Micropene e trattamenti

gentilissmo dottori, sono un razzo di 36 anni altleta e sportivo, ormoni sessuali nella norma fisico asciutto, insomma pratico molto sport per disperazione,
Ho un micropene circa 6 cm in erezione e 7, 5 di cironferenza, probelma che mi ha creato molti disagi sin da adolescente, di fatti fui a suo tempo sottoposto a viste andrologiche e gli specialisti forse allora ancora inserperti dissero di aspettare l'evolversi della situazione e che tutto si sarebbe sistemato dato che gli ormoni erano nella norma, ma non è stato cosi le dimensioni sono quelle attuali. é chiaro che la situaizone è inaccettabile perchè mi è impossibile avere rapporti appaganti anzi le partner o mi hanno deriso o dispiaciute mi hanno semplicimente allontanato, ma non le biasimo per questo sono realista, il coito è proprio impossibile, Detto questo dato che la mia volotntà di legarmi a qualcuno ed avere una vita sessuale appagante come tutte le prsone nomrali di questo mondo mi sono sottoposto a vari ed ulteriori visite secialistiche le cui soluzioni proposte sono: o il talgio del legamento sospensore ed inserimento di distanziatore pubo cavernso ma, mi è stato detto che in erezione cambia poco quindi tecnica inutile ed anche rischiosa per l'erezione stessa, o l'utilizzo di un estensore che potrebbe aumentare di qualche cm la mia condizione ma sempre con rischi. E gli andrologi quando costatano il mio iposviluppo alazano le braccia e sembrano molto confusi sul da farsisopratutto per la circonferenza ridotta, parlano di innesto di grasso ma anche questo inutile in quanto riassorbito. Detto questo volevo sapere se ci sono altre tecniche per cercare di darmi un organo utilizzabile oppure devo rinucnciare per sempre alla sessualità?
non rispondetemi di effettuare visite, di quelle ne ho già fatte tante,:diagnosi MICROPENE, sono le soluzioni che non mi vengno pososte, per questo chiedo a voi c'è un ulteriore metodo chirugico per incrementare questi corpi cavernosi? oppure devo rassegnarmi?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
in queste situazioni così delicate è necessario procedere per gradi, ovvero si inizia da metodi meno invasivi (estensore) per poi pensare a metodi più invasivi quali la chirurgia (da lasciare in ultima analisi) per poi andare alla ricerca di una ragazza che non pensi solo all'aspetto fisico, ma anche ad una relazione affettiva.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
gentilissimo dottore, la ringrazio per il suo intervento, ma in sostanza lei dicendomi di trovarmi una ragazza che non pensi solo all'aspetto fisico mi sottintende che non ci sono soluzioni concrete, mi creda con tutta la buona volontà il mio aspetto fisico è molto piacente, ragion per cui ho potuto relazionarmi con diverse ragazze sia nell'adolescenza dove sono stato più volte deriso, sia nell' età adulta dove funzionava tutto bene fino al primo rapporto, dove le cose si complicavano, ho provato con alcune a parlare subito del problema ma il risultato è sempre lo stesso, si allontanano, perchè diciamoci la verità sotto sono come un bambino,
le donne non sono attaccate tutte alle dimensioni, una grande fetta si, ma ci sono quelle che non ci badano fino ad un certo punto, nel mio caso il rapporto è impossibile, le dita della mia mano sono più lunghe del mio pene, non capisco perchè una donna a cui piaccio per la mentalità per il mio modo di essere alla fine vede come la natura mi ha fatto e con una scusa o in maniera diretta mi allontana, sono stufo di questa situazione, qui nessuno cerca donne che siano attratte dall'aspetto fisico, qui si parla di impossibilità di coito, sia l'estensore che la chirurgia da quello che mi risulta posso far aumentare solo in flaccidità non in erezione, creando non pochi danni,
e sinceramente non mi va di fare il flipper e di subire sempre rifiuti, per di più mi è difficile anche la masturbazione avendo mani abbastanza voluminose, ma si è mai reso conto di quanto siano 6 cm in erezione ma sopratutto un diametro di 7,5,
mi sono stufato a sentirmi dire!! mi dispiace da tutte le ragazze e donne che ho frequentato, diamine ho 36 anni , di rapporti ne ho avuti ma loro non sono per nulla soddisfatte, possibile non ci sia nulla che un banale e dannoso estensore ed il taglio del legamento che fanno quadagnare forse 1 cm in erezione, io cosa me ne faccio ??
