La differenza che ora mi sveglio anche

Gentili Dottori,
Ho 30 anni e da ormai un anno soffro di un dolore al etto che mi perseguta. Tengo a precisare che non sono mai stato una persona ansiosa, ma che ora lo sto diventando. Tutto è iniziato con dei dolori al petto sinistro, proprio al centro, e sotto l'ascella. Mi sono rivolto al medico (un mese dopo l'inizio dei dolori) che mi ha immediatamente fatto sottoporre ad un ecocardiogramma ed un elettrocardiogramam entrambi con esito negatico. Mi ha dunque assicurato che non si trattava di un problema cardiaco e mi ha fatto sottoporre ad clismopaco (mi pare si chiami così) anche questo esito negativo. Mi ha dunque chiesto di eseguire un rx toracico, ancora una volta esito negativo. Mi ha quindi detto che si trattava di somatizzazione dovuta a stress o ansia. Tutto questo accadeva un anno fa. Da allora continuo ad avertire quei dolori, con la differenza che ora mi sveglio anche di notte con dolori al petto (sempre sx) molto fastidiosi, che tuttavia passano dopo pochi secondi permettendomi di riadormentarmi. spesso duravte la giornata il dolore appare più esteso (collo bracio sinistro e ascella sinistra olte che petto. Nell'ultimo mese, inoltre, avverto una stranissima sensazione al palmo della mano sinistra, una spece di formicolio, ma non lo definirei precisamente tale, quasi una pedita lieve di sensibilità al palmo. In ultimo c'è da dire che il contatto fra la parte subito sotto l'ascella sinistra e l'avambraccio siistro, mi da la sensazione che sia un po gonfio. Negli ultimi due mesi, per finire, la mia ragazza ha notato che quando mi abbraccia, sopratutto dopo mangiato, sende molto forte il battito del mio cuore, e la cosa mi ha preoccupato, anche perchè, quando raramente riesco a fare un "pisolino" pomeridiano, dopo mangiato, poc dopo essermi addormentato mi sveglio perche sento molto forte (ma non accellerato) il battito del cuore, tanto da vedere persino le lenzuola muoversi a ritmo del cuore, dunque non solo una sensazione. Non riesco + a dormire sdraiato sul lato sinistro perchè mi provoca un'acutizzazione del dolore al petto. In oltre se mi corico sul lato sinistro e metto la man destra fra il materazzo e la parte laterale del petto, in alcuni punti sentodistintamente una vena o arteria gonfiari e sgonfiarsi co il battito cardiaco, la cosa mi ha preoccupato perche è come se avessi l'arteria in mano tanto si percepisce il "gonfia e sgonfia" dettato dal battito cardiaco (che rimane sempre della stessa velocità)
Lo ripeto, non sono mai stato un tipo ansioso, ma adesso lo sto dientando. Ogni volta che contatto il mio medico di famiglia (raramente peraltro) mi liquida con un "te lo stai immaginando, non hai nulla" però intanto è un anno che vado avanti così. Le mie domande sono:
1) gli esami cardiologici che ho fatto (elettrocardiogramma e ecocardiograma) bastano per escludere cardiopatie?
2) il clismaopaco basta per escudere che questi dolori siano riconducibili all'apparato gastro-intestinale?
3) I sintomi dolorosi che ho descritto a cosa sono, o potrebbero, essere riconducibili?
4) Il sentire il cuore battere molto forte (non accellerato, ma forte) da cosa può dipendere?
5) potreste consigliarmi quache esame da fare, se necessario.

