Extrasistoli e sesso

Buongiorno dottori,
soffro in alcuni periodi della mia vita di extrasistoli. Ho fatto vari accertamenti, anche più o meno complessi, ma il risultato è sempre stato negativo. Ho portato all'attenzione del cardiologo che mi ha visitato circa un mese fa, tutti referti che feci in passato, come ECG, ecocolordoppler, risonanza magnetica ed ECG sotto sforzo (cyclette); in quest'ultimo mi sono stati riscontrati BEV monomorfi isolati all'acme dello sforzo e alla ripresa (ero molto agitato e in ansia durante quel test, lo ammetto). Tutto a suo parere, e a parere del medito ci base, risultò nella normalità e mi invitò ad essere più tranquillo e a godermi i miei 31 anni. Ho apprezzato moltissimo il lato umano di questo medico, che mi portò praticamente a non avere più extrasistoli. In quest'ultimo periodo che trascorsi con le extrasistoli prima di questo colloquio con il cardiologo, mi capitava di averne una o due soltanto al momento del riscaldamento in palestra, cosa che ora invece non c'è più dalla visita in poi. Chiaramente questa cosa mi fa dedurre che queste erano semplicemente come diceva lui: frutto del mio stato ansioso.
Le sporadicissime extrasistoli che mi capitano, oramai sono rilegate ad una solo alcune volte che faccio sesso con la mia ragazza.
Il problema che vorrei porvi è:
Ieri sera, dopo una serata con amici e birra, mi sentivo abbastanza brillo e disinibito. Sono arrivato a casa con la mia ragazza e abbiamo fatto sesso. Nella stanza faceva particolarmente caldo ed ero in uno stato particolarmente sotto sforzo e coinvolto emotivamente. Sudavo abbastanza copiosamente. Ad un tratto, ho cominciato a sentire prima un'extrasistole, poi un'altra, e ho cominciato a farci caso, fintanto che non hanno iniziato ad arrivare una dietro l'altra e la cosa mi ha allarmato tantissimo. Mi sono interrotto chiedendo scusa alla mia ragazza e tutto mi è passato all'istante.
Secondo voi, caldo, alcol, sforzo e sesso possono avermi creato questa situazione di extrasistolia ripetuta? Durante tutto il giorno non ne ho avuta neanche una, e non ricordavo quanti giorni erano che non ne sentivo anche semplicemente una.

Grazie per il Vostro tempo.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Sicuramente la concomitanza di diverse cose che possono favorire l'insorgenza di extrasistoli (alcool, bevande gassate, sudorazone profusa, sforzo fisico), più la sua ansia hanno contribuito al fenomeno.
Le consiglierei di limitare le prime due, di fare una dieta abbastanza ricca di potassio (banane, arachidi, patate) così potrà godersi meglio il sesso.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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La ringrazio per la sua disponibilità, specialmente di sabato!
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Salve Dottoressa,
riprendo questo post per chiederle un parere.
Da una settimana, ho cambiato tipo di allenamento, passando a uno più aerobico e più stancante di quello precedente. Il cambio di allenamento in queste due sedute (è il secondo giorno questo), mi ha portato ad avvertire alcune extrasistoli nel momento dello sforzo (non saprei quantificarle, ma ne avrò percepite circa 5~10 ad allenamento). Queste extrasistoli tendono a scomparire con l'avanzamento dell'allenamento.
La mia domanda è: il cambio di compagni di allenamento (ambiente nuovo), la paura di non poter risultare all'altezza della situazione e la paura che l'allenamento possa essere troppo per me (senso di sconfitta nel caso uno possa sentire la necessità di fermarsi), possono favorire le extrasistoli? Durante la quotidianità non ne avverto mai da molto tempo, ma in alcuni momenti della mia vita ne ho sofferto durante le normali giornate.
Consultando vari siti internet, sembra che le extrasistoli sotto sforzo siano potenzialmente meno "benigne" di quelle che passano allo sforzo.
Cosa ne pensa? La mia ansiosità di base può portarmi a creare momenti di extrasistolia di questo tipo?
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Salve dottoressa (o dottori, per chiunque voglia rispondere),
Le scrivo ancora per chiederLe un parere su queste extrasistoli che sono presenti durante l'allenamento, specialmente sotto intenso sforzo e subito dopo. Oramai mi sto costantemente focalizzando su di loro, quasi aspettando e valutare se esse arriveranno o no. Una manciata le ho in ogni allenamento, ma non saprei quantificarle (5? 10? 15? su un allenamento di 1 ora e 30 minuti). Sono variabili in qualità da giornata a giornata.
Purtroppo comincio ad aver paura che queste aritmie possano essere dovute a qualche problema cardiaco non rilevato con quei metodi diagnostici. Non ho effettuato l'Holter, perché l'ultimo cardiologo diceva che secondo lui era inutile, ma se volevo lo avrei potuto fare per stare più tranquillo.
Possibile che mi vengano (o che le avverta) soltanto durante lo sport? Fino a un anno o due fa non mi accadeva mai.
Vorrei chiederLe se, secondo Lei, ci può essere correlazione tra extrasistolia all'acme dello sforzo e a recupero e malattie o problemi in genere cardiaci. Su internet c'è di tutto di più, ma spesso questo grande strumento, può essere dannoso se usato male e fuori controllo.
Il cuore è un muscolo che si sente molto bene, e spesso si mette la concentrazione su di lui, specialmente in tipi un po' (solo un po'?) ipocondriaci come me!

Grazie