fin quando il buco non si cicatrizzerà da solo....

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Quante volte al giorno cambia le medicazioni?
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Utente
Utente
fino a oggi 11.10 non aveva mai cambiato la medicazione tranne durante il ricovero dove le veniva cambiata ogni giorno comunque si recherà in reparto domani mattina 12 ottobre mi correggo non oggi. La benda è ormai inzuppata e macchiata di liquido fuoriuscito mi chiedevo anche se si può infettare.

Grazie
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Scusandomi per il ritardo. E' necessario cambiare spesso la medicazione proprio per evitare infezioni. La visita di controllo è indispensabile.
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Buonasera
Grazie dottor Scalese per la risposta.
Mia mamma ha effettuato la medicazione durante la visita; le hanno detto di cambiarla tutti i giorni previa disinfezione con Betadine; hanno detto all'ospedale che il drenaggio è quasi chiuso del tutto e non c'è traccia di infezione.
La terrò aggiornata quando comunicheranno l'esito dell'esame istoogico.

Cordiali Saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ok! Si ricordi che la ferita va sempre tenuta asciutta effettuando le medicazioni anche più volte al giorno.
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Utente
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Buonasera dottor Scalese e gentili dottori,

aggiorno la situazione di mia madre la quale ha ritirato l'esito dell'esame istologico dal chirurgo: la diagnosi è oncocitoma renale.
Il medico ha assicurato che si tratta di una neoplasia benigna e questo ci tranquillizza, però leggendo su internet ho letto pareri discordanti in merito alla benignità di questa formazione.
Come follow up ha consigliato esami sangue emocromo+creatininemia+ azotemia tra un mese poi ogni sei mesi più ecografie addome tra un mese, tra sei e tra un anno rispettivamente con annessa visita urologica. Cosa ne pensate? Come mai ci sono queste apparenti discordanze sull'oncocitoma^?

Grazie anticipatamente


Cordiali saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
in questo caso credo che non sia il caso di fossilizzarsi nel conoscere la natura del tumore ed entrare nel merito di pareri discordanti.
In questo tipo di tumore è necessario sapere che la cosa più importante è quella di seguire scrupolosamente le indicazioni di "follow-up" ovvero le visite di controllo e gli esami consigliati.
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Utente
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Buonasera Dottor Scalese e gentili dottori,


volevo aggiornare la situazione di mia madre che ha finalmente avuto l'esito dal chirurgo-urologo dell'esame istologico. Il risultato è : oncocitoma renale.
Questa diagnosi è positiva e ci ha rincuorato essendo una neoplasia benigna come detto dall'urologo. Come seguito dovrà eseguire a un mese, a sei e tra un anno ecografie addominali complete, visite urologiche e esami sangue emocromo azotemia e creatininemia. Volevo un parere su questo follow up se è corretto e poi un altro mio dubbio riguarda il fatto che leggendo qua e la (su siti internet), l'oncocitoma non da tutti è considerato completamente un tumore benigno ma dall'esito incerto come se fosse una via di mezzo , Dico bene? gradirei un chiarimento.Mia madre può stare tranquilla per ora?

Cordiali Saluti.
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mi scuso ho pubblicato due volte l'annuncio
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Considerato che questo tipo di tumore in un'altissima percentuale di casi non recidiva l'intervento da solo può essere considerato risolutitvo.
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Utente
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Grazie dottor Scalese , mia mamma si atterrà alle visite e alle ecografie periodiche con serenità nel tempo.

Cordiali Saluti-
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Ok! Prego.