Mi scuso per la lunghezza, ma ho descritto un anno di sintomi :)
Cari saluti
Gianluca
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Gentile Gianluca,l'elettrocardiogramma e l'ecocardiogramma sono esami cardiologici di primo livello che ci permettono di avere importanti notizie sulle caratteristiche del cuore,morfologiche(eco) e funzionali(ecg).Volendo approfondire il discorso potrebbe essere utile fare una altro esame che si chiama Holter ecg,che permette di registrare l'attività elettric del cuore nelle 24 ore,perchè l'ecg in quei pochi secondi di registrazione potrebbe non"catturare"delle alterazioni del ritmo che una registrazione continua può invece fare,soprattutto nelle diverse situazioni che mi ha descritto della vita di tutti i giorni.Se l'insieme di questi esami risulta negativo,è molto difficile che si tratti di una patologia legata al cuore;la presenza di un dolore fisso continuo,esteso al braccio con presenza di firmicolii e intorpidimenti potrebbe essere invece l'espressione di un problema di nevralgia cioè legata all'interessamento di qualche nervo,infiammato o compresso per esempio,che possono dare certi sintomi,quindi potrebbe essere utile sentire il parere di un neurologo relativamente a questi sintomi dolorosi riferiti.Per il clisma opaco...non essendoci sintomi addominali riferiti non so se sia esattamente l'esame più indicato e di prima necessità,tuttalpiù visto che si parla di sintomi più"alti" in zona vicino al torace,avrei pensato più ad un problema di reflusso gastroesofageo o ernia jatale percui(sempre sotto guida dello specialista gastroenterologo)avrei eseguito forse di più una gastroscopia,anche se onestamente i sintomi per sede e caratteristiche non mi sembrano proprio ascrivibili al''apparato gastroenterico.completi gli esami con l'Holter che le dicevo,consulti un neurologo se la parte cardiologica è negtiva per il problena del dolore al petto esteso al braccio.
Cordiali Saluti

Annoni Andrea, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Annoni, prima di tutto LA ringrazio per il consulto e le indicazioni. Proprio oggi, a causa di incidente sul lavoro ho dovuto fare uno sforzo di sollevamento molto pesante e prolungato, con il risultato che alal fine dello sforzo il braccio sinistro a perso quasi totalmente per intero sensibilità per qualche minuto e il dolore che le descrivevo al petto si è decuplicato e si è esteso alla scapola sx e alla schienna (zona rene sx). Il mdeico aziendale mi ha somministrato voltaren e muscolin intramuscolare che mi ha dato rapidamente sollievo (dopo un anno circa per la prima volta non ho avvertito i dolori per un lasso di tempo superiore alle 4 ore) tuttavia ra incomincio a isentirli. Mi è stato consigliato il prontosoccorso, ma stavo talmente bene che ho rimandato tutto a domani. Dunque credo avesse proprio raggione sulla possibilità che si tratti di una infiamamzione dei nervi.
seguirò dunque il suo consiglio e fisserò al più presto un consulto da un neurologo.

Seguirò anche il consiglio sul'esame Holter, perche quel avvertire forte il battito cardiaco comunque non mi convince, ma credo si tratti di qualcosa nata ultimamente e che non c'entra con i dolori. In realtà il medico aziendale mi ha detto che potrebbe trattarsi di ipertensione, anche se mi ha misurato la pressione con esito 85 130. Lui dice un po' alta, ma che ci stava dopo lo sforzo fatto e la paura presa. Lei cosa ne pensa? Potrebbe tratatrsi di ipertensione? in questo caso l'holter va bene comunque o devo muovermi in altre direzioni?

Grazie ancora per avermi indicato finalmente una via.
Cari saluti
Gianluca

p.s. come vede ho orari sbalaltissimi per via del lavoro, questo può influire su una eventuale ipertensione?
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
gentile Gianluca,il fatto di avere solievo con degli anti-infiammatori depone ancor più per un problema di tipo infiammatorio,o che interessa qualche nervo(o plesso nervoso) o a carico di quache distretto muscolotendineo.Per quel che riguarda la pressione,130/85 non mi sembra affatto ne un valore alto ne un valore da preoccuparli,dire se ci sia un problema di ipertensione su una misurazione sola non ha senso,se volesse saperne di più la cosa più semplice e utile è quella di fare una tabellina in cui si riporta la misurazione della pressione in diversi momenti della giornata,es.mattina appena alzati,dopo pranzo e cena,alla sera prima di coricarsi etc,qualora i valori fossero sballati si possono fare degli accertamenti più precisi.é un modo semplice ma molto utile.Gli orari lavorativi sbalalti possono influire su diversi parametri del nostro corpo,ma se la pressione è alta per questo motivo vuol dire che comunque c'è già di base c'è la tendenza all'ipertensione e va curata.Mi faccia sapere uan volta avuto il risultato dell'Holter!
a presto
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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