Dolore dopo estrazione dente giudizio

Venerdì 11 ottobre mi è stato estratto il dente del giudizio n°28, arcata superiore sinistra: l'intervento è andato molto bene, non è stato necessario intaccare l'osso, la ferita è pulita e non gonfia e non mi ha provocato dolore. A partire da domenica 13, però, avverto un dolore sordo e continuo non alla ferita o ai denti appena circostanti, bensì al premolare e al canino n° 24 e 23. E' un dolore piuttosto forte, che sparisce completamente con l'Oki (unico farmaco che mi faccia effetto, ma che purtroppo mi causa parecchi effetti collaterali a livello gastrico) per circa 12 ore e poi torna tale e quale a prima. Quei due denti non hanno nulla, da una panoramica di due mesi fa risultavano perfetti e indenni da carie o altre patologie e anche ieri, quando sono tornata dal dentista, li ha trovati perfettamente sani. Secondo il dentista, il dolore è dovuto al fatto che, avendo utilizzato la leva per estrarre il dente del giudizio che era "molto storto", si sono infiammate le radici nervose. Il consiglio è stato quello di prendere antidolorifici al bisogno, avere pazienza e assumere vitamina B. Mi fido assolutamente del mio dentista, ma per avere un secondo parere, Vi chiedo se secondo voi l'ipotesi è plausibile, se devo fare altro per alleviare il dolore e, secondo Voi, quali possono essere i tempi di guarigione, ora sono passati 5 giorni dall'estrazione e concludo dicendo che, per gli altri 4 denti che ho tolto nella mia vita, 2 molari e 2 denti del giudizio, tutti però nell'arcata inferiore, non mi è mai successo nulla di simile.
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
gentile utente,
non ci dice se il dente del giudizio era incluso o meno né se la ferita è stata chiusa con punti di sutura o meno.
In linea di massima il dolore che sente potrebbe essere provocato da una alveolite cioè da una infiammazione dell'alveolo dentario.
il fatto che lo senta su canino e premolare potrebbe essere una irradiazione del dolore stesso.
Però a quanto pare il dentista l'ha visitata e sembrerebbe aver escluso questa ipotesi.
Per quanto riguarda le radici nervose in linea di massima tutto è possibile ma in un consulto a distanza non si possono avere elementi sufficienti a dare un parere.
Cordiali saluti.

Dr. Alessandro Francini
Studio Ri.Gi. v. D'Agrate 9 - 20900 Monza
tel. 0392020518
Risposta a carattere informativo, non diagnostico/terapeutico

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
il dente del giudizio non era incluso e la ferita è stata chiusa con punti di sutura, ma, a detta del dentista, ieri era pulita e assolutamente non infetta o infiammata e assolutamente non dolorosa, il dolore, come spiegavo prima, è a 2 cm circa di distanza.
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
La varietà di alveolite detta "secca" è caratterizzata dalla scarsità o dalla totale assenza di segni di infiammazione a carico della ferita.
La ferita appare pulita e non arrossata.L' unico problema é che manca il coagulo.In sostanza la ferita appare vuota.
I punti possono mascherare tale vuoto, per cui se sono perfettamente accollati è difficile avere una idea delle reali condizioni della ferita.
In generale poi lesioni nervose hanno nella grande maggioranza dei casi sintomi come l'insensibilità, oppure le parestesie ( formicolii, fitte brevi, sensazione di parte addormentata) , non sintomi come quelli che lei riferisce.
Il dolore poi in caso di alveolite è diffuso, non localizzato alla ferita, e può anche irradiarsi a distanza.
In sostanza, personalmente propendo per l'alveolite.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore! In ogni caso tra pochi giorni dovrei rimuovere i punti, quindi potranno vedere come si è evoluta la situazione. Premettendo che, ovviamente, mi rivolgerò al mio dentista, qual è la terapia per l'alveolite? Grazie.
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Dr. Alessandro Francini Dentista 532 20
Se si tratta di alveolite secca è fondamentale provocare la formazione di un nuovo coagulo.
Ciò si ottiene curettando l'alveolo, ovviamente in anestesia locale.
Necessaria anche una copertura con antibiotico a largo spettro, preferibilmente per via intramuscolo.
Utile anche l'assunzione di antidolorifico.
Questa è la terapia che personalmente adotto.

Ma ve ne sono anche altre, che si basano sull'esecuzione di medicazioni dell'alveolo con sostanze adeguate.

Cordiali saluti
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Dr. Andrea Oria Dentista 18
purtroppo non tutte le estrazioni hanno la stessa convalescenza, in alcuni casi esitano in processi di infiammazione dell'alveolo dentale e dell'osso circostante.
bisogna distinguere con una visita se il problema odontoiatrico è dovuto ad una alveolite infiammatoria od ad una alveolite secca.
il suo dentista potrà facilmente diagnosticarla e risolvere il dolore con antibiotici, antinfiammatori, o interventi di raschiamento alveolare in studio.
cordiali saluti
www.oriadentistatorino.it

Dr. Andrea Oria

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