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo oggi, oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Scalese, che mi ha preceduto, se desidera avere altre informazioni su questo particolare e complesso tema andrologico, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/202-le-misure-del-pene-le-pene-del-pene-cioe-quando-il-pene-e-piccolo.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
ho letto attentamente il suo articolo, e sinceramnete non ci vede niente di utile, perchè parla di dimensioni normali e patolgiche, io rientro ampiamnete nel patologico, e non fa altro che ripetere che le teciniche di incremento sono rischiose, detto questo deduco che non ci sono soluzioni per il mio caso, diciamo anche che l'androlgia nel mio caso è inutile ecco perchè medici seri che mi visitano alzano le braccia e alla fine non sanno cosa dire,quindi devo rasseganrmi a vivere cosi depresso e deriso, mi dica adesso che senso dovrebbe avere la mia vita quando non si puà avere una donna, sai che rabbia mi attraversa l'animo quando si esce e si vede una coppia felice sorridere e stare insime condividendo quella fetta di felicità ed io a tirare avanti sensa senso, ho il cuore spezzato,
che delusione l'andrologia esiste da 3o-4o anni e non risolve nulla, almeno in casi come il mio, ma non ho forse diritto anche io ad avere una vita sessuale appagante come lei del resto, che si è sposato ed aha sicuramente dei filgli, ma quando è stato giovane avrà avuto le sue esperienze,
una donna non mi accetta in questa condizione, mi chi chiedo perchè tutto questo !! poi riguardo alle tecniche risciare per 1-2 cm io cosa me ne faccio ??
le riporto parte dell'articolo:
Si tratta di procedure complesse come la sezione del legamento sospensore e lo scollamento dei corpi cavernosi dalla sinfisi e dalle branche ossee ischio-pubiche. Questi sono, come si può intuire, interventi molto delicati e con indicazioni molto ristrette e precise e questo per le gravi e possibili complicanze dovute alle lesioni che si possono avere a livello delle strutture vascolari e nervose che sono presenti in queste regioni anatomiche e che sono determinanti per avere una regolare e valida erezione.
quindi che si fa????
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
secondo me dovrebbe cominciare a provare di migliorare il problema prima di tirare i remi in barca con metodi poco invasivi come l'estensore e poi se ne riparla come già consigliatole. Ho l'impressione che parta molto sfiduciato probabilmente molto deluso dalle vicende vissute.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
la ringrazio per il suo ulterirore intervento, è chiaro che sono molto sfiduciato perchè si dice sempre che le dimensioni non contano, ma in casi come il mio è una balla colossale, ho avuto problemi con tutte le partner incontrate e sincermente mi sono stufato di stare solo come un cane, quando tutti i miei compagni si sono sitemati ed hanno una familgia felice, sai quante donne vedendo in me una brava persona si sono avvicinate si sono interessate, ma poi vedendo la raltà si sono tirate indietro, ed i sentimenti all'inizio sembravano forti, detto questo,
le tecniche di cui lei parla ovvero l'estensore sono rischiose almeno detto da tutti i suoi illustri colleghi le riporto una frase del dottor izzo che se vuole può intervenire:
Caro Utente,credo che si riferisca alle tecniche di "stretcing" penieno sono,a mio avviso,assolutamente inutili,ancorché potenzialmente dannose.Se ne parliamo ancora continuiamo a fare pubblicità...
ma queste tecniche seppur rischiose di quanto incrementano la lunghezza? gli andrologi mi hanno detto massimo 1-2 cm, e questo penso lo sappia anche lei quindi a che servono??' non avrò mai un pene normale, e sessualmente soddisfacente,
detto questo ci sono altri 2 famosi andrologi, uno afferma che il pene può essere allungato di qualche cm con una combinazione di vaccum ed estensore,
un' altro afferma che si può tentare un reale allungamento incidendo la tunica albuginea ed inesstando patc a patto che po si inserisca una protesi fornedo un allungamneto reale di circa 3-4 cm!! ma sono tecniche molto rischiose
alla luce della sua esperienza con gli estensori di cui parla qual'è il reale allungamneto che può essere ottenuto? perchè se si tratta di 1-2 cm non ne vale proprio la pena !!
lei ha gà trattao casistiche come me ??
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Lo ha detto anche lei: così non può stare, tanto vale tentarle tutte, può essere anche che minimi benefici possano essere soddisfacenti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

"o la va o la spacca" diceva un mio vecchio zio che era stato attivo nella Legione Straniera!

Detto questo poi si ricordi sempre che le dimensioni non sono tutto; certo l'apparenza può avere dei risvolti "interessanti e curiosi" come al circo equestre ma in alcuni casi è mille volte meglio un uomo che sa davvero come procurare piacere al partner e che conosce bene il suo corpo, anche se non ha un pene importante, da "elefante", piuttosto che essere un "elefante" che, sotto le lenzuola, è un "imbranato" o, peggio ancora, pensa solo a se stesso.

In molti casi tecnica, esperienza, sentimento e molta fantasia per un uomo valgono molto di più dei "centimetri" non posseduti.

Se posso infine darle un altro consiglio utile in questo senso, le direi di leggere il bel libro di Mary Roach dal titolo significativo "Godere", Einaudi editore, Torino. E' un testo facile ma ironico ed aggiornato su tutto questo tipo di tematiche.

Un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
da premettere che ho letto quel libro cosi come ne ho letti tanti per cercare di distrami, ma mi creda non aiuta di certo, il desiderio di legarmi a qualcuna è molto forte cosi come quello di avere una vita sessuale appagante e una famiglia, che a me non è concesso, le dimensioni non sono tutto, ma questo discorso vale per chi è normodotato o appena sotto la media, perchè la penetrazione è possibile, nel mio caso non è proprio possibile il coito e lei questo lo sa, qui nessuno vuole un pene da elefante, ma uno funzionante e capace di provocare piacere,
se fosse come dice lei io non dovrei avere problemi con la maggior parte delle partner, ma la realtà è diversa ho avuto problemi con la maggior parte, vorrei vedere lei come reagirebbe se avesse questo problema o se un suo figlio lo avesse,
la tecnica, ma quale tecnica ??? con quelle misure che non sono per nulla percepite?? è sentito maggiormente il mio dito medio,
ad ogni modo in questi giorni sono venuto a conoscenza di un professionista che propone tecniche di allungamneto con incisioni circolari dell'albuginea con innesto di protesi, credo che queste siano vere tecniche per avere un reale allungamento, non la bufala del legamnto sospensore e dell'estensore, tanto se devo fare dei danni con quelle tecniche tanto vale puntare ad una protesi con graft!!
comunque rimango stupito dell'andrologia, che in 40 anni è ferma e non ha soluzioni innovative e sopratutto gli andrologi che dopo l'avvento del viagra si sono sviluppati come funghi dicendosi esperti di disfunzione erettile!!!!!


[#10]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
per il dottor scalese, rischiare è bene ma a questo punto rischio il tutto per tutto, e se non dovesse funzionare con tutto il rispetto per chi ha patologie gravi, la mia vita finirà, le relazioni solo sentimentali non esistono!!!! forse se nessun uomo avesse il pene e l'atto sessuale fosse finalizzato solo alla riproduzione, sarebbero possibili relazioni sentimentali, ma cosi non è altrimenti perchè dovremo provare piacere nell'atto??
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

valuti bene i suoi futuri passi andrologici, vista anche la visione un pò superficiale e "negativa" che ha degli andrologi.

Al suo ultimo quesito le rispondo invece che provare piacere, avere rapporti sessuali e riprodursi sono tutti momenti esistenziali vicini e strettamente connessi.

Un cordiale saluto.
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Dr. Igino Intermite Urologo 133 2 3
Gentile utente
ritengo che i colleghi che mi hanno preceduto siano stati più che esaustivi, volevo ribadire il concetto che una chirurgia di allungamento e/o allargamento dell'asta del pene tipo una corporoplastica di ampliamento, puo' essere presa in considerazione nel momento in cui le dimensioni del suo pene le rendono impossibile una normale vita sessuale cosa che andrebbe valutata anche con lo psicologo per escludere una dismorfofobia.

Dr. igino intermite

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Mi intrometto in questa conversazione che, al di là del Suo legittimo e comprensibile dispiacere, reputo interessante. E' vero, l'andrologia non ha fatto grandi passi avanti per la problematica dell'allungamento del pene. Questo argomento è di scarsa rilevanza per i casi (che sono molti!) di pene sostanzialmente normale e di desiderio compulsivo di allungarlo, ma è invece un problema in questo caso.

