Ipertensione o no?

salve,
la mia situazione dopo visita cardilogica.

sintetiizzo ecocardiogramma (fatto a gennaio e ad aprile 2013) che riportava solo minima insufficienza aortica e lievissimo ispessimento vs 11, 6 ma il cardiologo me l ha dato per normale.
Sportivo dall eta' adolescenziale, ecocardiogramma normale.

Pressione ambulatoriale 150/90. In realta' avendo familiarita' per ipertensione essenziale mi controllavo spesso e riscontravo talvolta valori superiori al bordeline..ed e' cio che mi ha spinto a fare la visita cardiologica. esami del sangue tutti buoni compresi aldosterone etccc..

il cardiologo che mi ha visitato mi ha prescritto, visto anche la mia lieve bradicardia palunac 10 e risentirci dopo un mese misurando spesso la pressione . Con l arrivo del caldo (maggio) mi sono accorto che la pressione scendeva molto cioe con la compressa andava a 95/ 65 e parlandone con il cardilogo mi ha detto di sospendere la terapia e prendere integratori di magnesio controllando sempre la pressione. Per tutta l estate ho monitorato la pressione ed era sempre ottima mai sopra i 120/80. poi con arrvo di settembre e i cambiamenti climatici ho cominciato a notare dei cambiamenti di valori pressori ..Ora vi chiedo e' pericoloso sospendere la terapia e poi inziarla di nuovo?.. sono un soggetto sensibile al freddo ? che relazione c e tra insufficienza aortica minima e ipertensione? GRAZIE

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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Lei deve riassumere il farmaco prescritto perchè con le temperature climatiche più rigide dell'inverno i valori pressori torneranno ad essere elevati...D'estate invece può essere corretto modificare la terapia invernale (a mio giudizio è più prudente utilizzare dosaggi più bassi o molecole alternative ad azione più blanda, anzichè sospendere completamente, anche se a volte può essere necessario farlo...).
Tenga presente che quando un paziente viene etichettato come iperteso porterà con se per il resto della sua vita questa diagnosi perchè dall'ipertensione non si guarisce e per questo occorre osservare una terapia farmacologica "vita natural durante"...
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

sicuramente prendero' il farmaco . ma volevo farle cun altra domanda forse banale ma spontanea: visto che la causa e' il freddo quindi una vasocostrizione questi farmaci hanno un azione vasodilatatoria? so che che agiscono sul sistema renina- angiotensina in che modo? non esistono solo farmaci vasodilatatori?

Cordialmente

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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
La causa dell'ipertensione non è il freddo (le basse temperature tendono ad incrementare i valori pressori così come le alte li riducono), lo tenga ben presente e cerchi di comprendere le parole della mia precedente consulenza....
Il Plaunac che assume non è un vasodilatatore, ma una molecola (tecnicamente si chiama sartano) che agisce in maniera completamente diversa.....
Un consiglio.....si attenga maggiormente a quanto le viene prescritto, senza necessariamente cercare di comprendere cose che comprendere non può, perchè di pertinenza strettamente medica...
Saluti
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dopo
Utente
Utente
. Quindi il freddo e' solo un fattore scatenante. Mi e' stato dato il plaunac perche' mio padre iperteso era affetto da insufficienza renale scatenatasi comunque in eta' molto avanzata e a detta del cardiologo questo sartano dovrebbe proteggere gli organi bersaglio dell iperensione ed in particolare i reni. e cosi? con quale altra molecola potrei sostituire il sartani d estate.? le cheido solo una consulenza poi ne parlero anche con il .medico di base.

grazie ancora
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Per il Plaunac è così come le è stato detto dal collega....Per la terapia alternativa non posso prescriverla per le vie telematiche, pertanto deve comunque affidarsi al cardiologo di sua fiducia...
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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