Ansia e attacchi di panico
Salve buongiorno vi ringrazio anticipatamente per il servizio che date alle persone. Mi chiamo Claudio ed ho 20 anni e soffro di ansia ed attacchi di panico dal 15 agosto 2013. Dopo tante visite cardiologiche con tutti esiti negativi mi hanno detto k si trattava di ansia ed attacchi di panico consigliandomi di andare da uno psichiatra x farmi visitare. Quest'ultimo ha confermato il mio malessere dicendomi di prendere 1/2 pillola di tavor alle 8 1/2 alle 13 ed 1 prima di andare a letto e 20 gocce di daparox dopo pranzo. Dopo circa un mese la situazione era un po' migliorata anche se continuavo ad avere attacchi di panico ed ansia e quindi il mio medico curante mi consiglia anche di andare da uno psicologo. Quest'ultimo mi ha cominciato a fare una terapia e adesso sto molto meglio anche se comunque l'ansia nn è scomparsa del tutto e ancora adesso continuo ad avere nodo alla gola, mi controllo i battiti e nausea. Io la domanda che vi faccio e se comunque potete darmi altri consigli riguardo il mio comportamento e di quello k potrei fare x migliorare ad eliminare quest'ansia. Vi ringrazio nuovamente
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro
Psicologo
12.5k 233 114
Gentile Utente,
da quanto ci riferisce sembra che lei sia seguito adeguatamente sia da uno psichiatra, sia da un nostro collega psicologo.
La sua fretta di guarire è comprensibile, ma deve considerare che ha appena iniziato una psicoterapia e che il cambiamento psicologico che sta cercando di realizzare richiede tempo e lavoro.
Si confronti con il suo psicologo sul fatto che ha sentito la necessità di consultarsi anche con altri professionisti: le spiegherà che per stare meglio non occorre che lei cerchi indicazioni da seguire, ma che prosegua con fiducia il percorso che ha intrapreso.
Cordiali saluti,
da quanto ci riferisce sembra che lei sia seguito adeguatamente sia da uno psichiatra, sia da un nostro collega psicologo.
La sua fretta di guarire è comprensibile, ma deve considerare che ha appena iniziato una psicoterapia e che il cambiamento psicologico che sta cercando di realizzare richiede tempo e lavoro.
Si confronti con il suo psicologo sul fatto che ha sentito la necessità di consultarsi anche con altri professionisti: le spiegherà che per stare meglio non occorre che lei cerchi indicazioni da seguire, ma che prosegua con fiducia il percorso che ha intrapreso.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Dr.ssa Franca Esposito
Psicologo, Psicoterapeuta
7k 154
Gentile ragazzo,
La sua fretta di stare meglo e' comprensibile, quando si ha un disagio il tempo che sotttrae alla serenita' e' sempre tantissimo.
Ma sta facendo tutto il necessario.
Cerchi di distrarsi, di evitare la solitudine .
Fa qualche attivita' sportiva o fisica? Correre, nuotare?
I movimento fisico e' un ottimo modo di impiegare l'eneria e un esercizio regolare puo' costituire un ottimo coadiuvante delle terapie che sta seguendo.
Saluti
La sua fretta di stare meglo e' comprensibile, quando si ha un disagio il tempo che sotttrae alla serenita' e' sempre tantissimo.
Ma sta facendo tutto il necessario.
Cerchi di distrarsi, di evitare la solitudine .
Fa qualche attivita' sportiva o fisica? Correre, nuotare?
I movimento fisico e' un ottimo modo di impiegare l'eneria e un esercizio regolare puo' costituire un ottimo coadiuvante delle terapie che sta seguendo.
Saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
19.7k 506 41
"ancora adesso continuo ad avere nodo alla gola, mi controllo i battiti e nausea."
Gentile ragazzo,
questi comportamenti di "controllo" e monitoraggio sul corpo non fanno altro che amplificare il problema, perchè focalizzano la tua attenzione sull'attivazione somatica. La persona che soffre d'ansia infatti tende a prestare moltissima attenzione a tutti questi segnali che in realtà generano ancora ansia.
Ovviamente il "trucco" per dimenticarsene è occuparsi d'altro in terapia, soprattutto perchè tali disturbi si trattano modificando le credenze e le idee disfunzionali del pz.
Posso chiederti che tipo di psicoterapia stai seguendo?
Gentile ragazzo,
questi comportamenti di "controllo" e monitoraggio sul corpo non fanno altro che amplificare il problema, perchè focalizzano la tua attenzione sull'attivazione somatica. La persona che soffre d'ansia infatti tende a prestare moltissima attenzione a tutti questi segnali che in realtà generano ancora ansia.
Ovviamente il "trucco" per dimenticarsene è occuparsi d'altro in terapia, soprattutto perchè tali disturbi si trattano modificando le credenze e le idee disfunzionali del pz.
Posso chiederti che tipo di psicoterapia stai seguendo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
dopo
Utente
Mi hanno prescritto 1/2 tavor alle 8 del mattino, 1/2 alle 13 e 1 prima di andare al letto e in più 20 gocce di daparox dopo pranzo. Una settimana fa sn andato dallo pscichistra e mi ha detto di togliere mezza pillola di tavor a settimana fino a nn prenderle più . Grazie x l'aiuto distinti saluti
[#8]
Dr.ssa Silvia Savini
Psicologo, Psicoterapeuta
3
Gentilissimo Utente,
l’attacco di panico si scatena quando non si è in grado di riconoscere una connessione tra un “avvenimento” che ci procura ansia e lo stato di alterazione fisica. Si innesca infatti una reazione che ci porta a focalizzare tutte le attenzioni sul corpo (che ci sta mandando segnali differenti da quelli a cui siamo abituati) portando un aumento dell’ansia talmente elevato da scatenare il cosiddetto attacco di panico.
La cura farmacologica può sicuramente aiutare a “sopire” il sintomo, ma per un risultato più a lungo termine, soprattutto per questo tipo di patologia, è importante seguire una psicoterapia.
Come le hanno già scritto gli altri colleghi la completa guarigione non è immediata, il fatto che però lei si senta già molto meglio è sicuramente segno che sta affrontando il problema nel modo giusto.
I miei migliori auguri
l’attacco di panico si scatena quando non si è in grado di riconoscere una connessione tra un “avvenimento” che ci procura ansia e lo stato di alterazione fisica. Si innesca infatti una reazione che ci porta a focalizzare tutte le attenzioni sul corpo (che ci sta mandando segnali differenti da quelli a cui siamo abituati) portando un aumento dell’ansia talmente elevato da scatenare il cosiddetto attacco di panico.
La cura farmacologica può sicuramente aiutare a “sopire” il sintomo, ma per un risultato più a lungo termine, soprattutto per questo tipo di patologia, è importante seguire una psicoterapia.
Come le hanno già scritto gli altri colleghi la completa guarigione non è immediata, il fatto che però lei si senta già molto meglio è sicuramente segno che sta affrontando il problema nel modo giusto.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Silvia Savini - Psicologa e Psicoterapeuta
www.psicologapavia.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 11/11/2013.
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Approfondimento su Ansia
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