Indipendentemente dalle cause di micropene che sottintendono un problema ormonale (di densità di recettori o altro) e che non ha margine d'intervento dopo la pubertà, il principale ostacolo alle tecniche di allungamento del pene è legato alla inestensibilità chirurgica del fascio vascolare e nervoso posto nella regione dorsale dell'organo. Questo fatto è ben noto ai chirurghi andrologi che praticano raddrizzamenti dell'asta con o senza protesi e che talvolta si trovano di fronte ad una insensibilità del glande (o anche una sua necrosi!) da stiramento eccessivo del fascio.
Nel Suo caso c'è un analogo problema per quanto riguarda l'aumento della circonferenza che per ovvie ragioni non può essere una variabile indipendente dalle dimensioni di partenza.

In conclusione, nessuno La può abbligare a risolvere il Suo vissuto in maniera filosofica, ma personalmente mi associo al warning che - in modo gentile - Le ha inviato il collega Beretta, ovvero attenzione ai passi andrologici che compirà, perchè potrebbero essere estremamente rischiosi ovvero estremamente deludenti.
Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#14]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
vi ringrazio tutti per le rispsoste, ma sinceramnte non so più dove sbattere la testa, da quello che mi dite non ci sono soluzioni, anche chi mi ha visitato ha ben "enunciato" questi rischi, e come dice lei dottri Conti non posso certo vivere filosofando!!!
ma allora cosa dovrei fare???capisco perchè chi mi visita alaza le braccia!!1
io non ne posso più, sogno di avere una vita sessuale appagante, le donne mi hanno sempre rifiutato dicendomi che sono dispisciute, e sa quanto è brutto innamorarsi e dover rinunciare ai seitmenti, ho il cuore spezzato, uno magari pensa: dico subito di avere il probelema alla partner lo fa e non cambia nulla!!! il dottor beretta dice di seguire i passi andrologici!!!! ma quali passi se non ci sono soluzioni concrete?
leggevo una discussione simile in pene piccolo ed ornitorinchi: Dr. Giorgio Cavallini il 30/05/2013 ha scritto:
vi sono tecniche con distanziatore molto efficaci.
quali sarebbero queste tecniche ???
detto questo che senso ha continuare ad andare avanti sensa senso ????
a questo punto rischio e se non va mi tolgo la vita!!1
P.S. un vostro illustre collega che risponde on line come voi: afferma che il pene può essere allungato con integratori ed uso assiduo di estensori ma a dei prezzi che sono esagerati, ed in più ritiene rishiose tutte le tecniche chirurgiche;
cosa dovrei fare se ogni adrologo cui mi rivolgo fa il dispaiciuto e alza le braccia??
a questo punto se non si può avere quello che si desidera che non sono mari e monti ma una vita serena e normale meglio la morte!!!

[#15]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
P:S per il dottor Beretta, la mia visone androlgica non è superficiale perchè vi è un probelema per il qulale non avete soluzioni: MICROPENE.

io personalmete ho notato una cosa senza offesa naturalmete, e cioò che dopo l'avvvento del viagra gli stutdi di andrologia sono aumentati vertiginosamente, addirittura ci sono persone che non sono andrologi e fanno gli andrologi e nessuno li blocca, tanto nella disfunzione erettile anche il medico di base può prescrivere gli inbitori !!!! e nel 80% casi risolve la disfunzione erettile
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

solleva molte criticità andrologiche che, per fortuna, non hanno nulla a che fare con il suo problema.

Sulla risoluzione all'80% dei casi di disturbi erettivi questo dato non è solo legato alla facile e massiccia introduzione del farmaco da lei menzionato.

Se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html ,

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .

Un cordiale saluto.

[#17]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
escludendo problemi psicologici dell'erezione e talvolta ormonali o circolatori, la soluzione sono gli inibitori, o le iniezioni se gli inbitori non dovessero funzionare!
per questo ho detto che sono lì80% dei casi, anche perchè gli inbitori funzionano in presenza di tessuto erettile sano, ma quando si ha la muscolatura cavernosa: muscolo Ischio cavernoso rovinata, gli inibitori non funzionano quasi mai! ma questo non è il mio caso, io vorrei una soluzione reale e concreta per risolvere il mio probelma: MICROPENE, ed a quanto pare non esiste, quello che mi fa rabbia è che non si tratta di una patologia rarissima ma la scienza e la medicina e l'andrologia non approfondiscono questo settore, non forniscono un valido aiuto, per di più mi sono sentito dire da andrologi come lei quando ero ragazzino di non preoccuaprmi perchè gli ormoni erano nella norma ed il tutto sarebbe "cresicuto" ma cosi non è stato, come non posso essere rabbioso verso la vostra classe???
fatto stà che la mia vita è compromessa e non ha senso andare avanti cosi
detto questo mi spiega come un laureato in bioteconlogie e medicina e chiruriga svolge legalmente la professione di andrologo ????
non esiste specializzazione??
tra l'altro non è nenanche urologo non capisco come possa svolgere questa specialità!
detto questo non avete risposto al mio quesito sulle tecniche con distanziatore proposte da Cavllini ripeto: ci sono tecniche con distanziatore molto efficaici Quali Please??
[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

sulla Specialità in Andrologia la prima Scuola è stata quella di Pisa che ha aperto i suoi battenti nel lontano 1977, con l'ultimo specializzando uscito da questa sede nel 2007.

