Masturbazione notturna

Gentilissimo dottore,

volevo sottoporle il mio caso. Ieri la mia compagna, nell'imbarazzo, mi ha raccontato che durante la notte mi masturbavo ridendo e, dato che questo avveniva ad occhi aperti, lei ha pensato che io fossi in una situazione di veglia. Naturalmente dormivo, e non ricordo assolutamente nulla. Premetto che spesso al mattino mi sveglio nudo, senza mutande, ma ho sempre attribuito il fatto al fastidio delle erezioni notturne mentre ero al corrente di tali miei atti di sonnambulismo (rido, parlo, a volte mi alzo dal letto senza accorgermene). Questo, sfortunatamente, mi è capitato anche dormendo con altre persone in camere comuni, e naturalmente il nuovo 'dettaglio' che si è aggiunto mi genera quanto meno imbarazzo. Ho un rapporto piuttosto sereno con la mia sessualità, mi masturbo frequentemente da single, pochissimo quando ho un partner abituale. Vorrei sapere se è il caso che mi rivolga ad uno specialista o se la mia esperienza rientra in parametri di normalità. Vorrei più che altro evitare situazioni di disagio per chi condivide con me il momento del sonno, dato che io non mi rendo assolutamente conto di nulla. La ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Non tutto ciò che è inusuale dev'essere considerato anormale.

Se a parte l'imbarazzo non avverte altri disturbi, credo che possa tranquillamente trascurare di preoccuparsi per questa cosa. Se poi la cosa l'ha fatta addirittura ridere, beh che dire, meglio ancora.

Ad ogni modo se ciò può tranquillizzarla maggiormente, potrebbe richiedere una visita medica e spiegare il suo caso.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente
io sono dell'avviso che la sua possa essere considerata una situazione normale anche se "inusuale". Il concetto di normalità deve essere strettamente dipendente dal grado di compromissione della sua vita privata e/o lavorativa che questo ipotetico problema comporta. Se lei vive serenamente e non avverte disagio in alcune area allora può stare tranquillo. Tuttavia se sente l'esigenza di confrontarsi con un professionista della sua zona lo faccia ma solo con l'intento di soddisfare qualche sua curiosità.
Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense