RIDUZIONE potenza EREZIONE e CROLLO LIBIDO

Gentili dottori,
Vi scrivo per chidere il Vostro aiuto.
Ho 24 anni e da un mese ho constatato di avere problemi di erezione e di desiderio.
Mentre fino ad un mese e mezzo fa mi bastava un semplice stimolo (visivo, olfattivo, tattile o uditivo) o una fantasia per avere un'erezione potente e duratura, adesso non raggiugo il turgore di prima (nonostante prolungate stimolazioni manuali o esposizione agli stimoli sopra citati).
In erezione, il pene acquisisce metà del volume di prima e mantengo questa tumescenza con molta fatica: non appena interrompo la stimolazione manuale, il pene perde la sua rigidità.
Come se ciò non fosse abbastanza, ho notato un notevole crollo del desiderio.
Mi sono già sottoposto ai seguenti esami:
- esame chimico-fisico delle urine (tutto nella norma),
- esame colturale delle urine (germe isolato: nessuno, lieviti patogeni: assenti),
- esame colturale del liquido seminale (germe isolato: nessuno, lieviti patogeni: assenti),
- ecodoppler penieno dinamico (arterie dorsali,indagate in condizioni basali, si presentano bilaterlamente normo e isosfigmiche. Dopo F.I.C. di 5 mcg di PGE1, le arterie cavernose si presentano bilaterlamente normosfigmiche, con valori VPS nei limiti della norma e segni di buona competenza venocclusiva)
- DHEA (12,10 ng/ml),
- testosterone II gen. (38,36 ng/dl)
Completo la il mio quadro, aggungendo che sono affetto da diabete di tipo 1 da quando avevo 8 anni e sono stato sottoposto, all'età di 12 anni, a due interventi (uno di varicocele e uno di idrocele).
Per quanto concerne l'aspetto psicologico, la mia vita procede come sempre. Non c'è nulla che possa avermi turbato.
Vi prego di aiutarmi. Già sono diabetico. E non ho nessuna intezione di essere scippato di un altro pezzo di vita importantissimo come la mia sessualità.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
i suoi esami non dimostrano alcuna patologia organica, meglio così. Son da valutare: compenso diabetico (puntate iperglicemiche danneggiano la trasmissione nervosa), prostata (se infiammata qualche guaioo è capace di farlo), versante psicologico: la negazione (nulla può avermi turbato) fa drizzare le orecchie: sono i grandi ansiosi che negano aprioristicamente la possibilità di problema psicogeno. Ma questo di qua non lo so.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Esimio dottor Cavallini,
Avrei cinque quesiti per Lei:
- E' comune questo problema?
- I danni inflitti dai picchi iperglicemici alla trasmissione nervosa sono irreversibili? (l'ultima emoglobina glicata con metodica HLC è risultata 7,5% e risale esattamente ad un mese fa)
- Quali sono i sintomi tipici dell'infiammazione prostatica?
- Qualsiasi evento negativo può costituire un blocco psicologico?
- Cos'altro posso fare per risolvere questo problema?
In attesa di una sua risposta le invio i miei cordiali saluti.


[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
- E' comune questo problema? SOPRATTUTTO NEI GIOVANI

- I danni inflitti dai picchi iperglicemici alla trasmissione nervosa sono irreversibili? (l'ultima emoglobina glicata con metodica HLC è risultata 7,5% e risale esattamente ad un mese fa) NO, MA LA TENGA INTORNO A 6
- Quali sono i sintomi tipici dell'infiammazione prostatica? BISOGNA VISTARE VI SONO INFIAMMAZIONI SUBCLINICHE
- Qualsiasi evento negativo può costituire un blocco psicologico? ANCHE LA STRUTTURA DI PERSONALITA' PUò BLOCCARE, NON SOLO EVENTI.
- Cos'altro posso fare per risolvere questo problema? DIAGNOSI PREDFCISA, CHE DI QUA NON POSSO FARE.
In attesa di una sua risposta le invio i miei cordiali saluti.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le sue risposte ed i suoi suggerimenti, dottor Cavallini.
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