Al momento attuale la Specialità purtroppo è stata "fagocitata" dall'endocrinologia e dalla urologia ma ci sono già alcuni concreti segnali di una sua prossima rinascita.

Comunque, anche se non esiste attualmente una specializzazione propria di Andrologia, non vuol dire che questa non sia una disciplina che richiede studi ed applicazioni specifiche, basti osservare le numerose Unità di Andrologia oggi esistenti, le due Società andrologiche italiane molto vitali e tutte le iniziative collaterali per sostenere Master e Corsi di formazione e perfezionamento universitario in questa disciplina, soprattutto da parte di numerose scuole di urologia.

Quindi nessun laureato in biotecnologie ma anche in medicina e chirurgia, che non ha seguito questi iter formativi, non può definirsi un andrologo.

Ancora un cordiale saluto.

[#19]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
purtroppo questa discussione sta cadendo più nel personale, nel polemico, nel denigratorio e nel rpovocatorio piuttosto che nel costruttivo.
Ormai ha preso delle posizioni che sembrano irremovibili.
Vorrei esprimere una considerazione partendo dal presupposto credo che la discussione possa essere chiusa in quanto tutti abbiamo fatto delle affermazioni da lei non condivise ed ognuno è rimasto sulla sua posizione senza trarre benefici dal colloquio via web.
1) Lei ha affermato che: "ho avuto problemi con la maggior parte" ciò significa che effettivamente con qualcuna è riuscito ad avere una relazione per lo meno soddisfacente.
2) Da una indagine che conducemmo alcuni anni fa in pazienti sottoposti a prostatectomia radicale affetti da deficit erettile e riduzione volumetrica del pene dove si metteva a fuoco la importanza che aveva l'atto penetrativo nella coppia ebbene con molta sorpresa emerse che la stragrande maggioranza delle coppie non dava molta importanza a tale atto. Ovviamente è un dato relativo a coppie consolidate e che non può essere paragonato al suo, considerato anche che ha avuto un notevole contraccolpo psicologico dalle numerose relazioni negative avute, ma che vuole significare che in alcuni casi ci si può fare una idea che poi può non riscontrarsi nella realtà quotidiana.

P.S. E' inutile e controproducente avviare polemiche non costruttive dai toni alti anche in situazioni di totale sfiducia.
[#20]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
p.s dottor beretta, leggendo il suo articolo vedo solo forte sconforto, perchè lei afferma che l'andrologia ha fatto passi da gigante, invece io vedo cure che agiscono solo sul sintomo e non sulla causa: nuove molecole ma nessuna vera cura,
secondo me l'androlgia dovrebbe trovare soluzioni concrete valide, non fantomaitche molecole che non curano un bel niente, peccato che ci siano interessi troppo alti per le cause farmaceutiche, perchè una vera cura risolutiva risolverebbe il probelma disfunzione e non si venderebberp più i farmaci facendo guadagare sia le case farmaceutiche che chi le prescrive,
sono un ex-informatore scientifico, so come ci si comporta in questo settore ricordo lo slogan del mio datore di lavoro: dovete vendere il farmaco, promettendo anche guadagni a chi deciderà di prescriverlo!!
perchè la scienza non indaga sulla alterazione del muscolo ischio cavernoso ?? che è la vera causa della disfunzione erettile ??
misteri !!!

[#21]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

tutte le sue considerazioni sembrano partire forse da esperienze negative dirette, anche lavorative, ed oramai siamo all'attacco anche delle case farmaceutiche (si scopre l'acqua calda!) che non permettono tra l'altro gli studi sul "muscolo ischio cavernoso che è, secondo lei, la vera causa della disfunzione erettile".

Il discorso credo che qui un pò si chiuda perché è difficile su basi, emotive e poco razionali, riuscire a capire i suoi reali problemi e cosa lei stia cercando in verità su questo sito se non un medico pronto a cadere nelle sue semplici provocazioni ed quindi iniziare un discorso molto generico ma poco utile a lei e anche a tutti i nostri lettori.

Ancora cordiali saluti.

[#22]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Condivido le affermazioni del collega.
E' un consulto richiesto con l'intento provocatorio e con secondi fini.
[#23]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
effettivamnte il discorso si è un po' deviato dettato dalla rabbia , il mio reale probelema che ci crediate o no è il MICROPENE, e la mia vita sessuale inesistente, mi sono iscritto in questo sito per avere dei pareri sulle possibilità terapeutiche, dato che gli specialisti che mi hanno personalmete vivistato si sono fatti pagare profumatamante hanno alzato le braccia, e non hanno saputo indirizzarmi verso un iter terapeutico, dicendomi che le tecniche sono inutili e rischiose, inutili perchè allungano solo in flaccidità, rischiose perchè rendono il pene meno stabile e possono influire negativamanete sull'erezione, considerazioni che fate anche voi !!
quindi non c'è nessun secondo fine!!!!
capisco soltanto che non ci sono soluzioni, e non credo che valga la pena rischiare per 2 cm in più che nel mio caso mi renderanno sempre un microdotato, ecco la mia rabbia contro l'amdrologia!!!
anche se fossi visitato da uno di voi credo che la risposta sia sempre la stessa!!
che cosa dovrei fare a questo punto imbottirmi di psicofarmaci a vita ? o farmi dare una botta cosi forte al cervello in modo tale da diventare compeltamente ebete e non capire più nulla??
volevo sapere della tecnica con distanziatore proposta da cavallini in un suo blog che a sua detta da ottimi riusltati: di che si tratta???
nessuno di voi mi ha rispsoto !! grazie

P.S Dottor Scalese ho avuto delle relazioni dato che ho 36 anni, finite male dopo il primo rapporto, ho usato 2 strategie: non ho parlato della mia sottodotazione cercando di puntare sui sentimenti cercando di farle innamorare, e sembrava tutto ok sino al dunque dove tutte si sono tirate indietro, chi facensosi una bella risata, chi incredula, chi un po' dispiaciuta !!
la seconda strategia è stata quella di raccontare tutto subitio, esito negativo lo stesso con una scusa o un'altra si sono cmq allontanate, la mia affermazione: la maggior parte" è dovuta se non mi sono spiegato bene al fatto che non avendo parlato subito dle mio probelma la relazione è durata un po' di più cioè fino al rapporto,
[#24]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
questo ultimo messaggio è driretto al Dottor Beretta che mi ha gentilmente spiegato i requisiti per svolgere o essere defintio "andrologo", è una mia spemplice curiosità nessuna polemica, come è possibile che questo dottore svolga la professione di andrologo senza averne i requisiti, in quanto non è nenanche urologo?


se leggete bene non ha nessun corso specializzazione in adrologia ne urlogia, ma svolge la professione di androogo come è possibile ??
la legge non dovrebbe vietralo ???
grazie
[#25]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore.

purtroppo in andrologia esistono alcuni "cialtroni" che promettono cose non ottenibili medicalmente, chiaramente sempre a caro prezzo economico. Ultimamente a Roma ( che conosco bene) ne "scendono da Milano" un paio che poi operano nel nord cose mai viste e mai diagnosticate. Non sono pochi o pazienti che sono andati a farsi operare dicendomi "...dottore se uno specialista mi promette di risolvere il mio problema con un semplice intervento in day hospital al costo di 7-10.000 euro ma chi se ne frega, io ci vado quasi subito, ....."
Forse ce ne sono altr che dal sud vanno verso Nord a fare le stesse cose... I cialtroni sono sempre esistiti!

Purtroppo il suo problema potrebbe essere risolto solo con una protesi peniena idraulica e l'applicazione di patch eterologhi sui corpi cavernosi. intervento imnportante, complesso, cotoso, con perdita della sensibilità locale ma con aumento delle dimensioni.
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#26]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
la ringrazio per il suo intervento Dottr Pozza! ma come è possibile che "cirlatani" possono fare gli andrologi e la legge lo permette?
la ringrazio per la sua indicazione, le pongo un'altra domanda,
quale struttura è capace di fare l'intervento che lei mensiona?? io ho girato vari andrologi, alcuni anche chirurghi ma nessuno mi ha mai propsoto una tecnica cosi articolata, solo on line sono venuto a conoscenza di un medico in serbia.

grazie almeno lei mi ha dato una speranza ed ha capito il mio probelma !!!
[#27]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Prego! A nome di tutti.
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